
Lo special guest di questo mercoledì è Pietro, non ha ancora diciott’anni ma le idee chiare sì: vuole diventare giornalista. Abbiamo chiesto a Giorgia, che lo conosce bene di descrivercelo: “Pietro Paulo è un figo. Secondo sua madre un cazzaro. Confezionato a San Paolo del Brasile, ne ha conservato il colore e il sorriso. Questo è Pietro per me”
E questo è il suo primo pezzo, un pezzo sulle sue vacanze a Procida, diamogli il benvenuto e buona lettura!
Vacanze a Procida
Molti conoscono Procida come una delle poche isolette vicino alle più note Ischia e Capri. Pensano che non sia niente di più e niente di meno.
Invece no.
A Procida scordatevi spiagge lussuose, locali cool, e vips lì in vacanza.
Procida offre altro.
Come ad esempio un piccolo centro citta che s’affaccia sul porto, spesso in movimento con pescherecci e traghetti in moto sin dal mattino.
Ma per noi turisti non c’è tempo per i pescherecci o per il porto noi vogliamo la spiaggia!
Ed ecco che i più mattinieri, cominciano ad occupare piccoli fazzoletti di spiaggia che costeggiano una magnifica acqua cristallina, illuminata da un sole appena sorto. Altri invece, come me e la mia famiglia, arrivano quando il sole è già alto in cielo, dopo aver consumato un’abbondante colazione con vista sulla costa.
Essendo Procida un’isola lo spazio per fare il bagno lo trovi praticamente ovunque appena ti avvicini alla costa, ma ci sono spazi e spazi.
Le vere e proprie spiagge di Procida si contano sulle dita di una mano, tra le più famose che ricordo e consiglio Chiaia, Chiaolella e Spiaggia del Postino.
I più intraprendenti ed amanti del silenzio, possono godersi la tranquillità delle molteplici insenature rocciose che costeggiano l’isola di Procida e sfociano sul mare aperto.
Dopo una lunga giornata in spiaggia, tra un bagno e l’altro, il tramonto appare timidamente all’orizzonte, e la città sembra quasi rallentare in modo leggero e rilassato, come se si stesse preparando ad accogliere la sera.
Di sera il centro di Procida s’illumina. Non troppo però. Forse per lasciare ammirare a turisti ed indigeni le numerose stelle che dominano i cieli estivi procidani.
Cosa visitare a Procida
A chi non s’accontenta di un mare caraibico e di una spiaggia luccicante, consiglio una passeggiata a Terra Murata.
Se il porto e le spiagge ti fanno capire Procida, allora Terra Murata ti fa capire i procidani.
Sono convinto che se un turista tornasse lì, 30 anni dopo il suo ultimo viaggio a Procida, rimarrebbe stupefatto ritrovandola identica a 30 anni prima.
Terra Murata è rimasta sempre la stessa, nonostante la tecnologia ed il nuovo che avanza.
Incarna a pieno lo stile procidano: semplice, onesto, nostalgico e genuino.
Perché Procida non cambia per nessuno, ma qualcuno cambia con lei.
Sì, perché nonostante la bellezza “vintage” dell’isola, qualche rinnovamento e qualche restauro occorre.
E l’elezione del nuovo sindaco sembra aver portato ottimismo ed una linfa nuova in chiave “restauro procedano“. Tutto questo però, ovviamente con rispetto, senza intaccare lo stile unico dell’isola.
“Perché Procida non cambia per nessuno ma qualcuno con lei“: questa frase sembra scritta apposta per grandi personaggi che a Procida hanno lasciato il cuore.
Alphonse de Lamartine, dopo il viaggio in quest’isola scrisse un libro, “Graziella”, ambientato proprio lì, nell’isola italiana che lo fece innamorare. Il libro ebbe talmente tanto successo che ancora oggi, una grande quantità di turisti francesi raggiunge l’isola per toccare con mano ciò che il libro gli ha fatto vivere.
Anche il grande Massimo Troisi s’innamorò a suo tempo di Procida, dopo aver recitato nel film “Il Postino” utilizzando come sfondo i suoi paesaggi.
Elsa Morante in “L’isola di Arturo”, uno dei suoi romanzi più famosi, disse addirittura questo di Procida: “Ah, non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua”.
La cosa che più mi ha fatto riflettere e sorridere? Nell’isola, secondo la mitologia greca, nata dagli scontri epici tra dei e titani, si trova così tanta pace, tranquillità e relax come da nessun altra parte.
Natascia
L’Isola di Arturo è il mio libro preferito… spero di poter visitare un giorno questa splendida isola.