Visitare Porto: ecco tutti i consigli
Vivace, colorata, a tratti nostalgica, Porto è la destinazione perfetta per conoscere quella parte di Portogallo che celebra la tradizione, strizzando l’occhio alla contemporaneità. Non potevo scegliere destinazione migliore per il mio primo viaggio alla scoperta di questo Paese, che proprio dalla città prese il nome.
La seconda città portoghese per abitanti si visita bene in un weekend, magari con qualche giorno in più a disposizione si riescono ad organizzare anche escursioni nei suoi dintorni. Io ho macinato chilometri a piedi, perché amo camminare, e credo sia il miglior modo per godersi l’atmosfera del luogo. L’unico mezzo di trasporto che ho preso è stata la metro E che collega l’aeroporto di Porto Francisco Sa Carneiro al quartiere di Trinidad, un punto strategico per raggiungere altre zone del centro. Per mezz’ora circa di tragitto, trovo che il costo sia abbordabile, 2.85€ a tratta.
Ai confini dell’ Europa, affacciata sull’ Oceano Atlantico, questi sono i miei suggerimenti su come lasciarti trasportare dall’autentica atmosfera della capital do norte.
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Camminando per la città, cosa vedere a Porto
Se stai pianificando il tuo city-break a Porto, sono sicura che non vedi l’ora di guardare da vicino tutte quelle mattonelline decorate. É sorprendente la quantità di azulejos che ricoprono la superficie di tantissimi edifici e che hanno reso celebri in tutto il mondo case e stazioni.
Quella che mi ha colpito di più è senz’altro la stazione ferroviaria di São Bento. Dal fuori potrebbe sembrare un palazzo signorile come tanti altri, ma una volta entrati dentro è come saltare indietro nel tempo. Più di 20.000 piastrelle fanno da scenografia al passaggio dei viaggiatori e agli occhi dei turisti, raccontando la storia del Portogallo nelle tonalità del blu, su fondo bianco. Un’opera enorme la cui realizzazione è durata ben undici anni, che si configura come un vero e proprio trionfo dell’arte degli azulejos.
Le chiese non sono da meno quando di parla degli azulejos. La Cattedrale del Sé, situata nel quartiere alto della città chiamato Batalha, e la Igreja Dos Carmelitas, a pochi passi dalla libreria forse più famosa della nazione, sono due meravigliosi esempi di edifici dalle facciate decorate con le rinomate mattonelle.
Se ami leggere non puoi perderti la visita presso la Livraria Lello. É annoverata tra le librerie più belle del mondo, ed è una delle più antiche del Portogallo. Spicca immediatamente rispetto ai palazzi circostanti. La sua facciata è un mix tra liberty e neogotico e al suo interno presenta dei dettagli architettonici davvero peculiari. Ci sono delle sezioni dedicate a poeti portoghesi come Fernando Pessoa, e io ho avuto la fortuna di trovare una parte dedicata al Piccolo Principe. Antoine de Saint-Exupéry era francese, ma il suo braccialetto regalatogli dalla moglie, che venne incontrato nel mar Mediterraneo nel 1998, è esposto proprio qui, insieme a delle rare edizioni del capolavoro, e di altre opere capostipiti della letteratura.
Purtroppo, questa si è convertita in una delle attrazioni più frequentate, quindi è molto probabile che incontrerai una grande fila per entrare, e che dovrai aspettare il momento in cui ognuno scatti la foto sulla scalinata, per poter salire al piano superiore. Gli ingressi sono contingentati secondo l’orario e la prenotazione va fatta online. Molto affollata e un po’ cara a mio parere, ma effettivamente una delle librerie più belle che abbia mai visto.
Se hai voglia di bere qualcosa dirigiti verso il quartiere della Ribeira, il cuore del centro storico a ridosso del fiume, dove si ammirano alcuni degli scorci più pittoreschi della città. Non è un caso che l’UNESCO abbia dichiarato questo quartiere Patrimonio dell’Umanità. Sin dai tempi dei Romani le sponde del Duero sono state le protagoniste delle vicende cittadine ed il passar dei secoli, dal Medioevo ad oggi, non ha alterato la bellezza dei vicoletti acciottolati che corrono sulla collina e ridiscendono a riva. Se camminare in queste viuzze è proprio piacevole, l’esperienza si fa ancor più interessante attraversando l’imponente Ponte de Dom Luís I, la cui parte superiore ha una chiaro richiamo all’architettura del ferro di fine 1800. Infatti venne terminato da un allievo di Eiffel e attualmente collega la Ribeira con Vila Nova De Gaia, un comune del distretto di Porto, centro della produzione e del commercio del famoso omonimo vino.
Una volta che hai percorso le due sponde del corso d’acqua, ti consiglio comprare il biglietto per una corsa sulla teleferica. Il panorama che si aprirà sotto i tuoi occhi all’ora del tramonto ti lascerà a bocca aperta. La stazione più vicina del Teleférico de Gaia si trova proprio sul lungofiume della località che fronteggia il famoso quartiere, ed in pochi minuti si arriva al punto più alto della collina che sovrasta il paesaggio. Scatta qualche foto al ponte illuminato e goditi lo spettacolo dal Jardim do Morro. Le opzioni adesso saranno due: riprendere la funivia per tornare al punto di partenza o avventurarti a piedi e scovare angolini nascosti.
