World Blogger’s Day: festeggiamo insieme la libertà di espressione
Oggi è il World Blogger’s Day, un giorno veramente importante per chi, come noi, scrive un blog, ma non solo per noi.
Questa ricorrenza nacque per celebrare i protagonisti della rivoluzione della comunicazione ed oggi compie il suo primo decennio di vita. Un blog è come un megafono sul mondo, che ci dà ha la possibilità di esprimere ciò che pensiamo. Non è una opportunità bellissima?
Quando abbiamo aperto miprendoemiportovia.it mai avremmo pensato che un semplice click ci avrebbe portati a poter parlare a così tante persone. Un tempo questa era una priorità di pochi, politici, giornalisti…
Oggi, grazie ai blog e ai social media, ognuno può esprimere il proprio punto di vista, assistiamo ogni nuovo giorno al trionfo della libertà di espressione 🙂
Foto di Arnel Hasanovic
World Blogger’s Day: conosci la storia dei blog?
Il primo blog fu creato nel 1993 da Tim Berners Lee, era un esperimento rudimentale che presentava una lista di link collegati ad un commento.
Ma occorse arrivare fino al 1997 per sentir parlare di “web-log”. Jorn Barger la utilizzò per definire la sua collezione di link. Peter Merholz nel 1999 troncò questa definizione in blog e cominciò ad utilizzarla come verbo: “We Blog” dando origine ad una serie di vocaboli da esso derivati come blogger, bloggare e blogsfera.
In soli sette anni il fenomeno del blogging si affermò globalmente ma nel 2009 si pensò che con l’avvento dei social media si stesse assistendo ad una crisi. Si temeva che facebook sarebbe diventata l’unica piazza globale in cui le persone si sarebbero incontrate e confrontate e che twitter sarebbe diventato il social del microblogging, ma in realtà questa crisi non è mai arrivata.
Il blog ha sempre mantenuto la sua identità e si è vestito di fenomeni istituzionali, tanto che anche l’editoria e i grandi brand ne hanno compreso le grandi potenzialità e lo hanno inglobato nella propria strategia comunicativa.
Foto di Danielle Maclness
World Blogger’s Day e etica
Nel 2007 Tim O’Relly propose un codice etico dei blogger suddividendolo in 7 punti:
- Sii responsabile delle tue parole e anche dei commenti che escono dal tuo blog
- Specifica il livello di tolleranza per i commenti non opportuni
- Considera l’eliminazione dei commenti anonimi
- Ignora i Troll
- Sposta le eventuali conversazioni non idonee fuori dal blog e parlane direttamente con l’interessato
- Se qualcuno si comporta male online faglielo notare
- Non dire nulla online che non diresti anche di persona
Ci ritroviamo in ciascuno di questi punti, che consideriamo fondamentali per chi decide di approcciarsi a .
World’s Blogger Day: perché si festeggia
Il World’s Blogger Day nasce nelle Filippine nel 2010, per l’esattezza a Cebu. L’intento era quello di far conoscere il mondo dei blogger al mondo e tutelare la libertà di espressione come diritto inalienabile ricordando che alcuni blogger sono morti perché trattavano argomenti che stavano a cuore alla gente ma che erano scomodi.
foto di Cristopher Roller
Ad esempio Omid Reza Mir Sayafi, blogger e giornalista iraniano morto non ancora trentenne mentre era incarcerato per quanto pubblicato. O Zakariya Rashid Hassan al-Ashiri, del Bahrein, che fu ucciso dopo solo sette giorni di arresto e il brasiliano Edinaldo Filgueira, assassinato da uomini armati all’uscita dal lavoro a causa delle critiche pubblicate nei confronti del governo locale.
Questi esempi ci insegnano che un blog non è semplicemente uno spazio per esprimersi online, ma è la dimostrazione che si può avere uno spazio in cui esprimersi liberamente, a volte anche a costo della propria vita. Ecco perché, oggi, è importante festeggiare.
Le foto di queste articolo sono di Sunsplash.