Cosa vedere in Basilicata: 7 tappe imperdibili per un viaggio indimenticabile
Oggi abbiamo pensato di condividere con te un articolo su cosa vedere in Basilicata. Desideriamo portarti con noi alla scoperta di 7 luoghi, diversi tra loro e tutti affascinanti: per la loro storia, per il paesaggio in cui sono inseriti, per la ricchezza culturale e le tradizioni che ancora resistono.
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Indice dei contenuti
Dove si trova la Basilicata e come raggiungerla
La Basilicata si trova nel Sud Italia e confina con la Campania, la Puglia e la Calabria. Il suo territorio è quasi del tutto montuoso, ma a breve scoprirai che puoi anche andare al mare e su due mari diversi!
Il modo più pratico per raggiungere la Basilicata è l’auto. Infatti, a Pisticci c’è solo una pista di atterraggio, ma non c’è nella regione un vero e proprio aeroporto. Ragion per cui, se vieni da lontano, un’opzione possibile è raggiungere Napoli, Salerno oppure Bari via aereo o via treno, per proseguire in auto. Del resto, la Basilicata è una regione da scoprire così: on the road!
Cosa vedere in Basilicata
La Basilicata è una regione meravigliosa. Definirla scrigno di tesori è quasi riduttivo: prevalentemente montuosa, la Basilicata affaccia anche su due mari; qui si trova Matera, città dal fascino senza eguali, ma anche tanti altri borghi da visitare.
Non mancano siti archeologici, palazzi storici, vaste aree naturali, né il buon cibo. Insomma, la regione è eterogenea, ricca in tutto. Ha anche il pregio di essere non troppo frequentata (con l’eccezione di Matera) e regala delle vere e proprie parentesi di relax – ma anche di adrenalina, volendo!
Con questo articolo, il nostro desiderio è farti scoprire qualcosa in più della Basilicata. Magari, troverai citati luoghi di cui non avevi mai sentito parlare prima.
Scommettiamo?
Viaggio in Basilicata: la Città dell’Utopia
Iniziamo la lista di cosa vedere in Basilicata in provincia di Potenza, dove si trova il Parco regionale delle Dolomiti lucane. Te ne abbiamo parlato qualche tempo fa, a proposito dei bellissimi Pietrapertosa e Castelmezzano. Bene, a poca distanza dai due borghi lucani, c’è un’altra cittadina, lì sui monti. Si tratta di Campomaggiore.
Il centro abitato attuale è recente ed è un posto molto tranquillo, ma in sé non ha particolari attrazioni. Piuttosto, poco più giù, nella vallata, ci sono ancora i resti di Campomaggiore Vecchio, detta anche Città dell’Utopia.
Nell’Ottocento, un signore locale tentò di mettere insieme una società egualitaria, dove tutti potessero vivere serenamente, lavorando un proprio pezzo di terra. Il progetto andò a gonfie vele, fino a quando una frana non travolse il villaggio, costringendo la popolazione a trasferirsi altrove.
Oggi sono rimasti in piedi i resti degli edifici civici della Città dell’Utopia e ti assicuriamo che è molto divertente visitarli, soprattutto per gli appassionati di fotografia urbex.
Craco, il paese fantasma della Basilicata
E a proposito di urbex, una meta singolare e da visitare prima o poi è Craco. Craco è un vero e proprio borgo fantasma, un piccolo centro situato nei dintorni dei meravigliosi calanchi.
Craco fu abbandonato intorno agli anni ‘80, quando man mano le rocce che lo sostenevano hanno iniziato a cedere e franare. Attualmente, è del tutto disabitato, ma è visitabile.
Per farlo, è necessario contattare le guide: è proibito, perché potenzialmente pericoloso, entrarvi in autonomia. Di certo, è un’esperienza molto adrenalinica. Il paesaggio, inoltre, è davvero suggestivo perché, come accennato, Craco è più o meno nei pressi dei calanchi di Pisticci. Le formazioni rocciose, bianche e sinuose, sono già di per sé un’esperienza da trekking da vivere.
Il santuario della Madonna del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino è il più esteso parco naturalistico d’Italia e tappa imperdibile in questo viaggio alla scoperta di cosa vedere in Basilicata.Tanto è vero, la Lucania lo divide con la Calabria. Essendo molto grande, è chiaro che vi siano inglobate numerose località, vette, sentieri.
Ma ti suggeriamo di affrontare un po’ di curve, per raggiungere il Santuario della Madonna del Pollino, che si trova presso San Severino Lucano.
