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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

Valpolicella: così famosa, perché? L’origine del suo nome è piuttosto eloquente: deriva probabilmente dal latino “val polis cellae”, ovvero “valle dalle tante cantine”. Ogni riferimento storico a questa zona parla di un territorio ricco e fertile, che si estende nella zona pedemontana della provincia di Verona.

Non è un caso dunque che i suoi vini siano conosciuti a livello internazionale e quasi tutto il mondo dell’enologia si raduni qui per importanti eventi. In queste vallate si assaporano storia e tradizione, si percepiscono i risultati di un duro lavoro e una sapiente connessione con la natura. 

Dov’è la Valpolicella? 

La città di Verona è il punto d’incontro di tante vallate ricoperte da boschi e vigneti, e dove sin dall’antichità sono sorti piccoli borghi. Con il buon clima e la buona terra, ci sono tutti i presupposti per creare dei vini pazzeschi! 

Contrariamente a quanto molti pensano, l’area di produzione vitivinicola della Valpolicella è molto estesa, circa 30 mila ettari. Copre 19 comuni e si divide in tre zone tra il lago di Garda, Verona e i monti Lessini: la zona Classica, a ovest, con i comuni di Sant’Ambrogio, San Pietro In Cariano, Fumane, Marano e Negrar. La zona della Valpantena. e la zona DOC più a est con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane.

I vini della Valpolicella 

Sono corvina e rondinella le principali varietà di uve che danno origine ai vini rossi della Valpolicella: classico, ripasso, amarone, recioto. È un crescendo di profumi e sapori, ognuno con le proprie caratteristiche. Ma per apprezzarli appieno e conoscerne la storia non può mancare una degustazione in cantina, dove ogni vignaiolo racconta con passione caratteristiche, storia e aneddoti della propria produzione.

Partiamo dal Valpolicella DOC Classico: il più fresco, quello con cui iniziare un aperitivo o una pasto leggero. La base da cui è poi nato tutto. Citato anche dagli antichi, ora può essere prodotto solo nei cinque comuni originari e storici della valle a ovest di Verona.

E il Ripasso perché si chiama così? I vignaioli sapevano bene come sfruttare tutte le uve! Pensate che per dare una nuova vita al vino classico o superiore (che rischiava di inacidirsi), lo ripassavano nelle vinacce del recioto e successivamente dell’Amarone. In realtà si tratta sempre di un Valpolicella classico o superiore, macerato con vinacce fermentate di uve appassite

E la dolcezza del Recioto? Un vino DOCG, rosso, passito della Valpolicella. Il più dolce, da servire leggermente fresco e abbinare a dessert di ogni tipo. Diventa così dolce perché la fermentazione è più breve rispetto all’amarone: in questo modo non ha il tempo di trasformarsi in alcol, e trattiene tutti gli zuccheri.

Se dico Valpolicella, tu dici…. Amarone

L’amarone è il re dei vini, quello che, quando te lo concedi, te lo assapori proprio con lentezza e attenzione. Ne parlano tutti con entusiasmo, e confermiamo: è un vino incredibile. Ha un invecchiamento molto lungo, e si può conservare anche per molti anni. Si può accompagnare a carni importanti oppure lo si può scegliere come vino da meditazione, da gustare un sorso alla volta. Chi lo ha inventato? A volte le eccellenze nascono per caso: un vignaiolo dimenticò di aprire una botte di recioto: lo assaggiò e scoprì che non era più dolce, ma neanche amaro,.. ma era buono, e lo chiamò amarone. Si produce dunque da un Valpolicella che viene fatto fermentare su vinacce di Amarone o Recioto. Nei numerosi ristoranti della zona troverete anche ottimi piatti in tema: il risotto all’amarone va assolutamente assaggiato, e anche prelibatezze come i tortelli con brasato all’amarone e riduzione di amarone sono una vera poesia.

Quante cantine in valle!

L’avrete capito, di cantine ce ne sono veramente moltissime. Centinaia, ognuna con le proprie particolarità, storia e tradizione. Molto spesso gestite da famiglie con lunga esperienza e che con determinazione portano avanti tradizioni e passione per il territorio. Non potendo citarle tutte, vi segnaliamo cinque cantine che abbiamo avuto l’opportunità di conoscere ed apprezzare per diversi motivi.

