
Oggi vi porto alla scoperta di un luogo dove la natura viene celebrata e ricordata dal mito, ma in una maniera semplice e avvolgente come lo è la sua gente.
Adagiata sul versante del monte Matese, antico insediamento sannita e poi romano, Pratella (CE) è conosciuta per la sorgente del fiume Lete, il fiume dell’oblio secondo la mitologia greca e romana, citato da Dante come il corso d’acqua in cui si lavavano le anime per dimenticare le loro colpe terrene prima di salire in Paradiso.
Pratella è conosciuta come la città delle acque, oltre a quelle del Lete che sono considerata tra le acque migliori di tutta Italia poiché effervescenti naturali, vi sono innumerevoli sorgenti di acque sulfuree ferruginose e magnesiache, a completa disposizione degli abitanti e un tempo adoperate per i trattamenti termali.
Sono venuta a scoprire questa terra in un’occasione speciale: il secondo convegno su “Le erbe neglette incontrano il fiume Lete” organizzato per far incontrare gli appassionati del settore erboristico con lo scopo di allargare i confini della conoscenza sulle antiche varietà di erbe e sui loro utilizzi, riconoscere e scambiare le sementi, restituire alle nuove generazioni la bellezza della natura, i saperi legati alla terra e la responsabilizzazione sulla sua gestione.
Percorrendo l’antico tratturo di via Pastenelle, che è uno dei sentieri naturalistici preferiti da chi viene a visitare questi luoghi insieme alle grotte e ai resti del teatro di roccia sannita, il comitato promotore dell’iniziativa ha spiegato come sulle sponde del fiume Lete siano presenti delle piante spontanee usate fino a qualche generazione fa come parte integrante dell’alimentazione e delle cure mediche e che solo i cambi di abitudini hanno portato a dimenticare.
Ho così scoperto che il Galium mollugo venivaadoperato per cagliare il latte e farne del formaggio, che le nonne utilizzavano la Sanguisorba minor come un’ovatta naturale, e che l’uso esterno delle foglie di Bardana è indicato in caso di affezioni cutanee come foruncoli, acne, herpes, ustioni, la pianta ha proprietà diuretiche e viene adoperata per rinforzare i capelli.
Romanticamente penso che è davvero una bella sensazione sapere che esista un posto così vicino alla città dove tutto è rimasto così incontaminato da poter stender le mani e bere tranquillamente dalla fonte, e questo mi porta a voler decisamente fare mio il messaggio delle persone che ho conosciuto in questa terra che bisogna riappropriarsi dei territori, farli rivivere, preservarne le risorse, per salvaguardare il futuro.
Informazioni
Come arrivare: il Comune di Pratella si trova a 15 Km dall’autostrada A1, con uscita a Caianello.
Un consiglio di lettura: se volete arrivare preparati alla prossima passeggiata nella natura ecco un libro che mi hanno suggerito, “Piante selvatiche. Come riconoscerle, raccoglierle e usarle in cucina”, editore Giunti Demetra.