Avevo un conto in sospeso con Venezia.
Sempre vista di corsa, in una giornata al massimo che poi diventavano poche ore, o intruppata in gita scolastica. Ho apprezzato tantissimo le mostre a Palazzo Grassi oggetto della gita, ma la città – devo essere sincera – non mi ha mai lasciato granché.
Ma sentivo che per farmi un’opinione definitiva avevo bisogno di viverla da sola, con i miei tempi e nessuna imposizione. Così, subito dopo le vacanze di Natale, sono partita approfittando di alcune buone offerte per il treno.
L’obiettivo principale era visitare una mostra a tema jap (e devo dire che ne è valsa assolutamente la pena, una mostra davvero interessante, in un palazzo che non avevo mai sentito nominare ma che mi ha stupita per la sua ricchezza), ma naturalmente ho colto l’occasione per visitare le attrazioni classiche di Venezia, quelle che bisogna aver visto almeno una volta.
Così mi sono lasciata abbagliare dai riflessi dorati dei mosaici di San Marco, ho osservato la piazza dalla terrazza della basilica e mi sono persa con estremo piacere tra gli innumerevoli vicoli tra Rialto e la stazione. Ma soprattutto, sono andata a visitare il Palazzo Ducale, simbolo della repubblica che ha dominato i mari per secoli.
Mi sono presentata all’ingresso di prima mattina, appena aperti i cancelli, e già nel passare sotto gli archi del porticato senti la meraviglia che ti conquista: inizi a notare i dettagli delle sculture esterne che non avevi mai davvero guardato e i particolari del porticato.
Il cortile è quasi severo, ma questo tratto svanisce del tutto non appena ci si sale al primo piano, dove si trova l’appartamento del Doge, un tripudio di stucchi, ori e oggetti preziosi che si susseguono l’un l’altro. La sala che colpisce di più chi ha un debole per i viaggi è senza dubbio la Sala dello Scudo, dove è esposto lo stemma dell’ultimo doge della Repubblica veneziana, ma dove si trovano soprattutto grandi mappamondi e le pareti sono coperte da immense carte geografiche che riecheggiano la gran fama di esploratori dei veneziani.
Superate le stanze istituzionali, ovvero i luoghi di ritrovo delle massime cariche repubblicane, si lascia il mondo dorato della politica per entrare, attraverso il ponte dei Sospiri, nell’edificio delle Carceri (Prigioni Nuove). È questa la parte di Palazzo Ducale che mi ha colpita di più, forse perché marca un contrasto davvero netto tra “miseria e nobiltà” – quasi introdotto dalla differenza tra l’esterno elegante del ponte e l’interno molto spartano – e perché porta ancora i segni veri degli sfortunati che furono rinchiusi qui.
Sulle pareti rimangono infatti incisioni e disegni dei prigionieri che trascorsero qui il loro periodo di prigionia: certo non è possibile immaginare come vivessero davvero, ma l’ampiezza delle celle e lo spessore delle porte ne danno comunque un’idea. A vedere le prigioni ora, senza prigionieri, né urla, né nessun elemento umano, emerge l’ordine e l’organizzazione con cui veniva gestito l’intero edificio: ogni cella è numerata e porta l’indicazione dei prigionieri che vi potevano essere rinchiusi. Ancora una volta, una dissonanza tra ordine costituito e umanità.
Ho cambiato idea su Venezia? Sì, decisamente.
È una città intensa, con una storia senza uguali e con un patrimonio immenso da scoprire. Infatti sto già pensando di tornarci il prossimo inverno: Venezia merita molto di più di due giorni.
Venezia cosa vedere in un giorno – Info pratiche
L’ingresso intero a Palazzo Ducale costa 17,00€, a cui si devono aggiungere 5,00€ di audioguida. Personalmente l’ho presa, ma mi sono poi resa conto che ripete in sostanza quanto riportato nei pannelli esplicativi già presenti nelle sale. Solo in alcuni casi aggiunge dettagli sugli affreschi principali, quindi – a meno che non vi interessi particolarmente questo argomento – consiglio di farne a meno.
All’interno del Palazzo è possibile fotografare senza flash.
Per l’intera visita calcolate circa 3 ore di tempo: da fuori non sembra, ma gli spazi sono davvero ampi.
Portale Venezia
Bell’articolo! Effettivamente Venezia è difficile da vedere in un giorno, ma se si ha già un’idea di cosa fare e si sa dove andare, ne vale comunque la pena! E il palazzo ducale è meraviglioso e pieno di storia!