
Fioritura della lavanda: itinerario tra Cuneese e Alpi dell’Alta Provenza
Quando inizia l’estate non c’è nulla di più incantevole della fioritura della lavanda, con i suoi colori unici e profumi inebrianti. Ma dove si trovano le migliori location per godere appieno di questa bellezza? Oggi vi portiamo con noi per seguire un itinerario transfrontaliero di cinque giorni tra Italia e Francia che vi farà scoprire non solo i più suggestivi campi di lavanda tra Cuneese e Alpi dell’Alta Provenza, ma anche luoghi ad alto tasso di romanticismo e ottimo cibo.

Attenzione: leggete l’articolo nella sua interezza perché alla fine vi sveleremo dettagli essenziali per la buona riuscita del vostro viaggio come ad esempio quanto dura la fioritura della lavanda e come muoversi ed organizzarsi.
Ok, ora siamo pronti per partire: i campi di lavanda ci aspettano!
Indice dei contenuti
Lavanda in Francia: alla scoperta delle Alpi dell’Alta Provenza
Giorno 1: Esparron-de-Verdon
Il nostro viaggio transfrontaliero tra Italia e Francia inizia nelle Alpi dell’Alta Provenza, dipartimento francese della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Siamo stati diverse volte in Provenza e ne siamo profondamente innamorati, anche perché ogni volta è una scoperta. Come la prima tappa del nostro itinerario: lo smeraldino Lac d’Esparron.

Il fiume Verdon si fa largo attraverso il canyon più lungo d’Europa, scavato nella roccia delle montagne in questo angolo di Provenza, creando un paesaggio davvero straordinario.
Parcheggiata l’auto nei pressi del porto del borgo di Esparron-de-Verdon siamo saliti su uno dei battelli alimentati ad energia solare che danno la possibilità di fare una crociera sul lago e scoprirne gli angoli più spettacolari.
Terminato il tour abbiamo fatto una passeggiata nel minuscolo ma grazioso borgo scoprendo una vera chicca. Si tratta del Paddle Art Café (65 Rue des Fontaines, 04800 Esparron-de-Verdon – Telefono: +33 4 92 87 05 17), un bar/negozio che sembra uscito direttamente dalle Hawaii tra abbigliamento e attrezzatura da paddle, opere d’arte e oggetti di design. A due passi dal negozio si trova la sua terrazza, posto perfetto per sorseggiare un caffè shakerato e ammirare lo splendido panorama su Esparron-de-Verdon e lago.

Ripresa la strada ci siamo diretti verso nord e in circa trenta minuti siamo giunti a quella che forse è la capitale francese della lavanda: Valensole.
Ci siamo fermati a circa 5 km dal centro del paese per visitare Les Grandes Marges, un meraviglioso domaine circondato da lavandeti e uliveti dedicato alla coltivazione e alla lavorazione di lavanda, mandorle e olive. La proprietaria, Françoise Jaubert e suo figlio Alex ci hanno accolti con un grande sorriso e ci hanno illustrato quelle che sono le caratteristiche dell’azienda agricola che si tramandano da ben 4 generazioni e dei loro prodotti.
Dopo aver fatto un tasting della loro produzione di olio d’oliva (di una bontà pazzesca) siamo stati accompagnati in una casetta di legno immersa tra gli ulivi per fare un’esperienza super romantica: un massaggio di coppia con olii essenziali a base di lavanda. Wow!
Les Grandes Marges – Route de Manosque – Valensole – Tel +33492748113 / +33681901694 – Email: contact@lesgrandesmarges.com – Sito web

Dopo qualche foto al tramonto nei campi di lavanda e piante aromatiche ed officinali nei pressi del domaine ci siamo diretti verso il nostro alloggio per la prima notte.
Nei pressi di Valensole, nel paese di Riez, si trova un posto m-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o di cui ci siamo perdutamente innamorati. Si tratta dell’Hotel des Colonnes, un vecchio albergo che Geraldine, la nuova proprietaria, ha acquistato più di 10 anni fa e trasformato in un bed & breakfast stupendo. Se amate le atmosfere gitane, i luoghi pieni di storia riletti in chiave contemporanea dovete per forza dormire almeno una notte qui. La cena con Geraldine in giardino, sorseggiando vino rosè locale e chiacchierando di viaggi e vita è stata la serata più bella di tutto il viaggio!
Hotel des Colonnes – 52-54 Rue René Cassin, 04500 Riez – Telefono: +33 4 92 72 29 24 – Sito web
Giorno 2: l’altopiano di Valensole
Salutata Geraldine e caricate le valigie in auto siamo ritornati nei pressi di Les Grandes Marges perché avevamo in programma un’attività davvero particolare ovvero un’escursione in e-bike tra i campi di lavanda di Valensole. Il 99,9% dei turisti è costretto a godere parzialmente della bellezza delle piantagioni di lavanda. Solitamente si parcheggia l’auto a bordo strada (a volte con parecchie difficoltà e rischi) e si cerca, camminando, di addentrarsi tra i filari. Andare in e-bike invece permette di percorrere strade chiuse al traffico e quindi di ammirare panorami preclusi alla maggior parte delle persone. Noi lo abbiamo fatto con Bachelas Bike Shop: esperienza super!
Bachelas Bike Shop – Piazza del Municipio, 04800 Gréoux les Bains – Telefono : +33 (0)6 81 00 33 98

