
A volte i ricordi più belli iniziano con un nome che suona lontano e misterioso, come quello di certi paesi che si possono scoprire solo partendo per viaggi in Asia centrale. Scrivo questo articolo mentre io ed Elisa siamo immersi nel lavoro e, confesso, lo stress si fa sentire: entrambi sogniamo di volare via, presto, verso un paese con culture così diverse dalle nostre da sembrare un universo parallelo, con steppe infinite, montagne e città leggendarie attraversate dalla Via della Seta.
Non è la meta più semplice da immaginare per chi non la conosce, ma, una volta che arriverete in questa parte del mondo, vi chiederete solo perché non l’avete raggiunta prima.
Prima di partire, però, un friendly reminder: non dimenticate di stipulare l’assicurazione di viaggio per avere la certezza di poter far fronte a qualsiasi imprevisto possa capitare: col nostro link avete uno sconto del 10% in quanto lettori di Miprendoemiportovia!
Indice dei contenuti
Asia centrale: dove andare e quando
Grazie al cielo non esiste un solo modo di vivere l’Asia centrale perché ognuno trova il suo, ma una cosa è certa: scegliere la stagione migliore fa una grande differenza. Il territorio è vasto ma in linea di massima il periodo migliore per visitare queste terre va da maggio a settembre. In estate troverete temperature piacevoli anche in quota e potrete quindi trovare piacevole visitare sia montagne che città.
La primavera e l’autunno sono ideali per l’Uzbekistan, dove il caldo estivo può essere piuttosto intenso. Evitate invece l’inverno, soprattutto in Kirghizistan e Kazakistan, se non siete appassionati di viaggi con -20°C. Anche se – lo ammettiamo – certi paesaggi innevati, da vedere magari con una buona tazza di tè fumante tra le mani, sono a dir poco spettacolari.

I paesi dell’Asia centrale sono sicuri?
Sì, e vi diciamo di più: le persone sono disponibili e accoglienti, super ospitali.
In Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan la gente è gentile, curiosa, pronta ad aiutare solo per il piacere di farlo. Certo, l’inglese non è parlato ovunque (soprattutto fuori dalle città), ma con un po’ di spirito di adattamento e qualche gesto, vi farete capire senza problemi.
Come sempre, vale il buon senso: evitate zone di confine isolate, informatevi sulle condizioni meteo in montagna e portate con voi – come già dicevamo – una buona assicurazione di viaggio.
Se viaggiate in autonomia potreste scoprire di essere tra i pochissimi turisti in circolazione e questa, credeteci, è una delle cose più belle.
Visitare il Kazakistan
Il Kazakistan è grande, anzi, grandissimo. E la prima cosa da fare è accettare che non si potrà vedere tutto, ma quel che vedrete resterà scolpito nel vostro cuore.
Un itinerario tipico (e collaudato) in questa nazione parte da Almaty, l’ex capitale e cuore culturale del paese. Prendetevi almeno due giorni per scoprire i suoi parchi, i mercati (Zelyony Bazaar su tutti) e magari salire sul Kok Tobe per godervi la vista sulla città.

