
Viaggiare con un neonato, si può!
Ve lo ricordate questo post qui? Parlava di un’Elisa decisamente impaurita al solo pensiero di diventare mamma, rifletteva sul così fan tutti e sulla difficoltà di coniugare l’essere una donna con propri gusti, passioni ed interessi con l’esperienza della maternità.
Poi, mamma lo sono diventata davvero e ho passato tutta la gravidanza a preoccuparmi di come sarebbe stata dopo. Con un bimbo. Ma le paure non riguardavano “sarò una brava mamma?, ce la farò a calmarlo, allattarlo, vestirlo?” no, su quello ero tranquilla. Quello che mi preoccupava davvero, era come avrei fatto a tenere insieme l’Elisa viaggiatrice di prima con la mamma che sarei diventata e soprattutto con un piccolo esserino che magari di viaggiare non ne aveva tanta voglia.
Ho iniziato a leggere forum su forum, a “googolare” disperatamente “viaggiare con un neonato“, “dove andare con un neonato”, “viaggiare con un bambino di pochi mesi”.
Spesso ciò che leggevo non era molto rassicurante, si parlava di ritmi, di bagagliai pieni zeppi di roba per ogni occorrenza e di mete molto simili a villaggi turistici, almeno per i primi mesi, addirittura primi anni di vita del bambino.
Io leggevo, immagazzinavo e speravo di farcela in un modo diverso.
Ed ora a poco più di un mese dal parto vi racconto come è andata.
Viaggiare con un neonato, un modo diverso è possibile
In un mese e mezzo (di vita) Sebastiano è stato una settimana in Costa Azzurra, un weekend in agriturismo in Umbria e tre giorni a Cesenatico. E speriamo di non fermarci qui.
Quando siamo partiti da Reggio Emilia per Nizza aveva appena compiuto quattordici giorni. Nel bagagliaio dell’auto in più rispetto ai nostri soliti bagagli c’era una piccola valigina con qualche cambio. Niente passeggini o carrozzine per scelta. Il modo più semplice di viaggiare è stato utilizzare la fascia porta bebè. Ce lo siamo sempre “indossati” e con noi ha visitato il Museo Chagall, è arrivato in piccole baie raggiungibili da centinaia di scalini, ha visitato piccoli paesini abbarbicati. Si scendeva dalla macchina, due giri di fascia intorno al corpo (solitamente di Luca visto che il mio taglio cesareo non si era chiuso ancora del tutto) e via. Per fasciatoio il baule della macchina e se aveva fame, poi, ci si fermava da qualche parte per allattarlo al seno.
Il ricordo più bello? La cena a lume di candela in spiaggia nei pressi di Mentone con manina in una cesta che dormiva beatamente (gentilmente offertaci dal proprietario del ristorante).
Certo ci sono stati anche momenti impegnativi. Ad esempio la notte non è che proprio si dormiva dieci ore come prima e quindi la mattina uscire dal nostro appartamento nizzardo richiedeva un bel po’ di tempo. Oppure, chiaramente, abbiamo cercato di evitare le ore più calde. Cercato appunto. Ma abbiamo girato e visitato quanto ci interessava sempre e comunque.
Senza paure o paranoie. E senza ricorrere ad un villaggio in cui rinchiudersi.
Donne che amate viaggiare, che vi entusiasmate con uno zaino in spalla e una cartina piena di posti da scoprire, questo post è per voi. E’ per dirvi di non farvi intimorire, di non lasciarvi convincere che i bambini hanno bisogno di mille accorgimenti e mille oggetti. I vostri bimbi, futuri o attuali, hanno solo bisogno di voi e del loro papà. E del vostro amore. Abbiate fiducia in loro. Loro vi seguiranno in capo al mondo (anche perchè da neonati non possono fare altro).
Io non ci credevo, ma adesso lo so.
Valuita
RT @miportovia: #Viaggiare con un #neonato, si può! la nostra esperienza https://t.co/ZUvzPlQaiV #inviaggioconmanina
Cristina
Ciao! Non posso che condividere ed essere felice di questo… Io ho sempre amato viaggiare e non ho rinunciato a farlo quando è nato il mio bambino. E’ un viaggio nuovo, a volte con imprevisti, a volte pieno di emozioni. Dopo cinque anni e molti viaggi anche intercontinentali, posso dire che un bambino impara a crescere e a responsabilizzarsi nella curiosità di un mondo da scoprire. Ancora oggi qualcuno mi dice “ma sei matta ad andare via con un bambino così piccolo”?…sarai matto tu che ti privi di questa gioia!
SimonFalvo
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Milly
Grande Elisa!! Sapevo che saresti stata un’ottima mamma globetrotter!!! Sprizzi gioia ed entusiasmo da tutti i pori e non posso che fare il tifo per te!!! continua così!!! 😀
viachesiva
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viachesiva
@miportovia mi sono venuti i brividi! Siete dei grandi. Veramente.
pecoraverde
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Darilami
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pecoraverde
Complimenti davvero. Siete proprio due genitori #fuoridalgregge 🙂 @miportovia
SilviaCartotto
@viachesiva @miportovia lo sapevo che ce l’avreste fatta! Complimenti 🙂 e felice x voi!
