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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

Ritorna il consueto appuntamento del mercoledì, oggi la nostra special guest Elena ci porta a Honolulu.

Se cercate su google Hawaii si aprirà un mondo e potrete leggere di tutto e di più , io vorrei condividere con voi le emozioni più grandi che questa isola ci ha dato!! Uso il plurale perché l’ho visitata insieme a un compagno di viaggio che è diventato il 2 luglio 2011 mio marito!!
Sì è vero, viaggio di nozze….scontato!! Neanche i protagosti di love boat forse avrebbero scelto una meta così romantica e decandata in tutti i viaggii di nozze!. In effetti ho accettato di andare  “per farlo felice”, io all’inizio avrei preferito che ne so, sostare di più negli states oppure scegliere un’isola caraibica!!! Con il senno di poi ho fatto veramente bene a seguire la sua passione per il mito magnum P.I!!

Noi abbiamo visitato due delle isole dell’arcipelago di Hawaii nel cuore del Pacifico, la prima è stata Hahu dove siamo stati tre giorni.

Siamo partiti da las Vegas, a Hahu isola dal nome impronunciabile siamo stati accolti dalle famossime corone di fiori hawaiani all’ Honolulu airport ….ovviamente un vento da strappare i capelli. Da Hahu dopo 3 notti siamo volati a  Maui con volo di circa 25/30 minuti. Avendo a disposizione una settimana la scelta delle due isole è stata obbligata.
Le isole sono praticamente attaccate, ma l’unico modo per raggiungerle è l’aereo , il mare è veramente imbizzarrito , impossibile raggiungerla con altri mezzi…(o almeno così mi hanno detto…io per evitare un aereo sarei andata in barchetta sinceramente ..).
Fantastica sorpresa è stato volare con la Hawaiian Airlines…vettori assolutamente nuovi di pacca, video posizionati su ogni singolo sedile a due piazze! in cui passava un filmato sulla storia delle principali isole…non c’è stata una turbolenza che sia stata una..servita da splendide giovani  fanciulle con la divisa fiorata e coloratissima, capelli raccolti e fiore di loto pinzato a lato del volto…sempre sorridenti , infondevano estrema serenità e affidabilità (parlo ovviamente per quelle come me che non amano viaggiare in aereo ma che ovviamente stringono i denti per poter visitare luoghi e posti lontani.)


Viaggiando dall’aeroporto a Waikiki beach dove ci aspettava il nostro hotel resto subito sorpresa dal forte contrasto che si presenta davanti a noi.!!
Siamo nella civilissima America, da un lato  siamo accerchiati da grattaceli , tangenziali , macchinoni, mentre dall’altro la costa dell’oceano pacifico , ….azzurrissima, con tonalità verdì  onde altissime e surfisti ovunque!
Non so cosa mi aspettavo ma il contrasto è forte e vi dirò mi piace tantissimo.
Abbiamo soggiornato all’Outrigger Waikiki on the beach Hotel!!, hotel a 4 stelle non lussuoso ma ovviamente accerchiati da ogni comfort e soprattutto al 25° piano con vista mozzafiato sulle acque cristalline dell’oceano…abbiamo
anche un piccolo balconcino dal quale ci siamo scolati una bottiglia di champagne gentilmente offerta dall’hotel agli sposini hi hi…bellissimo..al tramonto poi.. mi viene da piangere ripensandoci, anche per una come me poco romantica!


Il quartiere di Waikiki merita, ovviamente è il più affollato, tutto si concentra nella via principale, ristorante in mezzo a palmeti, negozi dove imperano le più grandi firme e piccoli negozietti di souvenir…si lo ammetto estremamente commerciale, insomma in pieno U.S,A. Style, ma se avete voglia di un mare da favola  di rifarvi gli occhi ammirando il popolo di surfisti che invadono le spiagge (ops non si può dire ero in viaggio di nozze) ma anche di un po’ di movida e shopping ecc…bé qui ve ne caverete la voglia.

Abbiamo anche noleggiato l’automobile per visitare l’isola, dirigendoci verso nord e fermandoci nelle varie spiagge grazie alle indicazioni della Lonely Planet.
In particolare siamo andati in visita a Hanauma Bay, una riserva naturale nella parte sud-orientale dell’isola, in cui è possibile fare snorkeling e vedere una immensa varietà di pesci.
Ovviamente prima di scendere all’interno della riserva gli americani ci hanno letteralmente “obbligati” a visionare preventivamente un video in cui mostravano le bellezze dei fondali marini che ci aspettavano ma soprattutto si trattativa di una sorta di educational per ammonire tutti i visitatori a comportarsi adeguatamente e a rispettare il territorio e soprattutto i fondali insomma una sorta di guida al comportamento del “villano” che si approccia per la prima volta alla riserva.


Non so se siete amanti del surf (personalmente noi non lo eravamo) ma un pomeriggio siamo rimasti incantati al bordo della spiaggia (credo fossimo a Sunday beach) a guardare questi giovanissimi ma non solo, inforcare la tavola e come se volassero planare su onde alte fino a quasi 5 metri..wow!
spettacolare…ovviamente molti di questi ragazzi erano attesi sulla piaggia dal loro fedelissimo cane che non si attentata a tuffarsi in acqua ma amava come noi ammirare lo stagliarsi delle onde sulla riva!
L’unica nota dolente è che forse non è così opportuno fare il bagno in tutte le spiagge che si incontrano , la corrente è sempre molto forte, in effetti osservavamo tutti in acqua (soprattutto tanti giapponesi) muniti di tavoletta da surf alla quale ancorarsi per un semplice bagnetto, per non farsi travolgere dalla corrente!!

Una sera ci siamo anche addentrati per chinatown, ce n’è una in ogni città americana o meglio forse del mondo, ovviamente piena di shop e bancarelle in cui i cinesi vendono “di ogni”, ma la cosa bellissima è stato imbatterci in un saggio di “hula” la tipica danza hawaiana! Abbiamo ipotizzato fosse il saggio di fine corso di una scuola…bellissimo, prima si sono esibite le bambine poi le donne adulte…veramente uno spettacolo , gli unici turisti imbucati eravamo noi!


La nostra ultima mattina l’abbiamo dedicata a Pearl Harbor, (molti forse avranno visto il film) in cui abbiamo potuto visitare la US Arizona e il memoriale dedicato agli avvenimenti che portano gli americani a partecipare alla seconda guerra mondiale! Il Monumento si trova proprio nel punto in cui nel 7 dicembre 1941 la corazzata venne colpita da una imboscata giapponese..forse alcuni ricorderanno la storia drammatica. La corazzata affondò in pochi minuti e con lei morirono non solo i soldati ma donne e bambini.
E’ stato veramente interessante ed estremamente commovente. Da sotto il monumento si può intravedere la “carcassa” della nave affondata mai rimossa a imperitura memoria.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

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