Da qui, noleggiando un’auto o affidandovi a un autista locale, potete partire per una delle strade più belle da percorrere: quella che vi porterà al Charyn Canyon, ai laghi Kolsai e Kaindy (quello con gli alberi immersi nell’acqua!), fino al confine con il Kirghizistan.
Se avete più tempo, potete allungarvi verso ovest fino ad Astana (la nuova capitale) con un volo interno: architettura futuristica, strade larghissime e un’atmosfera surreale.
È un paese da vivere lentamente, lasciandosi sorprendere dai contrasti: un viaggio in Kazakistan inizia senza sapere bene cosa aspettarsi e finisce con la voglia di tornare.
Viaggio in Kirghizistan
Se state cercando un’avventura in mezzo a montagne imponenti, laghi a perdita d’occhio e ospitalità sincera, il Kirghizistan è la destinazione che fa per voi, inoltre è uno dei paesi più semplici da esplorare in autonomia e perfetto per un primo viaggio in Asia centrale. E visto che abbiamo definito il dove, ora passiamo al quando andare in Kirghizistan: il periodo migliore è da giugno a settembre, perché le notti in yurta tra le montagne sono magiche anziché gelide.
E una volta in Kirghizistan, cosa vedere? Un itinerario classico parte da Bishkek, la capitale, per poi dirigersi verso est fino a Karakol e al lago Issyk-Kul, punto di partenza ideale per scoprire le vallate di Jeti-Ögüz e Altyn Arashan. Qui, tra sorgenti calde, cavalli liberi e trekking tra le vette, vivrete il lato più selvaggio del paese. Tra le cose da vedere in Kirghizistan non può mancare il lago Song-Kul, a 3000 metri di altitudine: un luogo dove il tempo rallenta e il silenzio ha un suono tutto suo.
Concludete il tour a Osh, città di bazar e montagne sacre, una delle più antiche dell’Asia centrale.
E se vi state chiedendo come sia la sicurezza in Kirghizistan, vi rassicuriamo dicendovi che potete viaggiare in tranquillità. Anche qui la gente è accogliente, il turismo è ancora poco sviluppato e, con un po’ di spirito d’adattamento, vivrete un viaggio intenso e indimenticabile, soprattutto se non avete paura di strade sterrate e servizi essenziali, ma sapete cogliere la bellezza nella semplicità.
Uzbekistan: dove andare e cosa vedere
Se l’Asia centrale ha un cuore storico e culturale, quello è l’Uzbekistan. Qui ogni città è un piccolo mondo antico, un intreccio di mosaici turchesi, cupole perfette e silenzi sospesi nei cortili delle madrase.
L’itinerario più tradizionale parte da Tashkent, la capitale, dove la modernità sovietica e il fascino dei bazar e delle moschee storiche sono un tutt’uno. Da qui potete prendere il treno ad alta velocità (comodissimo!) e arrivare a Samarkand, il gioiello più celebre. Oppure potete decidere di noleggiare un’auto all’aeroporto di Tashkent e procedere poi con i vostri tempi. La Registan Square lascia senza fiato, soprattutto all’ora del tramonto.
La tappa successiva è Bukhara, forse la città più poetica di tutte: qui si cammina tra antichi caravanserragli, hammam storici e minareti che sembrano proteggere la città. Infine Khiva, tutta racchiusa dentro le sue mura di fango, sembra un set cinematografico e ogni suo scorcio è fotogenico.
Per chi ha più tempo, consigliamo anche la valle di Fergana o il deserto di Kyzylkum per un’esperienza diversa.
Asia centrale: viaggio fai da te o organizzato?
La scelta tra un viaggio fai da te e uno organizzato, dipende da quanto vi sentite avventurosi e da quanto siete abituati a organizzare in autonomia le vostre esplorazioni.
Affrontare viaggi in Asia centrale in autonomia si può e, anzi, può diventare una delle esperienze più belle che abbiate mai fatto. Serve di certo un po’ di flessibilità, la voglia di adattarsi (sì, i minivan partono solo quando si riempiono), un pizzico di pazienza per superare le barriere linguistiche e in cambio vi porterete a casa emozioni potrete vivere solo qui.
Se invece preferite affidarvi a professionisti del turismo, esistono tantissimi operatori locali (anche in lingua italiana) che organizzano viaggi bellissimi e spesso personalizzabili.
Un’ottima via di mezzo? Fare alcune tratte da soli e affidarvi a tour guidati per le zone più remote o per le esperienze più particolari, come dormire in una yurta o raggiungere un lago d’alta quota.
In ogni caso, un viaggio in Asia centrale vi farà sentire dei veri viaggiatori.
Cercate altre ispirazioni? Vi invitiamo a scoprire la sezione dedicata all’Asia sul nostro blog, siamo sicuri che vi sorprenderà!

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