SilviaCartotto
“@miportovia: #Viaggiare con un #neonato, si può! la nostra esperienza https://t.co/hs0t33EtqO #inviaggioconmanina” bellissimo
ernestdematteis
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samanta
Certo le paure sono tante: molte hanno paura del parto in se, io che non ce l’avevo alla fine ho dovuto fare il cesareo. Però che bello che sei riuscita a organizzarti alla grande con il tuo bimbo… Ma quanto è nato? La mia piccola il 31 luglio, da quel che scrivi, anche il tuo avrà all’incirca la stessa età.
samanta
vediamo se sono fortunata… volevo complimentarmi per come ti sein organizzata in così poco tempo. Da quel che ho capito il piccolo ha l’età di mia figlia. Quindi ti capisco… eccome!
miportovia
> ma grazie! che dolce< @viachesiva @miportovia mi sono venuti i brividi! Siete dei grandi. Veramente
blog100days
Un articolo pieno d’amore e di semplicità. Se amate viaggiare (e magari non avete ancora figli) non potete… https://t.co/Z1mTHOoNKu
niguli
in 4 mesi: monte terminillo, parco nazionale d’Abruzzo, isola d’Elba. 🙂
miprendoemiportovia
grande! e come è andata?
ViaggiaredaSoli
E questo lo dedicherei a tutte le mamme blogger che la menano! miprendoemiportovia https://t.co/5pr3hP8SHz
miportovia
dedicato a tutte le #mamme #viaggiatrici https://t.co/jU2Wj8fap6
milena
Ciao a tutte, vivo in Puglia, ho una bimba di quasi 2 mesi e sto pensando a dove andare in vacanza. Mi suggerite i criteri in base ai quali scegliere la meta. Grazie
Elisa e Luca
Ciao Milena! che bello trovare il tuo commento, certo che la domanda è molto difficile perché, secondo noi, dipende soprattutto da che tipo di vacanza cerchi tu e da cosa hai bisogno. Mi spiego meglio, noi siamo andati con Manina che aveva due settimane in Costa Azzurra a tre/quattro ore di macchina da casa. Elisa aveva appena partorito ed era bloccata con la schiena ma la voglia di andare ha vinto su tutto. Ci portavamo Manina in fascia, lo allattavamo al seno e lo cambiavamo nel baule della macchina. Perché noi stiamo bene così. Ma siamo consapevoli che non a tutti piace viaggiare come facciamo noi.
Quindi prima domanda da farti: 1. che cosa cerchi in questa vacanza? Relax? allora ti consigliamo di andare in un luogo che ti permetta di rilassarti, montagna o mare dipende sempre da te.
Lo allatti naturalmente? altrimenti hai bisogno di un luogo che ti fornisca alcune cose fondamentali come lo scalda biberon. Dorme da solo o con te? Se la risposta è la prima parte della domanda allora dovrai trovare una struttura con lettino perché non ti consiglio di portarti tutto in macchina impazziresti.
In macchina la tua piccola dorme? Se sì puoi permetterti un viaggetto più lungo se non allora meglio non eccedere oltre le 2/3 ore di macchina e prevedere comunque delle soste. Se vuoi a due mesi puà anche prendere l’aereo ma di nuovo dipende anche da te e come ti senti a volare, se vuoi poi abbiamo scritto un post dettagliato su cosa fare nel primo viaggio in aereo.
Ecco qui qualche spunto per comunicare a pensare al dove, rispondici così continuiamo!
Grazie
Milena
Grazie per la risposta. I miei dubbi riguardano soprattutto se prendere o no l’aereo. Ho letto vari pareri di specialisti sull’argomento, che, se non sconsigliano la cosa, nella quasi totalità citano la parola “inevitabile”: se è “inevitabile” prendere l’aereo, allora è meglio, al decollo e all’atterraggio, allattarla. Quell'”inevitabile” mi fa pensare che sarebbe meglio, per ora (qualcuno dice fino ai tre mesi altri fino a cinque), rimanere con i piedi per terra, anche perchè non so se proprio nei momenti del decollo e dell’atterraggio la mia bimba vorrebbe mangiare. Voi che dite?
Elisa e Luca
Ciao Milena noi non siamo dottori e non abbiamo la verità in mano, possiamo solo dirti quello che abbiamo fatto noi e che deriva dalla nostra esperienza. Manina ha preso l’aereo la prima volta a quattro mesi e mezzo per Barcellona. Poi a otto per Valencia e a dieci per Taranto. Ogni volta lo attacco al seno (non esattamente mentre sta decollando ma un attimo prima) e lui succhia sempre volentieri. L’ultima volta mi ero portata anche il succhiotto. Noi non abbiamo mai avuto problemi in questo senso, se però non te la senti aspetta che cresca un po’ 🙂
elisam
Ciao Elisa e Luca,
da poco sono diventata mamma, la mia bimba ha compiuto due mesi, e mi ritrovo in tutto ciò che avete scritto. Paura di conciliare i viaggi zaino in spalla fatti in coppia, con le nuove necessità della piccola.
