Cosa vedere in Friuli: tra mare, montagne e multiculturalismo
Il Friuli Venezia Giulia è una regione molto piccola ma dentro di sé racchiude molteplici consuetudini. Un luogo ricco sia di culture che di lingue diverse e paesaggi mozzafiato da non poter dimenticare. In questo articolo abbiamo scelto per voi 10 consigli su cosa vedere in Friuli Venezia Giulia. Luoghi e attrazioni che raccolgono tutta la diversità e la bellezza di questa regione. Siete pronti?
Cosa vedere in Friuli: 10 luoghi e attrazioni imperdibili
Miramare e Carso, Trieste
Trieste è il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, la sua posizione, incastonata fra Carso e mare, la rende un luogo incantevole. Fermiamoci nel bianco Castello di Miramare, dove Carlotta aspettò invano il ritorno di Massimiliano D’Asburgo, e passeggiamo nei meravigliosi giardini fatti costruire da lui. Tornando in città, perdiamoci nelle vie dei centro e nei palazzi storici, e poi saliamo sull’altopiano carsico, dove fra un’osmiza e il rumore del vento troveremo la Grotta Gigante, Briška jama in sloveno, una grotta carsica. Scendendo i suoi 500 gradini possiamo arrivare nella sala naturale più grande al mondo, talmente grande che può contenere la basilica di San Pietro! Non ci credete? Provate!
Visitare la città di Trieste
Caffè letterari di origine asburgica accanto a buffet a caldaia, per un panino con kren e porcina. Cosa pensereste se vi trovaste di fronte un uomo seriamente convinto che solo collezionando in un unico museo tutte le armi si possa costruire la pace? È il museo di Diego De Henriquez, eccentrico collezionista triestino, a pochi chilometri dalla Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento sul suolo italiano ad avere il forno crematorio, e ancora poco più su, la foiba di Basovizza. Trieste è una città di confine, una città di contraddizioni e di culture diverse. Per riuscire a visitarla tutta vi suggeriamo di prendere la metro. Triestemetro è infatti una metropolitana pedonale che guida il turista in differenti percorsi: architettura, letteratura, comunità culture religioni, natura e sport, scienze arti e tecnologia, storia. Ma per chi non ha tempo, c’è anche la linea veloce, «Trieste in un giorno». Il suggerimento è di fermarsi, fermarsi il più possibile e farsi trasportare da questi luoghi meravigliosi.
Una città piena di voci diverse, di mare che guarda la Slovenia e di confini umani e fisici. La cura Trieste è la cura del cuore, per ritrovarsi e tornare a casa cambiati.
Assaggiare il Frico Friuliano ad Udine
Udine è la provincia più grande del Friuli Venezia Giulia, comprendendo anche la zona costiera (Bassa Friulana) e la zona alpina della Carnia. È la capitale del Frico, piatto ipercalorico di origine carnica che si può gustare in ristoranti che affacciano sulle tipiche rogge, strade idriche medievali che servivano per i mulini. Oggi, le rogge, sbucano in svariati punti della città. Vi consigliamo di provarlo, ne rimarrete entusiasti.
Aquileia, tra religione e archeologia
La sua basilica bianca svetta nella pianura, antichi resti di mosaici e statue romane ci indicano che il porto di Aquileia è stato il più grande porto fluviale romano settentrionale del I secolo. Lasciatevi incantare da quello che è uno dei più estesi siti archeologici classici del Nord Italia. Gli alti cipressi vi guideranno in un percorso senza tempo. All’interno della basilica si respirano i fasti del grande Patriarcato, diocesi che comprendeva un territorio esteso dal Canton Ticino al Danubio.
I Magredi di Pordenone
Pordenone oltre ad avere un bellissimo centro storico di epoca tardo-medievale, è rinomata per i suoi magredi. «Magredo» dal friulano «terra magra» indica la condizione del paesaggio arido, simile per conformazione alle steppe dei paesi continentali. Il panorama è incredibile, i depositi ghiaiosi dei fiumi Cellina e Meduna formano dei serpentoni bianchi e tutto intorno la vegetazione cambia, trasportandoci in un altro mondo.