Un’altra alternativa è quella di una crociera sul fiume. Ci sono diverse compagnie che le organizzano e puoi chiedere informazioni direttamente ai chioschetti presenti sulla passeggiata o prenotare online, così avrai l’occasione di passare i sei ponti e vederne la foce.
Un’attività da programmare, approfittandone per riposare un po’ le gambe, è un giro a bordo di uno degli antichi tram che fino agli anni ’70 hanno costituito un ruolo fondamentale nel comparto dei mezzi di trasporto. Nel Museo Do Carro Eléctrico ci sono delle repliche di tram di diverse epoche, e il suo biglietto permette di circolare su tram, autobus, e metro, durante le successive quattro ore. Sono molteplici i percorsi del centro storico da scoprire come un cittadino d’altri tempi, e gli orari sono affissi ad ogni fermata.
Dammi retta, anche se non fossi nel mood di fare shopping, una volta lasciato il tram, soffermati ad osservare i negozi: alcuni sembrano proprio degli eleganti musei. I miei preferiti sono stati MUD, dove si vendono borse e complementi in sughero e pelle, e biciclette in legno, e Fernandes, Mattes & Ca. Lda., dove comprare qualche souvenir.
L’idea migliore per passare una delle tue serate dopo l’aperitivo è assistere ad uno show di Fado. Un’oretta passata in compagnia della musica tradizionale portoghese, caratterizzata da note struggenti. Se ti interessa controlla gli eventi della Casa Da Guitarra, un ambiente intimo, per poche spettatori.
Un bicchiere di Porto e crocchette di baccalà, por favor
Il vino di Porto e la gastronomia locale sono mondi tutti da scoprire. I segreti della storia e della produzione di questo vino dolce si apprendono con piacere partecipando ad una delle visite guidate che le cantine organizzano in occasione delle degustazioni. Se hai tempo ti consiglio di fare un vero e proprio tour tra le cantine, in modo da confrontare etichette differenti. Io ho scelto di visitarne soltanto una, La Cantina Ferreira, e devo dire che sono rimasta molto soddisfatta. La spiegazione l’ho ascoltata in spagnolo, perché non c’erano più posti per quella in italiano, quindi, mi raccomando, eventualmente prenota con un certo anticipo.
Un bicchiere di questo vino così peculiare va accompagnato con qualcosa da spilluzzicare, per esempio con delle deliziose crocchette di baccalà e formaggio filante. Una sosta golosa a la Casa Portuguesa Do Pastel de Bacalhau è la pausa giusta per ricaricarsi e allietare le papille gustative. Per quanto sia un negozio votato al turismo, qui si preparano queste prelibatezze a vista in un ambiente che sembra riportarti indietro di qualche secolo, tra libri e concerti di voce e organo elettronico. Una vera propria esperienza multisensoriale.
Molto vicino si trova il The Fantastic World of The Portuguese Sardine: un circo, perché è così che è stato progettato, dove le protagoniste sono le scatolette di sardine, dai colori più disparati. Qui sono queste scatolette che ricoprono le pareti, come fossero una versione degli azulejos adattata al mondo della cucina. Penso sia il posto più instagrammabile della città ed è molto interessante notare come il design delle confezioni sia evoluto rispetto alle prime produzioni.
Al di là del contesto, baccalà e sardine rappresentano due dei piatti fra i più iconici del territorio e ne vengono proposte molte versioni nei ristoranti. Io mi sono lanciata il baccalà fritto con salsa di mare, ma mi è risultato un po’ stucchevole sul finale. Altri piatti da provare sono la francesinha, un panino ripieno di carne o prosciutto parecchio consistente, fatto con pane in cassetta tostato ricoperto di formaggio fuso e uovo fritto. Se vuoi optare per uno street food meno impegnativo, prova il lanche, un panino ripieno di formaggio e salumi, a volte preparato nella versione alla pizza.
Non tornare a casa prima di aver mangiato i favolosi pastel de nata di Manteigaria, in Rua Dos Clérigos 37. Sono quelli più buoni che abbia assaggiato durante il mio soggiorno e ti addolciscono qualsiasi momento della giornata con la loro cremosità. Ringrazio ancora la ragazza che mi ha sentito parlare al telefono e mi ha dato questa dritta!
Info utili
La struttura ricettiva che avevo scelto è situato nella zona del Teatro Rivoli, e posso affermare che è stato comodo spostarsi da lì. Ma quando andare a Porto? Io sono partita a fine febbraio, e pur avendo trovato temperature miti, ha piovuto parecchio. Il periodo migliore per partire è la primavera o l’inizio dell’autunno, in modo da evitare il caldo torrido dell’estate, e approfittarne per fare escursioni nei suoi dintorni. Ecco alcune idee: una giornata di relax nelle spiagge di Matosinhos e di Leça da Palmeira, un trekking nella Valle Del Duero, una scappata alle cittadine di Guimarães e Braga, a circa un’ora di distanza in auto.
La città è talmente vibrante che non ho dubbi che in qualsiasi momento la visiterai, il suo romanticismo decadente ti conquisterà.
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