
Il viaggio a Siviglia che mi ha fatto innamorare: il profumo d’arance, la brezza che ti regala un brivido la mattina presto, il tramonto con i suoi colori caldi e unici. Siviglia, una città gioiello nel mondo.
Buongiorno viaggiatori! Nuovo mercoledì, nuovo special guest! Oggi sul blog ospitiamo Ilaria Malizia che ci porta con sé nel suo splendido viaggio a Siviglia. Prima però conosciamola meglio 😊
Ciao! Mi chiamo Ilaria, graphic designer per professione, viaggiatrice per passione. La sensazione che ho la sera prima di ogni viaggio è il motore della mia curiosità, ciò che mi da ossigeno e che mi rende felice. Ho viaggiato tanto per l’Europa (ma ancora poco per il mondo…per questo non vedo l’ora di scoprirlo!). Grazie ai miei viaggi ho scoperto quello che è il mio primo amore: la Spagna. Non c’è angolo di questa magnifica terra che io non chiami CASA.
Viaggio a Siviglia: forti emozioni alle prime luci del sole
L’atmosfera tipica spagnola che si respira la riconosci subito: è quella della “giornata tutta traslata di qualche ora in avanti”. Uscire per iniziare a visitare la città in mattinata e trovarla ancora dormiente, silenziosa, avendo così la possibilità di godere di una passeggiata al fresco per una città quasi deserta. Affrontare la canicola del caldo sivigliano, quella ricerca di un po’ d’ombra sotto le foglie di un arancio, che sprigiona tutto il suo profumo. E poi la vita che scorre nelle vene delle sue genti, piene di movimento e gioia, fino a tarda notte, pronte a sorseggiare una copita de vino de Naranja. La prima si sorseggia con gusto, ma la seconda, sorseggiata con altrettanto piacere, permette di ballare la Sevillana come un vero autoctono!
Viaggio a Siviglia: luoghi da vedere ed esperienze da fare
Ecco 6 luoghi must (e anche un po’ nascosti) da non perdere quando farete un viaggio a Siviglia
Real Alcázar
Iniziamo con il posto che mi ha rubato il cuore: il Real Alcázar. Palazzo reale in stile mudejar, è un chiaro esempio di come la cultura moresca abbia lasciato influenze insistenti in questa magnifica regione spagnola. I suoi giardini ti lasciano a bocca aperta. Ciò che ti toglie il fiato è il Salon de Embajadores, con tutte le sfumature dorate e le incisioni arabe che ti riportano alla mente gli antichi palazzi de “Le Mille e una Notte”. Da qui si accede al meraviglioso Patio de las Doncellas, uno degli angoli più affascinanti del palazzo, chicca in stile arabeggiante, tempestato di coloratissime ceramiche. Non andate via di qui senza aver cercato i Baños de Doña María de Padilla. Questo luogo vi regalerà una sensazione di fresco nelle giornate molto calde e vi riporterà alla mente gli scenari di “Games of Thrones”.
Per scoprire a pieno tutti i segreti che si celano all’interno di questo luogo ricco di fascino, ti consiglio di dare un’occhiata a questa visita guidata in italiano che ti porterà passo dopo passo alla scoperta del Palazzo Reale più antico d’Europa!
Casa Morales
Lasciato l’Alcazar, consiglio una sosta a Casa Morales. Si tratta di un tapas bar dove potersi rigenerare con una copa de vino de Naranjas, ottenuto grazie alla macerazione delle bucce d’arancia provenienti da Malaga e Huelva. In questo bar, caratterizzato da imponenti orci in cui veniva conservato il vino, è possibile intrattenersi per uno spuntino a base di solomillo al whisky, piatto tipico sivigliano, oppure per una più semplice tortilla de patatas.
Barrio Santa Cruz
Altra esperienza d’obbligo consiste nel perdersi tra il dedalo di viuzze del Barrio Santa Cruz. Stradine strette, cariche di storia e di leggende, piene di vita e di persone felici di condividere una risata contagiosa. Le sue case bianche e giallo ocra, colorate così per non attirare il caldo afoso estivo, si estendono per questo intreccio importante dello strato urbano di Siviglia. Qui è possibile incontrare turisti curiosi o gente capace di godersi la vita e apprezzare le piccole gioie nascoste negli angoli del quartiere. In particolar modo, consiglio un passaggio nella minuscola Plaza de Santa Marta, luogo nascosto e spesso privo della folla che caratterizza il centro della città. In questa piazzetta è facile scovare qualche coppia di innamorati sivigliani o qualche turista un po’ più attento alle perle celate della città.
La Carboneria
Restando nella zona del Barrio Santa Cruz, assolutamente da non perdere è un passaggio serale alla Carboneria. In questo circolo letterario potrete assistere ogni sera a spettacoli di Flamenco spontanei e soprattutto carichi di emozioni. Sorseggiando una copa de sangria e stuzzicando qualche tapa, è possibile prendere posto sui grandi tavoli in legno, che richiamano lo spirito delle feste d’estate. Un piccolo trucco: cercate la pedana di legno al piano terra su cui balleranno i bailaores e attorno a cui si posizioneranno il cantaor e il tocaor. Il tal modo apprezerete a pieno questa esperienza reale di cultura spagnola, ad oggi considerato Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco.