Partendo stavolta da dalla zona est dove Alessandro Benini si organizzano degustazioni in vigneto, accompagnate da piatti freddi, l’ideale per le sere estive da maggio a settembre. Facendo poi un salto verso la zona classica, vicino a San Pietro in Cariano c’è la Dimora Buglioni dove potrete degustare, pranzare, cenare, riposare sotto la pergola o alloggiare tra le vigne in pianura. Se ricercate un ambiente elegantissimo, tra i tanti segnaliamo inoltre la Villa Giona, sulle pendici dell’antico borgo di Castelrotto. La Tenuta Santa Maria Valverde a Marano è invece una piccola realtà che vi farà apprezzare moltissimo la vallata e i suoi paesaggi. Infine, parte di una cantina tra le più importanti della zona, noi apprezziamo sempre Tenuta Canova, sulla strada verso Lazise verso il lago di Garda: qui oltre all’ottima cucina ci ha colpito il Wine Discovery Museum, un piccolo e interessante museo dove entrando in una stanza si “vive” l’esperienza della fermentazione entrando in un tino di legno e ascoltando suoni e profumi di questa fase di trasformazione delle uve.

Borghi da scoprire

Trascorrere del tempo in Valpolicella è sempre una buona scelta. Perdersi tra i vigneti, fare degustazioni in cantine, passeggiare tra i borghi. Si, ce ne sono tanti da est a ovest. Ecco qualche suggerimento, che sia per una degustazione, una cena o un picnic. I borghi più belli si concentrano secondo noi nella zona ovest, quella classica. La maggioranza dei turisti si ferma nelle cantine, ma noi vi consigliamo di approfittare per fare due passi nei borghi che anche se piccoli aiutano sempre a comprendere il territorio.

San Giorgio di Valpolicella 

Incantevole. Uno dei borghi più belli d’Italia. Quei luoghi dove ti emozioni a vedere un panorama aperto e un borgo delizioso. I veronesi lo chiamano San Giorgio Ingannapoltron: si trova su una collina, ma la vista inganna colui che ama restare in poltrona: sembra vicino ma di fatto ci si mette un po’ a salire lassù, per fortuna poi si viene ripagati da una vista aperta ed emozionante sul territorio. Siamo di fronte al lago di Garda, si nota benissimo la penisola di Sirmione. Qui andiamo alla scoperta della splendida pieve romanica, curiosiamo tra le viuzze e ci fermiamo a fare un bell’aperitivo al Red Zone, il bar che affaccia sulla grande piazza (che è un gigantesco balcone panoramico). Se passate di qui nelle in periodo natalizio, noterete anche piccole decorazioni e piccoli presepi tra le case del borgo.

Marano di Valpolicella 

Marano è un piccolo borgo tra colline e vigneti. Pensate che qui potete arrivare alla panoramica chiesa di Santa Maria Valverde e in due minuti di cammino visitare il Tempio di Minerva, un sito archeologico importantissimo recentemente scoperto e ben valorizzato (per le visite consultate il sito internet). Inutile dire che è un posto con un’energia veramente speciale!

Molina

Si trova sulle pendici sopra Fumane, è conosciuto in primo luogo per il suo parco delle cascate. Ma è un borgo incredibile e particolare, con la sua architettura unica, le case e i tetti in pietra. Qui troverete dei graziosi B&B e locali dove gustare prodotti tipici. Si eleva un po’ rispetto agli altri borghi, ma vi resterà nel cuore per la sua particolarità.

Idee per pianificare una visita: consigli utili 

Come muoversi? In macchina, con un tour organizzato, un evento sulla strada del vino, in bicicletta. Molte cantine offrono tour, noleggio e-bike, servizio di navetta dalla città. Per tutte le informazioni vi consigliamo di far riferimento ai siti web dei singoli produttori: chiamateli, contattateli, saranno sempre felici di accogliervi e di raccontarvi la loro storia. 

Il portale turistico Info Valpolicella e l’associazione Strada del Vino della Valpolicella sono un ottimo punto di riferimento per l’enoturismo. Qui troverete informazioni, contatti e soprattutto eventi e iniziative di ogni genere legati al vino e alla valle. 

E ricordate, quando sarete al ristorante non potete chiedere “un calice di Valpolicella“, il cameriere vi chiederà sempre di specificare la vostra preferenza: classico, superiore, ripasso? Fatevi dunque guidare al meglio nella scelta (fino al recioto!) e lasciatevi avvolgere da questa terra magnifica.

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