La special guest di questo mercoledì è Cristina Pasin vincitrice di Autunno a Siena, ve lo ricordate? Abbiamo incontrato Cristina all’Hotel Borgo Grondaie durante il nostro viaggio fra Amiata e Casentino lo scorso ponte dei Santi. Conoscerla è stata un vero piacere anche se incontrare le persone dal vivo dopo che le si è conosciute on line dapprima fa uno strano effetto. Ringraziamo ancora l’Hotel Borgo Grondaie per la bella occasione di vita e a voi auguriamo buona lettura!
Questo viaggio è partito nel momento in cui mi è tornata alla mente l’ultima volta in cui ho visitato Siena, da ragazzina. Mi avevano impressionato i colori caldi degli edifici, che contrastano con il verde delle colline circostanti e si sposano perfettamente con quelli vivaci della sua cucina. Così, ripensando ai suoi colori, ho partecipato al contest e sono partita per un altro tuffo in questa incantevole città.
Siena è un luogo che si svela poco a poco, quando lasci la macchina in uno dei parcheggi fuori le mura e ti incammini lungo le sue vie, con la testa all’insù per ammirare gli stupendi edifici gotici color “Terra di Siena” del centro storico. Ma è piazza del Campo che ti toglie letteralmente il fiato e rivela tutta la sua eleganza e autenticità. Sfido chiunque a provare a immaginare una struttura così armoniosa dove la piazza a forma di conchiglia, in leggera pendenza, si incastra alla perfezione con il suo edificio più importante, il Palazzo Comunale, dalla forma convessa.
Centro nevralgico della vita civile e sociale di Siena, non si può non visitare il Museo Civico al suo interno, per addentrarsi nella cultura cittadina e ammirare alcuni dei più begli affreschi dell’arte senese, come la Maestà di Simone Martini nella Sala del Mappamondo o le opere di Ambrogio Lorenzetti sul buono e cattivo governo nella Sala dei Nove. Altra tappa obbligata, nonostante la lunga attesa in fila, è la salita alla Torre del Mangia, una delle torri civiche più alte d’Italia. Perchè è dalla sua sommità che puoi ammirare i tetti degli edifici mescolarsi al verde brillante delle dolci colline senesi che circondano la città. Le fotografie si sprecano, ma l’emozione che si prova da quassù non si può immortalare. L’edificio che più colpisce l’attenzione osservando il panorama dall’alto è il Duomo, con il suo marmo bianco e nero, come i colori della bandiera cittadina. Grazie a un biglietto cumulativo che permette di risparmiare sull’ingresso (OPA Sipass all inclusive) si può visitare tutto il complesso di edifici del Duomo: il suo magnifico interno, l’affascinante Cripta con le stupende pitture del Duecento, il Battistero con il fonte battesimale in marmo e il Museo dell’opera Metropolitana che contiene gli originali delle 12 statue di filosofi e profeti scolpite da Giovanni Pisano, che ornavano la facciata della chiesa.
Ma Siena è anche un tripudio di sapori e vetrine piene di dolci e prodotti tipici come i ricciarelli, i cantucci e il vin santo, i pici con un’infinità di sughi da accopagnare, il pecorino e naturalmente i celebri vini della zona come il Chianti, il rosso di Montepulciano e il Brunello di Montalcino. Per fare un pò di shopping enogastronomico con la garanzia di acquistare prodotti di qualità a Km 0 c’è il Consorzio Agrario di Siena in via Panigiani.
La prima giornata a Siena è trascorsa in un lampo e io e Maurizio raggiungiamo l’albergo. Grazie a Miprendoemiportovia siamo ospiti per due notti dell’Hotel Borgo Grondaie. La struttura è a due passi dal centro di Siena ma al contempo immersa nel verde delle colline senesi. Ricavato da una vecchia fattoria, il complesso è elegante e molto curato, in tipico stile toscano. L’accoglienza che riceviamo è subito calorosa e finalmente conosciamo Amina, che sarà un pò la nostra guida per i due giorni successivi grazie ai suoi consigli su cosa visitare e dove andare a mangiare a Siena e dintorni. Tutto lo staff dell’hotel è davvero molto disponibile nel dispensare consigli, facendo trasparire un grande amore per la propria terra e una voglia sincera di farla conoscere agli ospiti in visita. La camera è deliziosa, ampia, curata nei minimi dettagli e dotata di ogni comfort. La colazione è servita in una sala in legno con un grande camino che crea un’atmosfera calda e accogliente. Che dire della colazione: l’ho dovuta fotografare, perchè raramente ho visto tanta abbondanza. Ogni giorno c’era una varietà di torte diverse, brioches, cereali, frutta, torte salate, toast e chi più ne ha più ne metta. Insomma, il buongiorno si vede dal mattino!
Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla visita di S. Gimignano e Volterra, due affascinanti borghi medievali a meno di un’ora di distanza da Siena, visitabili tranquillamente in una giornata. S. Gimignano è situata su un colle che si raggiunge attraverso una suggestiva strada a tornanti immersa nella campagna senese. A caratterizzare questa cittadina sono le sue possenti torri, 14 delle 72 originali, simbolo del potere delle famiglie nobili che le facevano erigere per dimostrare la propria ricchezza. Passeggiando lungo le sue vie si possono ammirare magnifici scorci sulle valli circostanti, colorate delle tinte autunnali. Piazza della cisterna è un “salotto gotico” con i suoi eleganti edifici due-trecenteschi e fa da anticamera alla piazza del Duomo, dominata dalla Collegiata, che all’interno ospita una serie di affreschi del XIV secolo. Proprio a fianco del Duomo sorge il Palazzo Comunale, che ospita la Pinacoteca, visitabile con una guida (il costo è incluso nel biglietto) per ripercorrere la vicende e gli scontri tra guelfi e ghibellini che caratterizzarono la storia di S. Gimignano. Al termine della visita si può anche salire sulla Torre Grossa per ammirare la città dall’alto. Una sosta per assaggiare bruschette e taglieri di salumi e affettati toscani accompagnati dal vino locale, la Vernaccia di S. Gimignano, è d’obbligo. Io consiglio l’Enoteca Gustavo.
Se S. Gimignano è elegante e accogliente con le sue vie animate, la vicina Volterra colpisce per la sua atmosfera gotica e un pò “spettrale”. Complice il tempo un pò uggioso ci addentriamo tra le sue vie solitarie respirando un’atmosfera tipicamente medievale. Raggiungiamo Piazza dei Priori, dove entriamo nell’austero palazzo omonimo, sede del municipio, per ammirare la Sala del Consiglio e immaginarci com’era la vita civile del tempo. La città è di origine etrusca e si possono ammirare stupendi reperti ben conservati presso il Museo etrusco Guarnacci, anche se l’attrazione più famosa e interessante di Volterra è la lavorazione e produzione dell’alabastro. Osservare un artigiano realizzare un’opera in una delle tante botteghe sotterranee del centro è un’esperienza davvero affascinante.
Rientriamo a Siena dove passiamo la serata assieme ad Amina, Elisa e Luca all’osteria Nonna Gina, dove ci immergiamo nei colori e sapori toscani: fettuccine ai funghi porcini e al ragù di chianina, cinghiale in umido, per concludere immancabilmente con cantucci e vin santo mentre Amina ci svela i segreti del palio di Siena, una manifestazione dalla grande tradizione storica, così amata dai senesi. Siamo rapiti dai suoi racconti e ancora una volta mi rendo conto di come stare in compagnia delle persone del posto sia il modo migliore per conoscere una città in tutte le sue sfumature.
Che dire, grazie a Miprendoemiportovia e all’Hotel Borgo Grondaie per avermi regalato la possibilità di rivivere emozioni e suggestioni del passato e di scoprirne di nuove grazie alla vostra compagnia.
Amisaba
Che dire? un bellissimo racconto Cristina. Complimenti; hai ben focalizzato la peculiarità di ciascun luogo. Nonostante io abbia visto questi posti molteplici volte mi piace rivederli attraverso gli occhi, il racconto di altri. Saluta Maurizio e… lo sai, no? vi aspetto per il Palio 🙂
miprendoemiportovia
sarebbe davvero bello essere a Siena per il palio 🙂