Dopo un ottimo pranzo in centro a Valensole presso il ristorante La Maison de Marius (1 Avenue Segond, 04210 Valensole – Tel: +33 (0)4 92 75 42 90 – Sito web), con cucina a base di prodotti del territorio, ci siamo diretti presso la fattoria Gradian per scoprire i processi tradizionali di distillazione della lavanda. È stato davvero super affascinante e poi Gilles e Johanna sono due persone splendide!
Gradian – Chemin du Riou, 04210 VALENSOLE – Tel: +33 (0)4 92 74 81 60 – Sito web
Riempita l’auto di mazzi di lavanda siamo ripartiti per raggiungere il paese Gréoux les Bains e il suo splendido Hôtel & Spa Villa Castellane (171 Avenue des Thermes, 04800 Greoux-les-Bains – Tel: +33 (0)4 13 37 46 06 – Sito web). Se cercate un albergo moderno ed elegante con una piscina spettacolare dove oziare per rinfrescarvi dal caldo provenzale (come abbiamo fatto noi) this is the place!
Alla ricerca dei campi di lavanda in Italia: Sale San Giovanni e il Cuneese
Giorno 3: Vinadio e Valloriate
Il mattino seguente, dopo aver effettuato il check out, siamo partiti alla volta dell’Italia. Abbiamo percorso poco più di 200 km, in circa tre ore e mezza, attraversando scenari splendidi come il passo del Colle di Maddalena per giungere a pranzo nel borgo di Vinadio, nel Cuneese. Abbiamo celebrato il nostro ritorno in Italia pranzando al Ristorante Ligure, ottima trattoria che propone piatti del territorio.
Nel pomeriggio avremmo dovuto fare river trekking lungo il fiume nel paese di Valloriate, ma le condizioni meteo sfavorevoli purtroppo non ce lo hanno permesso. Ci siamo diretti allora verso l’Albergo Fungo Reale perché avevamo un duplice appuntamento ad attenderci.
Il primo era con una paio di signore del luogo che ci hanno insegnato, in una vera e propria cooking class, a preparare il piatto tipico della Valle Stura di Demonte ovvero i “cruset”, una sorta di gnocchetti rigati che in questa zona del Cuneese sono un must da provare. Ci siamo divertiti un sacco e devo dire che non ce la siamo neppure cavata tanto male (anche se l’inizio è stato sinceramente disastroso! 😝).



Dopo esserci ripuliti dalla farina ci siamo dedicati alla seconda attività, molto più semplice, ovvero fare un aperitivo super romantico nella spa all’aperto dell’albergo. Tra percorso kneipp, sauna e hot tube accompagnati da taglieri di salumi e formaggi e ottimo vino della zona abbiamo trascorso due ore paradisiache. La goduria è continuata a cena, quando lo chef proprietario del hotel ristorante ci ha deliziato con una serie di piatti da leccarsi si baffi!
Albergo Fungo Reale – Via Fontana Canonica, Frazione Airale, 7/bis – Tel: 0171 717 010
Giorno 4: Cuneo e Sale San Giovanni
Per fortuna ci siamo svegliati alla mattina con un sole splendente che ci ha permesso di godere appieno della visita al Forte di Vinadio, un’immenso edificio militare che sbarrava agli eserciti provenienti dalla Francia il tragitto verso l’Italia. Curiosità: c’è voluto talmente tanto tempo per costruirlo che una volta ultimati i lavori, nel 1847, non serviva più perché la Francia non rappresentava più una minaccia!

Salutata la Valle Stura di Demonte abbiamo raggiunto Cuneo per visitare la città e il suo splendido centro storico in sella in e-bike che abbiamo preso a noleggio direttamente all’ATL del Cuneese – ufficio turistico di Cuneo (Via Pascal, 7 – tel. 0171 690 217).
A meno di un’ora di auto da Cuneo (60 km), in direzione est, si trova un luogo che definire magico è riduttivo. Conoscevamo la fama di Sale San Giovanni, ma averla davanti agli occhi è tutt’altra cosa. Immaginate un piccolo borgo arroccato e intorno ad esso campi di lavanda e piante officinali che riempiono l’aria di mille profumi e gli occhi di meraviglia. Fidatevi, non sto esagerando è davvero così!


