È la prima volta che in una spiaggia mi sento osservato in maniera pressante. No, non da un’altra persona naturalmente, ma da una presenza. Adesso capirete.
Arrivo in
uno dei luoghi più belli ed emozionanti in cui sia mai stato: il
Dinarobin Hotel Golf & Spa di Mauritius. Il
lussuoso resort è situato sulla costa sud-occidentale dell’isola. Quando entro nella hall sono ipnotizzato dall’
immensa piscina azzurra che si confonde con i colori del mare in lontananza formando un unico specchio d’acqua.

Vengo accompagnato alla mia camera a bordo dell’ormai onnipresente golf car. Aperta la porta ne rimango
quasi imbarazzato dalla bellezza. Una piccola veranda si apre su un giardino al centro del quale si trova una piscina interamente costruita con pietre nere vulcaniche.
Tutto è curato nei minimi dettagli, e questo mi fa sentire estremamente coccolato e viziato.

Poi avverto quella sensazione.
Guardando il mare sento una presenza alle mie spalle, mi volto e la vedo.
È Le Morne Brabant, una possente montagna alta 556m fatta di roccia basaltica nera che si staglia proprio alle spalle del Dinarobin.
Durante il tragitto che ci ha portato al resort la guida dell’efficientissima compagnia Escapade ci ha raccontato un aneddoto storico su Le Morne che mi ha particolarmente colpito. Nel 1835 alcuni schiavi avevano trovato rifugio sul monte per sfuggire alle persecuzioni che in quel periodo si stavano consumando nei confronti degli schiavi ribelli che reclamavano il loro diritto alla libertà. Finalmente l’abolizione della schiavitù fu conquistata, ma il primo febbraio di quell’anno quando i fuggiaschi videro arrivare i soldati, che in realtà portavano loro la notizia della loro libertà, fraintesero e si sentirono in pericolo preferendo morire gettandosi nel vuoto piuttosto che tornare prigionieri.

Questo tragico episodio viene ogni anno ricordato con una messa e una festa popolare sulla spiaggia.
È impressionante come questa montagna assomigli ad un gigante che veglia su Mauritius ricordando a tutti i suoi abitanti la memoria dell’isola, tra grandi sofferenze ed eroiche conquiste. Proprio per questi motivi negli 2008 Le Morne è entrata a far parte del patrimonio UNESCO.
Tutta l’isola trasuda storia, una storia che si incontra sui visi multirazziali dei suoi abitanti. Prima dell’arrivo dei coloni Mauritius era una terra disabitata. La posizione strategica, proprio sulla rotta che portava all’India, divenne il motivo per il quale inglesi, francesi, portoghesi e olandesi se la contesero nel corso dei secoli. La prima popolazione ad essere importata per essere impiegata come forza lavoro fu quella africana. Poi quando nel corso degli anni stanchi di essere sfruttati gli schiavi d’Africa decisero di scioperare allora i coloni inglesi si diressero in Pakistan ed India per arruolare nuova manovalanza.
A testimoniare questo passato vi sono sparse per il paese circa una decina di ville coloniali visitabili.
Ma di queste e del loro fascino vi parlerò più approfonditamente in un’altro post…
per il momento buonanotte da Maurtius
miportovia
Le Morne Brabant il fascino selvaggio di #Mauritius https://t.co/BncWDcUKPq #diariodiviaggio del nostro quarto giorno a #maublogtour13
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