
Le Marche sono uno scrigno di gioielli preziosi che non conosce fine. L’abbiamo visitata innumerevoli volte e per questo motivo (e un ampia dose di presunzione) credevamo di aver esaurito tutto ciò che c’era da vedere. Questo fino a quando abbiamo messo piede, per la prima volta, nei Monti Sibillini.
Le loro cime imperiose, i piccoli borghi disseminati sul territorio, le misteriose leggende sulle Sibille che si mischiano alla spiritualità cristiana fatta di santi, monaci ed eremiti la rendono una terra veramente affascinante.
Qui storia, natura e religione sono tutt’uno e formano qualcosa di unico ed imperdibile.
Per raggiungerli abbiamo attraversato le Marche da Nord a Sud, impiegando quasi quattro ore (partendo dalla nostra Reggio Emilia). Arrivati nella piazza di Monterfortino ci siamo rinfrancati dalla fatica ammirando, dalla sua piazza, la catena montuosa che si ergeva imponente di fronte a noi.
Monti Sibillini, i giganti che vegliano sul cuore dell’Italia
Dove sono i Monti Sibillini? Sono il quarto massiccio montuoso per altezza dell’Appennino centrale dopo il Gran Sasso, la Maiella e il Velino-Sirente. A cavallo tra Marche e Umbria ospitano al loro interno l’omonimo parco naturale.
Con una lunghezza di circa 40 km, costituiti prevalentemente da rocce calcaree, sono numerose le cime che superano i 2.000 metri di altitudine e devono il loro nome a una di queste, il Monte Sibilla.
Piccola guida per visitare i Sibillini
Quella dei Monti Sibillini è una terra che va camminata per essere amata fino in fondo e per coglierne anche i più piccoli dettagli. Questa è un’Italia che va assaporata lentamente, senza fretta, perché il rischio di perdersi per strada parte della sua bellezza è fin troppo alto. Siete pronti? Scopriamo insieme i più brillanti gioielli di questa terra con la nostra piccola guida sui Monti Sibillini.
Perditi tra le vie acciottolate del borgo di Montefortino
Abbiamo percorso i vicoli medievali di Montefortino, in cui ogni suo mattone sembra raccontare la sua storia millenaria. Montefortino ci ha accolto con la vista incredibile di cui si gode dalla sua piazza. Coccolati da un sole di tarda estate abbiamo ascoltato i racconti della nostra guida che di passo in passo ci ha svelato i segreti di questo piccolo borgo. Niente qui è fuori posto, Montefortino è davvero un posto da cartolina.
Immergiti nel fascino delle Gole dell’Infernaccio
Ci siamo infilati nelle Gole dell’Infernaccio, che al contrario del nome angosciante, è un vero spettacolo della natura. Partiti con la benedizione delle sue “cascatelle”, che bagnano il capo a tutti coloro che si avventurano nel cammino, ci siamo intrufolati in questo stretto canyon, formato dal fiume Tenna tra i monti Sibilla e Priore, per poi giungere in uno splendido bosco reso ancor più bello dal color viola di migliaia e migliaia di ciclamini.
Fuoriusciti dalla vegetazione, siamo giunti all’Eremo di San Leonardo, un luogo speciale in cui abbiamo conosciuto la storia di Padre Pietro, frate che qui 50 anni fa, decise di condurre la sua esistenza, in totale solitudine, ricostruendo l’antica chiesa abbandonata.
Visita il Santuario della Madonna dell’Ambro
Il Santuario della Madonna dell’Ambro è il secondo luogo di culto mariano, dopo Loreto ed il più antico delle Marche, eretto molto probabilmente intorno all’anno Mille. Questa oasi di pace sorge vicino al torrente Ambro che, con le sue acque cristalline, rende questo luogo perfetto per una gita fuori porta per rigenerare corpo e spirito.
Dopo una passeggiata immersi nel verde fermatevi a pranzo al chioschetto nel bosco e ordina i loro indimenticabili tortelli al tartufo… sentiamo ancora il loro gusto in bocca!
Fai una escursione al Balzo Rosso
Il Balzo Rosso è un’immensa parete verticale che precipita sulla valle dell’Ambro, nel nord-est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Nelle giornata più limpide la vista diventa pazzesca: si estende fino al Monte Conero e alla costa adriatica!
Ammira il tramonto dalla Chiesa di Sant’Angelo in Montespino
Edificata sulla sommità di un colle isolato, la chiesa dedicata a Sant’Angelo in Montespino fa risalire la sua fondazione prima del X secolo a opera di monaci benedettini. Ben mantenuta e di gusto romanico custodisce una doppia abside contrapposta che la rende particolare. E’ un luogo perfetto per ammirare il tramonto e… per divertirsi a suonare le campane del suo campanile.
Dove dormire nei Monti Sibillini
Il territorio nei dintorni di Montespino è disseminato di “case torri”, antichi edifici nati in epoca medievale, dal profilo unico e ricco di fascino. Uno dei momenti più emozionanti del nostro viaggio nei Monti Sibillini è stato dormire in uno di queste abitazioni: la Roccaccia. Questa casa torre oggi è stata trasformata in alloggio di charme e permette di isolarsi dal mondo ammirando l’immensità dei Monti Sibillini.
Se siete alla ricerca di un viaggio che abbia la capacità di rigenerare le vostre energie psicofisiche allora i Monti Sibillini sono la scelta migliore che possiate fare. Quando siamo tornati a casa ci è sembrato quasi di esserci risvegliati da un sogno, anzi, da un sorta di incantesimo. Sarà stata forse opera delle Sibille?
Neppure il tempo di riprenderci che ci stiamo già chiedendo come le Marche sapranno sorprenderci la prossima volta. Speriamo molto presto!
Disclaimer: un grazie speciale a Sandro e a tutto il team di destinazionemarche.it e turismo.marche.it che hanno organizzato le tappe di questo viaggio per noi. Anche se questo articolo è frutto di una collaborazione le nostre opinioni sono, come sempre, oneste e sincere.
Jules
Montefortino sembra davvero stupenda, questi sono i giri che mi piacerebbe fare per l’Italia!