La Puglia è una continua scoperta, tra le assolate spiagge sabbiose del Salento, i suggestivi monumenti barocchi delle città dell’entroterra e i verdi paesaggi costieri del Nord della Regione. Abbiamo trascorso un intenso weekend nel Gargano accolti dalla famiglia Delle Fave, che ci ha ospitati all’hotel Borgo Marina di Rodi Garganico e ha organizzato per noi il #garganomaretour, un blogtour per farci scoprire un incantevole angolo di Puglia. La compagnia è quella giusta: Simonetta (Sulle strade del Mondo), Kinzica (100days), Roberta (Gamberetta rossa), Maurizio (Il gatto con gli stivali), Lucia (I viaggi dei Mesupi) e la pugliese Roberta (Infoturismiamoci).
Abbiamo fatto base a Rodi Garganico, ottimo punto di partenza per esplorare il Parco Nazionale del Gargano, lo “sperone” d’Italia, una delle zone più ricche di biodiversità del Paese. Leo e Laura, padre e figlia che gestiscono oltre al Borgo Marina anche il Palace Hotel Lucera, ci fanno subito immergere negli intensi sapori della cucina mediterranea pugliese con una cena a base di specialità di pesce: frittini di gamberi e verdure, insalata fresca di polpo, cartoccio di pasta ai frutti di mare, filetto di pesce in crosta di patate…insomma, un vero e proprio benvenuto al profumo di mare accompagnato dalle note della tarantella, il ballo tipico di questa zona.
Il giorno dopo, dalla camera dell’hotel scorgiamo subito un panorama che ci regala la prima cartolina di Rodi: il suo splendido porto, che testimonia la tradizione marinara della città. Da qui un tempo partivano i trabaccoli, antiche imbarcazioni a vela, per trasportare gli agrumi che in questa zona crescono rigogliosi e profumati. Come ci racconta Leo, Rodi è il paese dei limoni e qui si produce il tipico “limoncino”, un liquore simile al limoncello venduto in molte botteghe artigianali del centro.
Il nostro tour parte dalla visita di Monte Sant’Angelo, un paesino arroccato sulla collina, antica meta di pellegrinaggio: qui sorge il Santuario di San Michele Arcangelo, patrono della città. La sua statua è conservata all’interno di una suggestiva grotta raggiungibile attraverso una lunga scalinata. La guida ci fa osservare il calco delle mani che anticamente i pellegrini incidevano lungo le pareti del santuario per lasciare un segno tangibile della loro venuta. E’ un luogo di grande spiritualità che emana un fascino quasi mistico.
Passeggiando tra le stradine piene di botteghe artigianali scorgiamo il castello, una delle tre rocche abitate da Federico II. Da qui si gode di una vista spettacolare sul Parco Nazionale del Gargano, ma la sorpresa è la scoperta dell’antico rione Junno, dal fascino senza tempo.
Ci perdiamo tra i vicoli assolati e silenziosi fotografando ogni angolo illuminato dal sole, con le tipiche case bianche in pietra che contrastano con il blu intenso del cielo.
Ci spostiamo verso la Foresta Umbra per apprezzare la natura incontaminata del Gargano, che qui esprime al meglio: all’ombra di grandi alberi secolari respiriamo l’aria fresca del sottobosco e incontriamo alcuni daini, piccoli abitanti della foresta che ci guardano incuriositi. Passeggiamo piacevolmente fino a un laghetto poco distante e ci godiamo la grande tranquillità che regala questo posto.
Non c’era modo migliore di concludere la giornata che scoprendo la bellezza del tramonto di Rodi dal porto. Il cielo dalle mille sfumature viola sembra appoggiarsi sulle dolci onde del mare, che si infrangono lente sulle barche ormeggiate a riva. Piccole botteghe e locali animano la banchina, decidiamo di toglierci le scarpe e sdraiarci sui lettini della lunga spiaggia di Rodi, parlando di viaggi e avventure, persi a contemplare la notte.
Il giorno dopo ci spostiamo a Vieste dove con la Paloma partiamo alla scoperta delle grotte e baie selvagge della costa garganica, un giro in barca fino alla baia delle Zagare offerto dal Consorzio Coste e Grotte del Gargano. Il paesaggio costiero toglie davvero il fiato: l’erosione provocata dal mare e dal vento ha creato formazioni rocciose dalle forme più insolite, imponenti faraglioni, grotte e anfratti dove l’acqua è di un blu intenso, minuscole baie deserte dove fare il bagno indisturbati.
Vieste ci conquista con i suoi stretti vicoli, le piazzette fiorite, gli scorci sul mare. Assaporiamo l’atmosfera tranquilla e rilassata nella piazzetta di fronte alla spiaggia, dove troneggia l’imponente pizzomunno. Approfittiamo dell’ospitalità della trattoria Piazzetta Petrone per assaggiare altre specialità pugliesi a base di pesce, ma è al panificio Di Fiore, di rientro a Rodi, che abbiamo modo di immergerci nei sapori della cucina mediterranea. Nicola, mentre impasta le forme di pane con maestria, ci racconta di come anticamente nulla dell’impasto andasse buttato. Le famiglie rodiensi utilizzavano con combinazioni diverse gli ingredienti base del pane per fare la tipica pagnotta pugliese che si conservava per molti giorni ma anche la pizza, il calzone, i taralli,la pizza sfoglia, le pettole, utilizzando il saporitissimo olio extravergine prodotto con le olive locali. Ne approfittiamo per assaggiare queste prelibatezze, che proprio perchè semplici e naturali a noi sembrano ancora più buone.
Torniamo a Rodi Garganico, dove Leo e laura ci accompagnano a piedi a visitare la cittadina raccontandoci miti e leggende della città, come quella della Madonna della Libera, cui gli abitanti hanno dedicato un Santuario. Pare che al tempo i turchi fossero approdati in queste coste e avessero con loro un quadro della Madonna che poi rimase a Rodi e divenne l’icona sacra del paese, che gli dedica ogni anno una festa patronale e una processione. Le tradizioni religiose e culturali di queste zone sono molto radicate e mi accorgo di come gli abitanti del Paese siano molto uniti tra loro e amino stare all’aria aperta a chiacchierare all’ombra dei pini marittimi.
Li troviamo così nella graziosa piazzetta del Paese, colorata dai banchi della frutta. E’ piacevole passeggiare tra i pittoreschi vicoli per ammirare gli antichi camini dalle forme più stravaganti, dove un tempo si riunivano le famiglie rodiensi. Il quartiere fronte mare è il più suggestivo del Paese, con i suoi angoli fioriti, le piazzette che danno sul mare e le mura ricoperte da rigogliose piante di capperi. Ancora una volta ci godiamo la magia del tramonto di Rodi, che ci ha regalato un weekend di esperienze autentiche, a stretto contatto con la natura incontaminata del Gargano e il calore della gente del Sud.
post scritto dalla Tata collaboratrice Cristina Pasin
Manuela
Siete riusciti a trarre il meglio dalla Puglia! come al solito foto incantevoli!
miprendoemiportovia
grazie tutto merito di Cristina Pasin 🙂