Qui la quiete regna sovrana. I picchi montuosi, talvolta innevati anche in piena primavera, sono di una bellezza disarmante. Raggiungere il rifugio è comunque molto semplice, come passeggiare nei dintorni: è tutto anche a prova di bambini! Volendo, si può anche soggiornare presso il rifugio.
Venosa, la città di Orazio
“Carpe diem”, diceva il poeta latino Orazio. Sai dove nacque, l’ideatore di questa massima così nota, così vera che dopo millenni stiamo ancora qui a ricordarla? Sì, proprio in Basilicata! La città che diede i natali a Orazio era chiamata Venusia.
Oggi è Venosa e si trova a poca distanza dal confine con la Puglia, nell’ampia e molto interessante area nei dintorni del Monte Vulture. Qui, i vini sono ottimi, e ne parleremo meglio nel prossimo paragrafo! In secondo luogo, è ricca in patrimonio storico. Il centro è piccolo, ma vanno esplorati anche gli immediati dintorni. Cosa non perdere assolutamente? Ecco tre tappe imprescindibili:
- il Castello Aragonese, con il Museo Nazionale che ospita;
- il Parco archeologico di Venusia e il complesso della Santissima Trinità;
- le catacombe ebraiche, presso la collina della Maddalena.
Ci credi se ti diciamo che Venosa non ti deluderà?
Barile e Melfi, le città del vino
L’area del Vulture, come accennato poco sopra, è caratterizzata dalla presenza di città storiche, aree naturalistiche e centri di produzione enogastronomica d’eccellenza.
Vulcanica e simbolicamente rappresentata dai Laghi di Monticchio, questa non è una parte della Basilicata in cui si imbottiglia solo acqua. Attorno al Monte Vulture, infatti, scorrono fiumi di vino. E che vino: l’Aglianico del Vulture DOC!
Sono numerose le località votate alla produzione vitinicola: Barile, Rionero in Vulture, Ripacandida, Melfi, Venosa, Maschito e altre ancora. Ti abbiamo già parlato di Venosa, ora vogliamo citare, in particolare, Melfi e Barile.
La prima è assolutamente da visitare, perché il centro storico medievale è graziosissimo e il museo del castello di Melfi è molto interessante. Ad esempio, custodisce i preziosi sarcofagi di Rapolla.
E Barile è a sua volta molto particolare, poiché alcune sue strade sono del tutto dedicate alle cantine ed è uno spettacolo: ogni cantina è scavata nella roccia e tutte le terrazze sono ricoperte di verde! Insomma, è bello da vedere e…da bere!
Maratea, perla tirrenica della Basilicata
Erroneamente, molti credono che Maratea sia in Calabria. Ebbene no! Maratea è l’unica località della Basilicata a cui appartiene un tratto di costa affacciato sul Mar Tirreno.
Ora, senza dubbio sarebbe interessante recarvisi quando arriva la bella stagione. Infatti, il litorale di Maratea è davvero stupendo: le spiagge di sabbia si alternano a tratti di costa rocciosa, dove le acque sono profonde e trasparenti. L’ideale sarebbe concedersi un giro in canoa o pedalò, per esplorare le grotte.
Tuttavia, Maratea, che è famosa per il Cristo, è anche adatta a chi preferisce altro alla vita da spiaggia. Ad esempio, ci sono ben 12 sentieri da percorre, come a suo tempo segnalato da La Repubblica. Il centro cittadino, che si trova nell’interno e a qualche chilometro di distanza dalle spiagge, è pure molto carino da visitare.
Cosa vedere in Basilicata: il sito di Metaponto
Sul versante jonico della Basilicata, invece, si trova un altro sito archeologico di inestimabile valore. Si tratta del sito di Metaponto, nel territorio di Bernalda, poco distante dal Mar Jonio.
Il sito conserva i resti della città greca e poi romana, sorte nella pianura del fiume Basento. Sono visibili le antiche strade, le botteghe, il teatro e l’agorà. Ma il complesso più conosciuto è ciò che resta del tempio di Hera e oggi va con il nome di Tavole Palatine.
Se la tua intenzione non è quella di recarti da quelle parti in estate, potresti visitare il sito di Metaponto nel caso in cui tu fossi a Matera, per “completare” il tuo viaggio.
E con questo, abbiamo concluso questo viaggio virtuale per scoprire cosa vedere in Basilicata. Hai mai visitato questi luoghi? Cosa ti stuzzica di più? Ti aspettiamo nei commenti!