Se ami la Penisola Iberica non perderti il nostro articolo sulle 15 curiosità sulla Spagna che forse non conosci!
Barrio Triana
Essendo il Flamenco l’anima dell’Andalusia, suggerisco un passaggio per Triana, il quartiere della città dove è nata questa splendida arte. Per molti anni è stato considerato quasi una “Siviglia sbagliata”, lo spazio della città dedicato ai gitani, alla povertà e all’atmosfera popolare che si respirava. Curioso l’aneddoto per cui questo lato della città fu collegato in maniera stabile al centro di Siviglia solo nel 1852 con il Puente de Isabel II. Nei secoli precedenti esisteva solamente un ponte composto da una passerella di legno sul fiume Guadalquivir, il Puente de Barcas, costruita nel 1171 dagli Almohadi.
Calle Castilla, 16
La tappa must del Barrio Triana è al numero 16 di Calle Castilla, poco lontano dal Castillo di San Jeorge. È in case come queste che è nato il Flamenco. Noi italiani le chiameremmo “Case di corte”. Si tratta di spazi comuni dove le persone hanno potuto esprimere attraverso la musica e il canto i propri sentimenti d’amore, di felicità, ma anche di sofferenza e di povertà. Il Corral De Vecinos – Casa de las Flores che potrete ammirare qui, è un cortile che si sviluppa in lunghezza, nascosto dai rumori della strada e pieno di piante e fiori. Questo luogo raccolto e intimo solo un occhio attento lo sa scovare. Le sue pareti sono cosparse di ceramiche decorate (ad oggi esistono ancora diversi laboratori dove viene tramandata quest’arte) con colori accesi su cui spesso è possibile intravedere il simbolo per eccellenza di Siviglia: “NO8DO”.
Ma da dove arriva questo termine?
La parola è legata ad una leggenda storica secondo cui, il re Alfonso X il Saggio, caduto in disgrazia e cacciato da Madrid dal popolo e dal suo stesso figlio Sancho, cercò rifugio nella città di Siviglia, che fu pronta ad accoglierlo. Il NO8DO è testimonianza di quel legame di fedeltà, infatti lo troviamo scritto ovunque per la città con un 8 tra le due sillabe. È un gioco di parole spagnolo, letteralmente “NO-MADEJA-DO” (NO-MATASSA-DO – l’8 al suo interno è come se rappresentasse una matassa di filo), ovvero con accento andaluso “NO ME HA DEJADO” = “non mi ha lasciato”. Dettaglio curioso, ma se prestate attenzione durante le vostre passeggiate, potrete trovarlo su tombini, lampioni e in qualsiasi altro luogo inaspettato.
Placa de Espana
Ecco il posto che racchiude in sé la vera essenza andalusa: Piazza di Spagna. Costruita nel 1929 per l’Esposizione Ibero-Americana, questo luogo oggi profuma di stupore, di turismo, di magnificenza, ma soprattutto è il posto dove ho potuto davvero provare quel sentimento che gli spagnoli chiamano Duende. Passeggiando tra i ponti della città, alzando lo sguardo verso le sue torri che ti invitano ad entrare nel loro “abbraccio”, scattando qualche foto tra i vari angoli decorati con ceramiche, dedicati a tutte le 48 province spagnole, si arriva al centro della piazza. Molto spesso, vi ritroverete ad assistere ad uno spettacolo di Flamenco improvvisato da qualche artista di strada.
L’emozione da non perdere per nessun motivo durante un viaggio a Siviglia: Il Flamenco dal vivo
È proprio qui che si percepisce la vera anima dell’Andalusia: attraverso le note malinconiche di un particolare palo del flamenco, sentendo i tacchi della bailaora battere forte sulla piattaforma in legno a ritmo di musica, mentre il cantaor ti avvolge con la sua voce. Ti entra dentro e coinvolge tutti i sensi. Ti guardi attorno, in una spazio cosi maestoso, ed è lì che senti una forte emozione carica di intensità, nascere direttamente dal tuo cuore. L’unico modo per esprimerla è tramite una lacrima di commozione che scende solcando le guance. È in quel momento che prendi coscienza di tutta l’intensità e la bellezza che Siviglia è in grado di regalarti!
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Alessandro
Articolo interessante: son stato l’anno scorso a Siviglia e confermo che la sua fama è del tutto meritata. Plaza de Espana, che ho visto al tramonto, molto carina; lo stesso dicasi per il Real Alcazar.
Ilaria
Ciao Alessandro, grazie!!!
Sono contenta che il mio articolo ti abbia fatto rivivere le emozioni provate.
Ilaria