Il viaggio è un’avventura che arricchisce la vita, anche solo per qualche istante. Nella mia modesta esperienza, non è consueto affrontare due giorni di viaggio in blog tour e sentirsi rilassati, come a casa. Attraversare luoghi non noti e trasformarli immediatamente in ambienti piacevoli e famigliari. Grazie all’ATL di Novara e alla sua impeccabile organizzazione, supportata da Global Toutist, giovedì e venerdì è stato possibile assaporare un angolo di Italia poco noto con armonia e piacere.
Se io fossi in te che stai leggendo, mi chiederei: ma perché dovrei visitare Novara?
Visitare Novara, ecco i miei perché:
- Perché è una città veramente accogliente, le persone prima di tutto! Ho incrociato tanti novaresi: tutti affabili, ben disposti verso “lo straniero” sebbene moderati nella interazione, lavoratori appassionati ma non incalliti, aperti all’altro, pronti a onorare il viaggiatore senza invaderlo, generosi (non vi dico con quanti kg di riso ho dovuto viaggiare al ritorno!).
- Perché il centro storico di Novara è raccolto, elegante, ricco di possibilità artistiche e culturali senza essere eccessivamente impegnativo o rocambolesco. E’ una città a misura di famiglia o perfetta per un week end di fuga da casa propria. Ovunque mi spostassi ho percepito il clima disteso di una città che possiede una sua identità elegante e che conserva la forza della sua storia, senza ostentare né snaturarsi. E’ stato veramente piacevole passeggiare per le vie del centro, bazzicare nella piazza della Repubblica e visitare Duomo e Battistero, per poi passare all’ala civile adiacente e ammirare la sala dell’Argo e il Broletto.
- Perché la sua cupola posta affianco della Basilica di S.Gaudenzio sbuca dappertutto e supervisiona tutti gli spostamenti dei pedoni sottostanti, come una brava guardiana. Arrampicarsi in alto e ammirare il paesaggio dall’alto, o le Alpi nei giorni di cielo terso, dà una sensazione di apertura e libertà che vale la pena sperimentare.
- Perché è perfetta per chi ama immergersi nel territorio durante il giorno e rifugiarsi in un’oasi di pace e natura alla sera. A pochi chilometri dal centro cittadino, si trovano inaspettatamente diversi alloggi immersi nel verde e nella bellezza della campagna come appunto quello di Lumellogno, La Torre dei Canonici. In mezzo al nulla, io proprio non mi sarei aspettata di incappare in una struttura ricettiva così ben curata, raffinata, e armoniosa. Un antico casale con giardino interno protetto da una torre esterna che vanta stanze spaziose e lussuose in stile classico, una piccola spa e una colazione casereccia invidiabile. Un traduzione perfetta del concetto di benessere tout court!
- Perché gli amanti della tradizione, non solo storica, ma anche culinaria possono trovare ampia soddisfazione per i loro palati! Sono diverse le realtà produttive a conduzione famigliare che con passione si occupano della coltivazione e produzione di cibi dop di qualità (gorgonzola, riso, salame, vini), poi egregiamente trasformati nelle cucine delle locande e dei ristoranti, fedeli alle ricette contadine dei padri. Locali dove gustare una cucina molto ricca in ambienti ancora una volta eleganti e piacevoli all’occhio e non solo al gusto.
- Perché in mezzora di strada, dalle pianeggianti risaie si possono raggiungere i territori pedecollinari e collinari che offrono la visita alle cantine vinicole e degustazioni in loco ma anche piacevoli scampagnate nel verde o possibilità di nordic walking. Camminare dal paese di Prato Sesia verso la caldera del super vulcano, studiare i movimenti tellurici che hanno indotto l’attuale conformazione del suolo, raggiungere il fiume Sesia che nasce dal Monte Rosa e fermarsi a prendere la tintarella o semplicemente a farsi cullare dallo scroscio delle sue acque prima di ripartire può essere un’alternativa gradevole e salutare per tutti, in coppia, in famiglie, da soli o con amici.
- Perché nel novarese ci sono vari tandem: mentre conosci il funzionamento di una riseria che produce riso carnaroli o artemide puoi ammirare i suoi locali aristocratici e millenari, affrescati e ricchi di storia. Mentre ti fermi per un momento di meditazione religiosa presso l’Abbazia fortificata di San Nazzaro puoi immergerti in un esempio perfettamente conservato di architettura del 400 e scoprire che questa Abbazia ha dei chiostri meravigliosi e funge anche da foresteria per i pellegrini. Mentre ti addentri nella cantina Rovellotti a Ghemme per conoscere gli step di produzione dei vini locali e degustarli, hai la possibilità di incontrare il famoso Castello-Recetto piemontese. Solo in questa regione infatti esistono questi piccoli borghi fortificati in cui ogni famiglia aveva un sistema di difesa nelle mure domestiche.
- Insomma, in pochi chilometri e con poco sforzo ogni componente del gruppo o della famiglia può trovare gratificazione nel territorio del novarese: l’amante della natura semplice, il cultore di storia e di arte, la buona forchetta, l’estimatore del benessere senza troppo lusso.
Ora tocca a te, vai a Novara e aiutaci a completare questa lista, io ho scritto otto perché tu mi aiuti ad arrivare a dieci?
Fabionodariphoto.com
Non ho mai pensato a Novara come a una città accogliente.. Ma in questo articolo hai dato un punto di vista diverso… Brava..
Elisa e Luca
grazie Fabio lo diremo a Chiara!