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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

C’è un festival di teatro a cui siamo affezionati, è il Festival internazionale del Teatro in piazza che ogni anno si svolge a Santarcangelo di Romagna.
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Per una decina di giorni questo splendido borgo persegue la sua ostinata ricerca di nuovi linguaggi unendo il teatro all’arte, alla scrittura, al cinema e al disegno.
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Da quarantadue anni Santarcangelo a Luglio diventa luogo di esperienza artistica ed è veramente piacevole poter passeggiare fra le sue vie acciottolate e approfittarne per conoscere lavori poliedrici creati da collettivi con oltre cinquant’anni di lavoro alle spalle o artisti alla prima creazione.

Il paese si apre alla scena internazionale avvicinando un vasto pubblico al teatro contemporaneo che atterra come un alieno invadendo le piazze, gli edifici e le strade.
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C’è n’è per tutti i gusti: per gli amanti del teatro è possibile partecipare a laboratori di alto livello; per gli amanti del vintage e dell’home made invece nei giorni del festival viene allestito uno splendido mercatino a cui noi non abbiamo saputo resistere e ci siamo portati a casa una splendida maglietta e due collane (che bello il sorriso di Tania di sicuramente tardi mentre creava la mia collana a ditale!) Durante i giorni del festival è allestito un campeggio con servizi nel verde a 8 euro a testa ed un punto ristoro. Tutte le sere, finiti gli spettacoli, la festa continua negli spazi industriali di Liviana Conti e il divertimento è assicurato in questa splendida cornice underground.
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S-12 così è stato battezzato l’evento quest’anno ha aperto i battenti il 13 Luglio per terminare ieri e noi ne abbiamo già nostalgia. Se ve lo siete persi non esitate a segnarvi in agenda l’appuntamento per l’anno prossimo, non siete già curiosi?

Un ringraziamento particolare allo staff dell’Ufficio stampa di Santarcangelo-12 per averci dato la possibilità di assistere ad alcuni spettacoli.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

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