La vallata alpina della Valcellina, Pordenone
È una vallata alpina in provincia di Pordenone, fa parte del Parco delle Dolomiti Friulane. Dietro al monte Cavallo potrete trovare il bellissimo Lago di Barcis, nato artificialmente da una diga. La strada che collegava la prima diga al piccolo centro abitato è dei primi del ‘900 ed oggi viene periodicamente aperta. Preparatevi la macchina fotografica perché attraverserete un ponte tibetano di 55 metri, sospeso nel vuoto. Da qui potrete avere una vista mozzafiato sul torrente Cellina.
I Krampus di Carnia
Avventuriamoci nelle alpi Carniche per assaggiare i tipici cjarsons. I ciarsons sono dei tipici ravioli ripieni. Qui potremo festeggiare anche l’arrivo di San Nicola con i Krampus. I Krampus sono una tradizione di origine tedesca (la quarta lingua parlata in Friuli Venezia Giulia) e rappresentano il demone sconfitto da San Nicola e per questo costretto a servirlo. Le loro chiassose parate in maschera sono accompagnate da fiaccole e rumori di campanacci, amati e temuti dai più piccoli, passeggiano indisturbati per le strade della città.
Gorizia, la Nizza austriaca
Molto meno battuta dai turisti rispetto alle altre province del Friuli Venezia Giulia, Gorizia è un’elegante città circondata dalle colline del Collio. È al confine tra Italia e Slovenia e presenta un mix di stili tra le culture italiane, slave ed austriache. Nel 1947 viene costruito il Muro di Gorizia, una recinzione costituita lungo il confine italo-jugoslavo che passava all’interno della città. Il muro separava l’abitato goriziano rimasto italiano, dai quartieri periferici che furono annessi alla Jugoslavia alla fine della seconda guerra mondiale. Il muro fu distrutto nel 2004, ad oggi possiamo trovare una linea bianca nella pavimentazione, per ricordarci quanto sia importante abbattere i muri che ci circondano.
Il Museo della Grande Guerra, Monfalcone
Il Friuli Venezia Giulia con il Fronte dell’Isonzo e le sue 11 battaglie è stata la prima linea della Grande Guerra. Qui, in un bellissimo parco tematico, un sorta di museo a cielo aperto, si possono visitare le trincee e percorrere la linea del fronte. Vi consigliamo di concedervi una bellissima passeggiata in mezzo alla natura, da Monfalcone al Monte Sei Busi, fino a Sacrario di Redipuglia. Sul colle di Sant’Elia si può ascoltare il silenzio e la pace che finalmente alberga su queste terre.
Cividale e le Valli del Natisone
Cividale è dal 2011 Patrimonio dell’UNESCO. Il punto più suggestivo è sicuramente il Ponte del Diavolo direttamente nel centro storico. Potete decidere se prendere un caffè sotto il Loggiato, provare i caratteristici strucchi o fare un giro nell’ipogeo celtico. Vi aspettano le marionette della Compagnia Podrecca nell’omonimo museo e, se capitate nel periodo giusto, un affascinante festival teatrale, il Mittelfest, che accoglie compagnie mitteleuropee da oltre trent’anni. Vi consigliamo di inoltrarvi nelle Valli del Natisone. Qui scoprirete borghi nascosti e paesi in cui il tempo sembra essersi fermato
Cosa vedere in Friuli: una piccola regione tutta da scoprire
Cosa vedere in Friuli? In questo articolo vi abbiamo dato 10 consigli su cosa vedere in Friuli: dalla montagna, al mare, dal centro della terra e ritorno. Il Friuli Venezia Giulia vi aspetta!
Questo articolo è stato scritto da Jessica e dalla su amica Gioia per lo Special Guest del Mercoledì. Jessica e Gioia sono du amiche che condividono una passione comune. Gioia vive qui a Trieste da 20 anni ed è davvero piena di amore per questa regione che l’ha accolta. Jessica attraverso i suoi occhi ha imparato ad amare la città scoprendola ogni giorno di più.
Sono studenti della Travel Blogger School, la nostra scuola online per diventare Travel Blogger Professionista. Se sei interessato a scoprirne di più iscriviti alla lista d’attesa del mini corso 100% gratuito per cominciare a muovere i primi passi nel mondo del travel blogging.
Nicola Duodeci
molto bravi
Elisa e Luca
grazie Nicola