Io e il mio compagno stiamo pensando ad un viaggio per gennaio, quando la piccola avrà 4 mesi. In gennaio però, per trovare un pò di calduccio, è necessario allontanarsi parecchio, minimo 4 ore di aereo fino alle 11 ore. Diciamo che questo è il nostro dilemma: battezzare subito la piccola con un viaggio a lungo raggio? chi lo sa!
Da quanto leggo, nonostante siate due (3) viaggiatori incalliti, i primi viaggi li avete fatti in macchina o verso mete con poche ore di volo. Questo mi fa pensare che anche due esperti come voi, hanno preferito approcciarsi ad un nuovo tipo di viaggio, quello con bebè a bordo, partendo da mete più vicine per poi ampliare il raggio.
Insomma, qualche suggerimento sulle destinazioni lontane nei primi mesi di vita?
grazie 🙂
Elisa e Luca
Ciao Elisa e benvenuta! Come scriviamo sempre l’importante è che i genitori siano tranquilli, se voi siete tranquilli molto probabilmente lo sarà anche vostro figlio. A dire il vero quando Manina aveva pochi mesi viaggiare in aereo era più semplice. Noi l’anno scorso a Dicembre quando lui aveva quattro mesi siamo stati a Barcellona e il clima era veramente affrontabile. Anche Valencia potrebbe essere una buona scelta secondo noi oppure le Canarie dove troveresti un ottimo clima. Da piccolini dormono facilmente in aereo e l’importante è farli succhiare nel decollo e nell’atterraggio per aiutarli con le orecchie. Secondo noi tre o quattro ore di volo sono affrontabili. Con Manina di dodici mesi abbiamo affrontato undici ore di volo, all’andata è stato faticoso siccome stava imparando a camminare e voleva andare ovunque mentre al ritorno ci hanno dato la cullina (se ne ha diritto fino a otto mesi) e ha dormito quasi tutto il tempo. Quindi come vedi è molto variabile. Facci sapere cosa avete deciso!
La Cri - Ominouovo
Mi ero persa questo post.
Utilissimo ed è proprio così. Lo sto sperimentando ora che ho due Poldini: niente passeggini. Fascia per una, zainetto per l’altro e via, di parte! niente paranoie.
(Abbiamo in mente di andare a Oslo, vi chiederò consigli!)
francesca de moro
noi andiamo sempre ai mercatini di natale e quest’anno trascorreremo un bel soggiorno in Austria con il nostro bebè!
Elisa e Luca
Ottimo quanti anni ha il vostro bimbo?
Giuli
Manca poco al parto e molte cose ancora sembrano insormontabili, quindi grazie davvero per questo post. 🙂
katharina
molto interessante
Sara
Le tue parole mi hanno fatto piangere!!! N9n sai che paura che avevo e che ho ancora!!! Io sono una viaggiatrice, on the road, con il mio furgone. Ho passato gli ultimi 2 anni all’estero,nei Paesi Scandinavi e 4 mesi fà ho scoperto di essere incinta!!! Mo salta quindi il lavoro e ritorno in Italia, sperando di avere qualche aiuto. Già l’idea di essere in Italia è non all’estero è crisi xme! Non poter lavorare… altra crisi! Poi si affaccia l’idea di non poter più viaggiare…. almeno i primi anni… altra super crisi!!! Leggere il tuo articolo mi ha ridato qualche speranza🩵 Grazie🙏
Elisa e Luca
Cara Sara prima di tutto ti abbraccio fortissimo! Copisco perfettamente come ti senti perché ci sono passata ed ora con quel bimbo che ha 9 anni al mio fianco posso affermare con sicurezza che tutto quello che ci raccontano nella nostra cultura non è vero. O almeno non è vero se tu non vuoi che sia cosi. Trova il tuo modo di essere madre e viaggiatrice allo stesso modo. I bimbi si adattano, i bimbi hanno solo bisogno della vicinanza della mamma e questo è un grande vantaggio perché puoi portartelo/a dove vuoi. Non lasciarti ingabbiare. L’unico consiglio che mi sento di darti è non rinunciare se non ti senti di farlo perché se no su questo bimbo peserà un fardello immaginario per dei preconcetti che abbiamo solo nella nostra testa. Mettiti alla prova, non ascoltare i consigli sensati se la pancia ti dice che non è così. Sei una viaggiatrice, inizia a camminare con la sua mano nella tua. Goditela vedrai che bello che sarà 🙂 viva la vida