Oggi vogliamo parlarvi di un luogo lontano. È un luogo incontaminato dove la natura e il deserto si incontrano, dove le dune di sabbia, invece, si scontrano con le acque gelide dell’Oceano Atlantico e questo luogo si chiama Namibia. La Namibia è una grande pezzo di cuore dell’Africa, i popoli che ci vivono sono come un mosaico composto da molteplici etnie diverse, che riescono a sprigionare una rara magia.
Oggi come Special Guest del Mercoledì vi presentiamo Barbara che con il suo bellissimo racconto ci porterà con lei nel suo Viaggio in Namibia. Per lei questo luogo è stata una scoperta e chissà magari lo sarà anche per qualcuno di voi in futuro, quindi viaggiatori fatevi trasportare con la mente all’interno di questo viaggio.
Appena siamo usciti con l’auto a noleggio dal minuscolo aeroporto di Windhoek, capitale namibiana, ancora incerti sul lato della carreggiata da scegliere, intravediamo tra i cespugli a bordo strada dei bassi e tozzi animali simili a cinghiali. “Sono tre facoceri che corrono!”, urlo ai componenti rassegnati della mia famiglia.
Quello sconcerto, quell’emozione scatenata dall’aver incrociato creature così straordinarie, in Namibia non ti abbandona mai. Ogni incontro è unico, sorprendente al punto da non poterlo descrivere a parole, eppure al tempo stesso diventa normale già dal primo giorno di arrivo in questa magnifica terra.
Le prime grida appena vediamo gli elefanti e le giraffe che bevono nelle pozze di acqua al tramonto, scimmie che attraversano la strada sospettose ma allo stesso tempo incuriosite da noi turisti. Grida appena intravediamo un elegante ghepardo mentre insegue ad alta velocità la sua preda. Questi momenti lasciano ben presto il posto ad un tuffo al cuore, silenzioso, a sguardi attenti, ma già protesi verso la successiva novità.
Quando abbiamo sostato nel primo lodge della vacanza, l’ambiente intorno è cambiato in maniera netta. Attorno a noi c’era solo sabbia rossa ed animali meravigliosi. Accanto ad un albero ornato da gonfi nidi di uccelli tessitori spuntano due zebre, un gruppo di gnu con la loro tipica andatura sgraziata ed alcuni orici. Due minuti dopo, lo sguardo segue con naturalezza e curiosità questi abitanti del Kalahari alla ricerca di nuove sfide.
Il suricato si mimetizza con i colori caldi del deserto, ma i suoi balzi rapidi permettono di individuarlo immediatamente: corre, annusa il terreno, si alza in piedi scrutando l’orizzonte, ascolta ogni rumore e poi riprende il suo lavoro, senza tregua. Osservarlo libero nella natura è un privilegio; riuscire ad accarezzarlo furtivamente mentre è impegnato nella sua instancabile ricerca di cibo, è la realizzazione di un sogno.
Ci veniva spesso da sorridere mentre macinavamo chilometri solitari. Durante il nostro Viaggio in Namibia abbiamo capito che ciò che inseguiamo veramente nel nostro peregrinare è proprio il contatto con la natura e non la frenesia metropolitana. Questo ci riempiva il cuore di gratitudine verso il mondo.
Non mi scorderò mai gli occhi dolci dei “cheetah”, il loro miagolio da piccoli felini e la loro ingordigia nel divorare l’agognato pasto. Purtroppo i primi ghepardi che scorgiamo sono in cattività ed indossano due pettorine colorate per poterli distinguere. Ad un certo punto ci corrono incontro, avvicinandosi e non sappiamo resistere alla tentazione di coccolarli come fossero innocui gattini. Sono due cuccioli di quattro mesi, fratello e sorella, salvati da morte certa grazie all’intervento di una coppia tedesca di Keetmanshoop.
Abbiamo fatto tappa al Cheetah Conservation Fund di Otjiwarongo. Abbiamo scoperto molte curiosità su questi mammiferi dall’aspetto docile. Sono animali velocissimi solo sulle brevi distanze e sono nomadi che si spostano spesso.
I ghepardi si distinguono dagli altri felini grazie alle caratteristiche delle strisce nere sul muso, che ricordano i segni lasciati dalle lacrime.
A Cape Cross facciamo invece la conoscenza di una miriade di otarie del Capo. Per noi era la prima volta a così stretto contatto con tanti leoni marini e, ripensandoci oggi, quell’odore persistente ci ricorda quello dei pinguini di Boulders Beach, sulla penisola di Cape Town.
Gli animali avvistati ed avvicinati durante questo splendido Viaggio in Namibia sono stati moltissimi. Un ultimo consiglio che voglio darvi è quello di noleggiare un 4×4 durante il vostro viaggio. La maggior parte delle strade sono sterrate e a volte anche in condizioni pessime. Le forature sono frequenti: prima di partire, verificate quindi lo stato della ruota di scorta, degli attrezzi per sostituirla e di essere in grado di farlo in autonomia.
Gli animali avvistati durante questo Viaggio in Namibia sono stati moltissimi. Ora siamo curiosi di sapere quali sono o saranno i vostri preferiti e quali ricorderete con particolare nostalgia.
Se avete bisogno di altre informazioni per organizzare un viaggio in Namibia, vi consigliamo di andare a leggere questo articolo.
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Barbara, belle le tue, in effetti la Namibia ti permette di incontrare specie di animali di ogni tipo. Anche noi nel nostro viaggio in Namibia siamo rimasti affascinati dalla quantità di animali ed in particolare dei colori rossastri di Sossusvlei che è una delle più belle mete al mondo per i fotografi. Se vi fa piacere potete approfondire il nostro diario di viaggio in Namibia con splendide foto, qua: https://www.quellichesonocuriosi.it/diario-di-viaggio-in-namibia/
grazie ragazzi