Vacanze coi bambini sull’appenino parmense
Carissimi lettori oggi ospitiamo Sara, amica e mamma attenta di tre splendide bambine che ci racconta di una bellissima esperienza che è solita ripetere ogni anno con un gruppo di famiglie amiche. Le mete variano ogni volta, scoprite dove sono andati poco tempo fa, buona lettura!
Sono una fervente sostenitrice del fatto che i racconti e le storie narrate stimolino la fantasia dei bambini e degli adulti e non vadano tralasciati o dimenticati. Ma le esperienze fatte e vissute sono arricchenti, stimolanti, sono fonte di energia e di nuove consapevolezze e consentono di mettersi alla prova e verificare le proprie risorse e le proprie potenzialità.
E così, come da un paio di anni a questa parte, propongo alle mie figlie (dapprima a quella più grande e quest’anno anche a quella di mezzo) di trascorrere una notte in un rifugio del nostro appennino, per assaporare la vita da “camerata” e per confrontarsi con l’imponenza e la bellezza della natura “in quota”.
Abbiamo la fortuna di aggregarci ad una compagnia di amici genitori-con-figli, che ama fare queste esperienze ma soprattutto crede nell’importanza di far fare esperienze di gruppo ai propri figli, in un contesto e in una cornice suggestiva come la montagna. La compagnia conta generalmente 8 adulti e almeno 10/12 bambini di età scolare (elementari e medie).
Quest’anno abbiamo avuto tre new entry, una bimba di quasi 5 anni e due di prima elementare, smaniose più per dormire nel sacco a pelo che di camminare alla scoperta dei segreti che ci riservava la nostra collina.
L’anno scorso siamo stati al rifugio Battisti, che si trova in località Lama Lite, a quota 1761 m s.l.m., ed è servito dalla strada forestale che collega Civago con Ligonchio. L’accesso al rifugio è esclusivamente pedonale per i normali frequentatori che percorrono i numerosi sentieri che salgono da Febbio, Civago, Ligonchio e dalla Toscana.
Quest’anno siamo partiti alla volta dei laghi dell’appennino parmense, in particolare abbiamo raggiunto con l’auto il rifugio Lagoni (Parma, 1300 metri) dove abbiamo pernottato la prima notte.
Inutile dire la meraviglia negli occhi dei bimbi quando entrano nella modalità “libertà senza confini” che ti dà un’esperienza come quella nei boschi, a contatto con la natura, nel raggiungimento di mete spesso impervie e faticose, con la fronte perlata di sudore e lo zainetto pronto per poter azzannare un panino, che acquista un sapore tutto speciale per l’aver raggiunto il traguardo meritato!
La passeggiata più impegnativa l’abbiamo fatta domenica, quando siamo partiti dal rifugio per raggiungere dapprima il lago Scuro e successivamente il lago Bicchiere, due laghetti naturali, il secondo dei quali ancora costeggiato da una spessa massa nevosa. Figuratevi le esclamazioni stupite dei bimbi nel vedere la neve, e soprattutto nel poter fare a “baloccate” il primo di giugno, in maniche corte e calzoncini!
Dopo un paio di tappe-merenda d’obbligo, abbiamo continuato direzione crinale per raggiungere la vetta del Monte Matto (1837 mt), dal quale, pur in una giornata velata, abbiamo potuto vedere in lontananza il mare e il golfo di La Spezia, la Palmaria e il Tino.
E poi da lassù, i bimbi (ma anche un pò gli adulti!) hanno rimirato il percorso fatto e salutato il lago Bicchiere che sembrava piccolo piccolo, e che infondeva loro ancora di più la sensazione di successo e di aver fatto proprio un’impresa, camminando e saltellando come stambecchi tra sassi scivolosi, sentieri stretti a strapiombo sulle vallate, piccoli ammassi nevosi, semplici ma splendidi fiori colorati e nuvole a bassissima quota.
Ci vediamo l’anno prossimo per un’altra stupenda e meravigliosa esperienza…
Mamma Far and Away
Non posso non commentare questo post! In quei luoghi ci sono stata da ragazza ma ero piu’ presa da far casino con gli amici che godermi lo spettacolo. Sara mi ha fatto venire voglia di tornarci e stavolta mi portero’ i miei tre marmocchi al seguito anche se la piu’ piccola, 3 anni e mezzo forse fara’ un po’ fatica. Provero’ ad adattare l’itinerario alle sue energie! Grazie per questa segnalazione. Leggo sempre di piu’ in rete itinerari che riguardano il nostro Appennino, lo stanno rivalorizzando ed e’ fantastico! un saluto a tutti
sara
cara mamma far and away, anche io la penso come te, ma al contrario tuo sto scoprendo il nostro stupendo appennino solo ora, perchè da giovane ero solita andare più sulle Dolomiti.
Sicuramente saprai adattare le tue escursioni alla tua piccola di poco più di tre anni, ma se posso darti un consiglio (visto che il mio terzo figlio ha 3 anni) il giro che ho descritto non è molto adatto a bimbi così piccoli, perchè i sentieri sono spesso impervi e ricchi di ciottoli e sassi appuntiti, e soprattutto se bagnati posso risultare molto pericolosi. Io non l’ho portato con me (anche se avevo già preparato lo zaino porta bimbi perchè avevo una mezza idea di farlo!!!) e alla fine credo di aver fatto la scelta giusta. Ci siamo goduti spettacoli incredibili, a pochi passi da casa!!!! Viaggiare con i bimbi ti fa riscoprire un altro modo di viaggiare, che acquista sicuramente un respiro diverso! Ai prossimi articoli!!!!
Elisa e Luca
che bello questo incontro di mamme sul nostro blog 🙂 Sara ti aspettiamo per il prossimo racconto, un gran benvenuto invece a mamma far and away 🙂
Mamma Far And Away
Ciao ragazze e grazie per la risposta!
Grazie Sara per i consigli, vorra’ dire che aspettero’ ancora un annetto. Siamo talmente abituati a viaggiare tutti e 5 insieme che se la piccola ci vede andar via tutti attrezzati credo che ci sia il rischio di crisi isterica da femminuccia capricciosa! I miei genitori abitano in provincia di Parma per cui avro’ occasione di andare in esplorazione! grazie ancora per i consigli.
Elisa e Luca vi seguo spesso….nei limiti del tempo libero tra il mio blog e la quotidianita’!
grazie per il caloroso benvenuto!
Elisa e Luca
Bello il tuo blog, che piacere conoscerlo 🙂
Valentina Gattei (@Valuita)
Che meraviglia! Poi così nell’Appennino tanto amato…
Elisa e Luca
sììì vale il tuo Appennino 🙂