
Buon mercoledì oggi torna a trovarci Valeria che dopo averci parlato delle Fiandre ci racconta la sua Bordeaux.
Di solito se diciamo Francia pensiamo prima di tutto a Parigi, senza tener conto che questo stato è ricchissimo di posti (anche meno turistici) tutti da scoprire. Sarà stato per questo motivo che quando ho detto che sarei andata a Bordeaux tutti avevano un’espressione un po’ stranita e pensavano che forse mi stavo sbagliando. E invece no, avevo un volo prenotato e un’amica che mi aspettava proprio li!
Capoluogo del dipartimento della Gironda e della regione dell’Aquitania è nota in tutto il mondo per il famoso vino Bordeaux. Ma la città non è solo questo, nel 2007 l’Unesco ha inserito il suo centro storico tra i vari patrimoni dell’umanità. E in effetti la città, e in particolare il centro è davvero ricco di monumenti e di cose da scoprire.
Il primo impatto appena scesa dall’aereo, non poteva essere migliore: una mega scorta di Pain au chocolat mi stava aspettando per darmi il benvenuto nella cittadina francese. Si tratta di piccole brioche (simili a quelle che noi chiamiamo saccottino) tutto burro e gocce di cioccolato!
Con la pancia piena posso iniziare il mio giro, prima tappa Gran teatro, un grande teatro all’italiana, edificato su piazza della Commedia, antico foro romano. Consiglio di visitarlo la sera quando è tutto illuminato ed è pieno di gente. Sulle sue gradinate non sarà difficile trovare tantissimi ragazzi. Di fronte invece c’è anche il Grand Hotel di Bordeaux (inaccessibile, almeno per me, ma davvero monumentale). Nella stessa piazza si trova anche anche una curiosa scultura tridimensionale.
Altra piazza importante della città è Place de la Victorie, una delle principali piazze della città dove campeggia la Porte d’Aquitaine e ha sede l’università di Bordeaux. La piazza è abitata anche da mega scultura di una tartaruga che porta in bocca, (indovinate cosa?), dei grappoli di uva. Da li inizia anche il corso principale della città dove si trovano negozi e vari localini.
La città è anche ricca di varie costruzioni religiose. La cattedrale di Sant’Andrea, la chiesa di Nostre Dame e la Basilica di San Michele sono solo alcune delle chiese che ho avuto modo di visitare.
Allontanandoti verso il fiume si trova la piazza della Borsa. Questa piazza fu distrutta in occasione della Rivoluzione francese, dopodichè ebbe diversi nomi: piazza Reale, piazza della Libertà, piazza Imperiale, di nuovo piazza Reale e infine piazza della Borsa. Vicino è invece situata la Porta Caihau costruita in occasione della vittoria del re Carlo VIII alla battaglia di Fornovo nel 1495.
Proprio vicino alla piazza della Borsa ho assaggiato la vera crepes alla bretone, per dirla alla francese la galette bretonnes. A quanto mi è stato spiegato chiamarle crepes è sbagliato: infatti crepes è il nome con cui indicano il piatto dolce mentre con galette indicano quello salato. Diversamente da come siamo abituati a mangiarla in Italia poi questa galette è ripiegata su quattro lati (farciti) e nel mezzo presenta uovo e formaggio. E’ sicuramente una bomba di calorie ma una volta li non puoi non assaggiarlo!
Ero molto curiosa di vedere dove nasce il vino che ha reso famosa in tutto il mondo la città e non ho potuto perdere la piccola cittadina di Saint Emilion. Un piccolo gioiello incastonato tra i vigneti! E’ facilmente raggiungibile in treno dalla stazione di Bordeaux. Appena ho messo piede fuori dal treno mi sono ritrovata nella natura totale. E non è solo una metafora. La stazione di Saint Emilion si trova davvero in piena campagna. Niente marciapiedi per scendere, ma solo la nuda terra. Il modo migliore per raggiungere il centro è a piedi in modo da godersi una piacevole passeggiata tra le distese dei vigneti.
Il paese, piccolo e raccolto, è compreso nella lista del Patrimonio dell’umanità e conserva una chiesa monolitica e un’altra chiesa romanica. Ma quello che colpisce di più è che sembra essersi fermato nel tempo. In giro ci sono tantissime cantine dove poter assaggiare dell’ottimo vino. Avendo un po’ di tempo a disposizione ci sono anche dei tour organizzati nei vari vigneti della zona. E’ vero che il paese è molto turistico, ma questo non gli ha fatto di certo perdere il suo antico fascino. Anzi io ho trovato molta pace e tranquillità.
Altra prelibatezze da gustare con vino e non è la quiche (oltre alla famosa quiche lorraine ce ne sono davvero per tutti i palati) ma anche la deliziosa tarte tatin, la torta di mele capovolta tipica della Francia in cui le mele sono caramellate in burro e zucchero prima della cottura. Per non creare invidia non dirò quanto fosse deliziosa ma mi limiterò a dire che era accompagnata anche da gelato alla vaniglia!
Diciamo che a Bordeaux con tutto questo cibo e questo vino è facile farsi distrarre e cadere in tentazione.
Per me è stata davvero quella città che non ti aspetti capace di sorprenderti e di restare nel cuore (oltre che nello stomaco)!