
E’ da quando ci siamo conosciuti che io e Luca vorremmo programmare un viaggio in Senegal. Luca adora la musica di questo Paese e a me ricorda la Guinea. Oggi sogniamo un po’ grazie al racconto di Selina, special guest di questo mercoledì.
p.s ho conosciuto Selina dal vivo qualche giorno fa, durante la serata di presentazione con WordPress Italia, ed è gioia pura. E’ stato bellissimo perché parlando con lei mi sembrava di conoscerla da una vita, affinità elettive.
Viaggio in Senegal
L’Africa o la ami o la odi!
Così dicono tutti, c’è chi non può farne a meno e ne subisce in pieno il suo fascino, c’è invece chi non ci vuole proprio andare neanche una volta.
Ed io, essendo abituata a mediare in tante situazioni e a vedere sempre l’altra faccia della medaglia, voglio oggi sfatare questo detto, cercando di trasmettere sia gli aspetti positivi che quelli negativi del mio ultimo viaggio in Senegal a Natale.
Sono partita (stranamente) senza essermi preparata, cioè senza aver studiato almeno i luoghi che avrei visitato, e questo solo per mancanza di tempo. Sapevo che il viaggio era già organizzato dall’agenzia di fiducia, e ho deciso che avrei sperimentato sul campo tutto quello che c’era da imparare e da conoscere.
Abbiamo deciso di andare in Senegal perché il clima in inverno è ottimo, non c’è vento e quindi le temperature sono reali, in più si raggiunge in 6 ore di volo o diretto da Milano o con scalo a Casablanca da Bologna.
La famiglia quest’anno non era al completo, in effetti mancavano 3 elementi su 10 e ahimè è stato un po’ come partire lasciando un pezzettino di cuore a casa. Ma come tutti gli amanti dei viaggi sanno, quando si deve partire, si parte anche da soli!
Senegal: diario di viaggio
Il nostro arrivo a Dakar è perfetto, senza nessun intoppo, così iniziamo subito la visita guidata della città insieme alla nostra guida Maxche che grazie alla sua competenza ci racconta di usi e costumi del suo paese.
Sosta davanti al palazzo Presidenziale, Cattedrale Cristiana, Moschea della Divinità, il mercato di Soumbedioune e il bellissimo monumento della Rinascita Africana, una delle statue più alte al mondo inaugurata solamente nel 2010.
Il giorno seguente ci trasferiamo in traghetto sull’isola di Goree, patrimonio dell’umanità, luogo di riflessione sul significato di giustizia e libertà. La storia e i racconti degli schiavi obbligati a partire per il Nuovomondo ci giunge direttamente al cuore e all’anima.
Interessante la passeggiata sulla piccola collina in mezzo alle abitazioni dei pochi abitanti dell’isola al termine della quale si vede un discreto panorama.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il famosissimo Lago Rosa il cui nome è dovuto alla colorazione di un alga che a contatto con il sale produce dei microrganismi che danno l’effetto “rosa”.
Ci godiamo un avventuroso giro in quad sulle dune di sabbia che costeggiano un lato del lago e ci ritroviamo in una grandissima spiaggia deserta al termine del qualesoggiorniamo in un carinissimo lodge africano.
Ultima tappa del nostro mini tour sarà la riserva di Bandia che dista circa 65 km da Dakar, nella quale vivono in libertà parecchie specie autoctone e altre reintrodotte, quali scimmie, antilopi, rinoceronti, giraffe, zebre, struzzi ecc.
Non si può considerare un vero e proprio safari perché le dimensioni del parco non sono paragonabili alle riserve del Kenya ma è pur sempre una meraviglia della natura. Anzi nella natura, un viaggio in Senegal vale la penaanche solo per vedere i favolosi baobab, ce ne sono ovunque.
Il tour giunge al termine e ci dirigiamo verso il nostro villaggio per qualche giorno di relax, nuovo per noi italiani, ma pieno di turisti francesi che si sentono a casa.
Senegal: consigli di viaggio
Il Senegal ha molto da offrire sia al turista che desidera semplicemente riposarsi, sia a quel viaggiatore che invece vuole conoscere e capire la cultura africana. La popolazione è suddivisa in tantissime etnie (purtroppo non ricordo più i nomi), ma ognuna di loro ha usanze, credenze, e stili completamente diversi che meritano di essere conosciute.
I senegalesi sono disponibili, cordiali, non assillanti e soprattutto molto dignitosi. Certo sono molto poveri, ma ai nostri occhi appaiono sereni.
E poi non ci sono pericoli apparenti, si può girare anche da soli in piena autonomia.
Ma l’Africa rimane Africa: insetti volanti giganti anche in strutture a 4 stelle, pattume per le strade, servizi un po’ al rallentatore. Sono cose a cui facciamo fatica ad abituarci, ma se solo ci rilasassiamo davvero, e riuscissimo a godere delle loro bellezze, allora scopriremmo tutti gli aspetti positivi e al nostro ritorno a casa faremmo tesoro di ciò che abbiamo ammirato.
Michela
Il Senegal è tra i posti che spero di visitare presto….grazie per questo racconto Selina ^^
Selina
Prego, ti auguro di avere presto la possibilità di andare in Senegal
Diana La Globetrotter
Il Senegal è un paese meraviglioso, lo porto nel cuore perchè è stato il mio battesimo nel continente nero! ogni tanto mi piace rivivere le emozioni di quel viaggio con gli occhi degli altri… grazie!
Elisa e Luca
Ciao Diana come ti capisco! Anche io adoro l’Africa 🙂 Elisa
Festival Ed Eventi In Senegal
Complimenti per il vostro diari di viaggio, sempre curati e con bellissime foto a corredo
Elisa e Luca
grazie
Stefano Buczkowsky
Ciao,
approfitto della vostra esperienza per avere l’indirizzo mail di qualche tour operator locale, non amo dare i soldi alle grandi compagnie…..
Vorrei andare in senegal con la mia famiglia. Grazie se mi date una mano….
selina
Purtroppo non riesco ad aiutarti perchè io mi sono affidata alla mia agenzia di fiducia, la quale ha contattato si un corrispondente locale, ma non saprei dirti come si chiama. Ti consiglio di cercare su internet e di verificare se le agenzie locali trattano direttamente con le persone o solo tramite agenzie Italiane.
Sono sicura che riuscirai ad organizzare qualcosa di bello per te e la tua famiglia, in bocca al lupo! Tienici aggiornati.