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Blog di viaggi di Elisa & Luca - Miprendoemiportovia

organizzare un viaggio in Provenza

Buongiorno viaggiatori oggi torna a trovarci Linda con uno splendido post su come organizzare un viaggio in Provenza in famiglia e soprattutto low cost. Sapete quanto amiamo la lavanda quindi potete immaginare la nostra felicità nel leggere il suo articolo pieno di consigli utili su come risparmiare e cosa vedere in questa splendida regione della Francia. Linda è una vera esperta di risparmio e questo articolo vi sarà davvero utile specialmente se avete tre figli come lei. Buona lettura! 

Una delle sfide più avvincenti per una famigliola moderna di 5 persone è organizzare le ferie: devi accontentare tutti (figli adolescenti compresi), scoprire posti nuovi e possibilmente non dichiarare bancarotta!

Quest’anno ho quindi puntato alla Provenza, obiettivo centrato? A voi la sentenza..

organizzare un viaggio in Provenza

Come organizzare un viaggio in Provenza in famiglia

Con la nostra station wagon abbiamo speso circa 300 euro per il viaggio di andata e ritorno, cifra comprendente carburante e pedaggi italiani e francesi. Per l’alloggio invece come di consueto ho spulciato su Airbnb e ho trovato una deliziosa maisonette in un residence con piscina condominiale che per una settimana a luglio ci è costato circa 700 euro. La casa l’ho cercata a St. Remy de Provence perché ho voluto visitare la zona della Provenza che si adagia tra il parco nazionale della Camargue e il parco nazionale del Luberon, dove la lavanda cede il passo a distese di girasoli, le città sono ricche di tesori da scoprire e si sente già profumo di Spagna.

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Visitare St. Remy

St. Remy è uno di quei paesini provenzali da cartolina: negozietti, bistrot, casine con le imposte color pervinca, piazzette che pullulano di localini dove godersi un pastis per poi perdersi nel marché paysan del mercoledì mattina: un’esperienza da non perdere per chi vuole dire di essere stato in Provenza, nel cuore del Midi francese e lontano dai fasti della Costa Azzurra! Ho trascorso un’intera mattina tra i banchi di formaggi, salumi, olive, saponi, stoffe…che meraviglia! E che tentazione: un assaggio qui, un acquisto là…et voilà ho imbastito un vero pranzetto francese per la “truppa”: baguette con tapenades di ogni sorta, un paio di formaggi, olive, una bottiglia per “Monsieur” e le famose Moules, cioè le cozze. Altro “luogo di perdizione” la boulangerie vicino casa. Ho perso il conto dei croissants e delle baguettes acquistate!

Sì perché il programma prevedeva sveglia, colazione in veranda e poi zaino-coi-panini in spalla  si partiva alla volta di un luogo diverso da scoprire. Se avete idea di cosa può mangiare un adolescente maschio in una giornata capirete dunque perché partivamo col pic nic e come nel giro di poco tempo sono diventata la migliore cliente del fornaio sotto casa!

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Cosa visitare in Provenza in famiglia

Nimes, Arles, Avignon, St Mairies le mer, Baux, il Pont du Gard le nostre mete sono state tutte davvero meritevoli di essere visitate. Ci siamo persi col naso all’insù nell’atmosfera medievalei di Avignon, abbiamo ammirato le vestigia romane di Nimes e Arles, siamo rimasti stupefatti dall’imponenza del Pont du Gard l’acquedotto romano più alto nonché meglio conservato, abbagliati da quel gioiellino che è Baux.

Sempre per il venalissimo discorso della bancarotta segnalo che spesso per entrare a visitare i monumenti c’è la formula famiglia che prevede che il secondo figlio entri  gratis quindi se anche voi  avete un terzoi figlio non demordete e fate come noi: ci presentavamo alla cassa e chiedevamo la formula migliore per il nostro nucleo “denunciando” l’età dei nostri “enfants”. Così facendo per 48 euro ci siamo tuffati per 3 ore nella magia medievale del palazzo dei Papi di Avignone con tanto di audioguida e passaggio sul ponte celeberrimo. Con 19 euro abbiamo goduto dello splendore dell’arena di Arles e dell’anfiteatro attiguo. Non solo, è inclusa un’interessantissima rappresentazione di gladiatori. Una bellissima lezione di storia che credo proprio che i ragazzi serberanno nel loro bagaglio culturale!

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Confesso che abbiamo un po’ trascurato Nimes che forse meritava molto di più che un giretto sul trenino turistico (26 euro, la piccola di 8 anni gratis) ma d’altra parte abbiamo preferito dare risalto ad un monumento diverso dall’arena e abbiamo puntato al parco nazionale del Pont du Gard, patrimonio dell’UNESCO: anche qui un biglietto famiglia da 35 euro ci ha consentito di godere di una giornata splendida in un parco lussureggiante dove si erge maestoso questo acquedotto testimone dei fasti romani in Gallia. Tra l’altro è possibile fare un tuffo nel Gard, noleggiare kayak e fare pic nic, insomma l’ideale per una giornata coi ragazzi!

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Baux e St mairies sono due gioiellini che abbiamo visitato liberamente girando tra i viottoli graziosi di due delle mete più gettonate di Francia!

Parentesi a parte merita la corrida camarguaise..si avete letto bene, una corrida non cruenta che si svolge da secoli in questo lembo di mezzogiorno francese dove allevamenti di cavalli bianchi e di tori la fanno da padrone lungo le strade della Camargue! Noi abbiamo partecipato con entusiasmo a due serate di questi spettacoli di tauromachia: un trasporto e un entusiasmo delle famiglie francesi sedute sugli spalti con noi, unici turisti stranieri, che ci hanno contagiato! Anche qui le famiglie numerose godono di sconti e una serata all’arena è abbordabile con meno di 30 euro. Ne vale la pena!

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Lo so che dopo aver decantato cultura, cibo, musei stona un po’ ma, come vi ho detto fin da subito, occorre accontentare tutti e così sulla via del ritorno abbiamo fatto tappa a Marsiglia per lasciare che i 3 maschi di casa entrassero in un’arena moderna cioè il Vélodrome, lo stadio di calcio del’Olympique Marseille! Saranno spesi bene 13 euro a testa d’ingresso? A giudicare dalle facce soddisfatte dei pallonari di casa pare di si!

Non so se ho vinto la sfida ma so che ho trascorso giorni preziosissimi con la mia famiglia in luoghi incantevoli che vale la pena visitare! Quindi…allons enfants!

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

Comments:

  • Sara

    14 Agosto 2017

    Grazie dei consigli 🙂

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