Abbiamo conosciuto Sonia grazie a twitter durante il suo viaggio a Verona, Trieste e Lubiana. Siamo rimasti colpiti da una foto che ha postato sulle case di Muggia e da lì è nata la proposta di raccontare a tutti voi il suo viaggio inaspettato come special guest del mercoledì. Sonia ha accettato entusiasta, per noi è stato proprio bello venire a contatto col suo entusiasmo che traspare tutto anche nella foto ricordo del suo viaggio!
Ci sono casi in cui gli eventi non programmati si rivelano i più emozionanti. Una breve vacanza di intenso respiro è quella appena trascorsa tra alcune meraviglie del nostro (e non solo) territorio.
L’idea di integrare il viaggio triestino, anticipandolo di due giorni, con la visita della bella Verona, è nata grazie ad un nuovo e prezioso follower su Twitter, l’Agriturismo Altobello situato a borgo Quinzano, distante pochi minuti dalla città, pur mantenendo il sapore rustico e la sensazione del viver in collina. Chiamo subito, una stanza fortunatamente è libera. Si parte!
Scoprire Verona
La nobil Verona si manifesta nella sua luce aggraziata. Parcheggiata la macchina in Piazza Arsenale, l’itinerario pedonale comincia dall’attraversamento del ponte scaligero di Castelvecchio (bello sedersi su una panchina lungo l’Adige ad ammirarlo) per raggiungere il cuore cittadino. L’Arena che da lì a qualche ora avrebbe ospitato il concerto serale, Piazza delle Erbe con i suoi affreschi rinascimentali e un cuore popolare che pulsa attraverso i banchetti della frutta fresca in bicchiere e i locali per sorseggiare un aperitivo anche in piedi (l’ultimo ad angolo non obbliga alla seduta), Piazza dei Signori con il monumento a Dante, Piazza Bra, il Duomo e l’itinerario shakespeariano.
Le luci della sera trasmettono emozioni di una città incantata nel percorrere le vie principali e soprattutto, cosa che preferisco in assoluto, quelle secondarie fino a raggiungere Piazza Pietra con i suoi locali caratteristici e rilassanti lungo l’Adige.
L’indomani soleggiato ispira una bella gita a Peschiera del Garda, a mezz’ora di macchina, per girovagare il piccolo e grazioso centro, bere un caffè e passeggiare lungo le splendide rive del lago. Nel pomeriggio rientro veronese verso il Santuario Madonna di Lourdes da cui si gode il panorama della città e a scendere all’ex Arsenale per camminare nell’acqua ai giardini Sandro Pertini.
Un saluto a Verona e al Veneto. Buona notte, buona notte! Lasciarti è dolore così dolce che direi buona notte fino a giorno.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte (Claudio Magris). Muggia è un angolo veneziano fra Trieste e l’Istria. Domina il porto un castello di edificazione trecentesca. Il centro storico è un districarsi di calle che ospitano case colorate.
Nella splendida cornice di Porto San Rocco, all’interno della marina, l’Hotel San Rocco (camera opzionata per 3 notti tramite un convenientissimo voucher) dà il benvenuto. La vista è di quelle che mozzano il fiato. La sera cenare in terrazza presso l’ottimo e adiacente ristorante (a volte bisogna percorrere km per trovare quello soddisfacente!) è qualcosa di impareggiabile. Per chiudere con gusto, un salto alla gelateria “Meravigliosa” in centro a Muggia. I collegamenti con Trieste sono garantiti dal bus (linea 20) preso la prima sera al rientro o la motonave “Il delfino” usufruita in andata la stessa sera e il giorno dopo a/r (partenza dal molo Garibaldi di Muggia a 400 m dall’albergo).
Scoprire Trieste
Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore. Così introduceva Saba la sua città. La motonave ti lascia in posizione ottimale. Di fronte la zona della Caneva che adoro. Piazza Unità d’Italia rappresenta il cuore di Trieste e mi lascia fin da subito la più forte impronta visiva. Palazzo comunale, palazzo Stratti che ospita lo storico Caffè degli Specchi, palazzo del Governo, palazzo del Lloyd Triestino. Subito a est Piazza della Borsa. Ancora in ordine sparso Corso Italia, Via Roma e Via Rossini lungo il canal Grande e Piazza del Ponterosso. Visitate la Chiesa Ortodossa. Questi erano giorni di celebrazione per gli ortodossi. Fili d’erba erano cosparsi nella chiesa per riti dedicati alla salute, famiglia. Poi a salire fino alla Sinagoga.
Al numero 16 di Via XX Settembre nasce Ettore Schmitz. Italo Svevo insieme a Saba e a Joyce sono così parte del patrimonio culturale di Trieste che targhe, itinerari e libri a tema invitano a seguirne le tracce.
Piazza Unità d’Italia – Trieste
Acquistati due dolci triestini, pinza e putizza da portare a casa come gustoso “souvenir”, si pensa al giorno successivo che sarà interamente dedicato a Lubiana, capitale della Slovenia.
Scoprire Lubiana
Vignetta appiccicata al parabrezza (bollino autostradale costo 15 € valevole una settimana) e in meno di un’ora si raggiunge Lubiana (ah la benzina costa pochissimo!), adagiata sul piccolo fiume Ljubljanica. Parcheggio a pagamento presso un autosilo del centro e a seguire un veloce passaggio al centro informazioni turistiche.
Da lì lo sguardo verso case con colori tenui e tetto a punta che risentono molto dell’influenza austriaca. Il drago è immortalato nello stemma della città. L’atmosfera è romanticamente magica. Difficile trasmetterla a parole. Va vissuta. Come tutto il resto.
Salire al Castello lungo vie alberate e visitarlo all’interno per scoprire anche foto di nostri soldati.
Scendendo nuovamente in centro, pranzo locale con zuppa di funghi in un recipiente di pane. Ma lasciate uno spazietto (anche più che uno spazietto!) per un dolce nella particolarissima pasticceria Lolita.
Dieci minuti di camminata e si arriva a Metelkova, centro culturale alternativo di Lubiana. Lo spirito creativo ti accoglie attraverso i colori accesi dei murales. Giovani si raccolgono qui anche la sera per concerti, esibizioni con la partecipazione di artisti di tutto il mondo.
Sulla strada del ritorno, sosta al Castello di Predjama, vicino alle grotte di Postumia, reso misterioso e affascinante da gocce di pioggia che iniziano a cadere.
Quante emozioni in questa giornata slovena.
Il giorno successivo è l’ultimo. Nel viaggio di rientro non manca tuttavia una tappa mozzafiato al Castello di Miramare e qualche km più in giù all’imponente Castello di Duino con visita interna, bunker compreso.
Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.
Sonia
diariviaggio
RT @miportovia: #Verona, Trieste, Lubiana un #viaggio inateso https://t.co/KPdLg19fSr @SoniaCasaro #specialguestmercoledì
Manuela
Che meraviglia!!! Queste immagini hanno colpito anche me! Io mi perdo nel vostro blog!!!! 😀
miprendoemiportovia
ma dai che carina, grazie di questo bellissimo commento 🙂