A Sale San Giovanni troverete più di 20 campi di lavanda e piante aromatiche e 4 sentieri in cui passeggiare per un totale di 27 km. I percorsi durante il periodo di fioritura sono pedonali ed non sono accessibili alle auto, il che rende l’esperienza davvero più rilassante e spettacolare. Nei pressi del paese si trovano diversi info point dove è possibile ottenere la brochure con la mappa con tutti i percorsi.
Per cena abbiamo scelto la Trattoria Salvetti, nel piccolo borgo di Paroldo (Via Coste, 19 – Tel: 0174 789131). Anche qui, cena perfetta! Ma nel Cuneese c’è un ristornate in cui si mangia male?! Per il pernottamento invece a un paio di km da Sale San Giovanni si trova l’Agriturismo Anastasia (Borgata Baglioni, 3, Sale San Giovanni – Telefono: 338 440 2460) con camere semplici ma accoglienti e spaziose.
Giorno 5: Il Castello di Casotto e il paradiso del formaggio
Abbiamo inaugurato l’ultima giornata di viaggio con la visita al Castello di Casotto, imponente ed elegante residenza estiva dei Savoia. Ad un’altitudine di 1090 m, l’edificio sorge sui resti di un antico monastero, completamente circondato dai boschi secolari della Valcasotto nel comune di Garessio (CN). Abbiamo partecipato ad una visita guidata tenuta da una giovane guida bravissima che è riuscita, grazie ai suoi racconti ed aneddoti, a coinvolgerci per tutto il tempo e a farci rivivere le atmosfere di quell’epoca.

A pochi chilometri dal castello di Casotto c’è il minuscolo borgo di Valcasotto. È d’obbligo una sosta perché sembra uscito da una cartolina, ma anche perché rappresenta un vero paradiso per gli amanti del formaggio. Qui potrete mangiare in ristorante strepitoso come la Locanda del Mulino (Via Santa Libera, 13, Valcasotto – Telefono: 0174 351007) e farvi accompagnare da Alessandra, la proprietaria, alla scoperta dei formaggi di Beppino Occelli, mito assoluto nel mondo caseario, che qui, tra le mura di antichi edifici in pietra, fa invecchiare pazientemente le sue creazioni.
Il nostro itinerario transfrontaliero tra Cuneese e Alpi d’Alta Provenza termina qui ma non i nostri consigli di viaggio relativi alla fioritura della lavanda.
Quanto dura la fioritura della lavanda: come organizzarsi
Come prima cosa è importante conoscere il periodo migliore in cui organizzare un viaggio per vedere la lavanda in fiore. La fioritura va circa dalla metà di giugno alla metà di luglio.
Ma, come si sa, la Natura non si comanda: ovviamente questo periodo può essere anticipato o posticipato in base alle condizioni meteorologiche. Ad esempio una primavera molto piovosa e tendenzialmente fredda come quella che si ha avuto quest’anno, nel 2023, ha portato ad un ritardo della fioritura. Se invece abbiamo mesi molto caldi lo sbocciare dei fiori avverrà in anticipo.

Altro fattore che incide è la posizione in cui si trovano le coltivazioni: i campi più esposti al sole e ad una bassa altitudine godranno di un clima più caldo che li porterà a fiorire prima rispetto a quelli meno esposti e ad un’altitudine maggiore.
Il nostro consiglio è quello di consultare sempre i siti ufficiali delle destinazioni e scrivere una email o telefonare agli info point turistici per accertarsi della situazione.
Fioritura della lavanda tra Italia e Francia: come muoversi
Per quanto riguarda il mezzo di trasporto migliore in un viaggio a caccia di campi di lavanda è senza dubbio l’auto. Le coltivazioni sono sempre fuori dai centri abitati e quindi raggiungerli con i mezzi pubblici o a piedi è praticamente impossibile. E poi muovervi in auto vi permetterà di godere di panorami fantastici: dai tornanti sul lago d’Esparron alla stretta Val Casotto passando per il confine tra Francia e Italia sul Colle della Maddalena vi ritroverete spesso a meravigliarvi dei paesaggi che scorreranno fuori dal vostro finestrino.
In alternativa all’auto vi consigliamo camper e van. In un viaggio precedente abbiamo visitato la Provenza in camper ed è stata un’esperienza stupenda: abbiamo addirittura dormito in un domaine in cui ci è stato permesso di posteggiare davanti ad un campo di lavanda. Un vero sogno!
–
Viaggio in collaborazione con Visit Cuneese e Alpes de Haute Provence nell’ambito del Progetto Interreg Alcotra NTC Restart