Tour in bici tra Ferrara e Argenta
Se cerchi un’idea per un week-end lungo all’insegna della sostenibilità, ecco un suggerimento per te.
Abbiamo trascorso 3 piacevolissimi giorni alla scoperta di Ferrara e dei suoi incantevoli dintorni visitando il territorio esclusivamente a piedi, in bicicletta e in treno. Un viaggio apparentemente ‘lento’ che ci ha permesso di gustare ogni istante del nostro soggiorno.
Dalla visita al castello estense alla pedalata nel Parco del delta del Po con sua rigogliosa natura e un rientro in battello alla Darsena di Ferrara, torniamo a casa con gli occhi colmi di meraviglia e una serenità profonda.
Sarà la presenza dell’acqua che abbiamo ritrovato in ogni dove, sarà la bellezza di questi luoghi immersi tra storia e natura, sarà il ritmo tranquillo del nostro tour, ma questo viaggio ha veramente lasciato il segno nei nostri ricordi.
Se vuoi scoprire tutti i nostri consigli su cosa fare a Ferrara e provincia, leggi l’articolo fino in fondo e segui le nostre orme.
Cosa vedere a Ferrara in bici
‘Capitale’ italiana delle biciclette, Ferrara ha una delle percentuali di ciclisti più alta d’Europa! Lo abbiamo constatato con i nostri occhi, le bici sono davvero dappertutto. I ferraresi si muovono sempre su due ruote ecologiche. Non solo la domenica, ma anche al lavoro, a scuola, e perfino per uscire la sera: un paio di tacchi a spillo ed un caschetto e via…in centro in un secondo a godersi la serata!
Qui le biciclette la fanno da padrone, anche nel traffico. E il rispetto dei ciclisti è una realtà che abbiamo potuto toccare con mano. Un connubio, quello tra città e biciclette, che affonda le sue origini nella tradizionale mobilità contadina e si presenta ai giorni nostri come espressione di uno stile di vita più a misura d’uomo.
Saliamo dunque in sella e partiamo alla scoperta del centro medievale e sulle tracce del Rinascimento.
Prima tappa: il castello estense, maestoso simbolo della città ed uno dei pochi castelli in Europa ad essere circondato dall’acqua. Con i suoi giochi di luce e riflessi, il castello di Ferrara è davvero affascinante a qualsiasi ora. Noi lo abbiamo visitato sia di giorno che di sera e le suggestioni sono state decisamente emozionanti.
Approfittando dell’iniziativa Raccontare il castello (con soli 8€ aggiuntivi al costo del biglietto) si può godere di un’appassionante visita guidata al castello estense. Un tour che accompagna il visitatore attraverso la sua storia: dalle antiche origini di fortezza medievale a residenza della Corte Ducale. Grazie alla guida si possono apprezzare tutti gli ambienti, incluse le prigioni in cui illustri signori e pure una giovane fanciulla furono rinchiusi per lungo tempo. Per arrivare poi al giardino degli aranci, una terrazza dove è facile immaginare tante allegre chiacchierate con vista sulla città.
A questo link gli orari e i prezzi per le iniziative al castello: https://www.castelloestense.it/it/informazioni/tariffe-1
Per scoprire gli eventi dei dintorni di Ferrara: https://www.visitferrara.eu/it/
Riprendiamo la bicicletta e percorriamo Corso Ercole I d’Este, considerata una delle vie più belle d’Europa. Una strada lunga, ampia ed elegante con i suoi palazzi silenziosi e gradevoli che accolgono uffici o musei come il Palazzo dei Diamanti, sede di mostre d’arte antica e moderna, che ti consigliamo di visitare sia all’interno che all’esterno per la particolarità della sua facciata.
Con la mappa di Ferrara alla mano, non perderti il giro delle mura in bici. È infatti possibile pedalare a cavallo di tutta la cinta, in un percorso circolare di circa 8 chilometri. Questi ampi spazi sono un autentico polmone verde che dona respiro ai cittadini e turisti in tutte le stagioni. Un luogo ideale per fare jogging, un pic-nic o semplicemente chiacchierare su una panchina, in perfetto spirito ferrarese.
Dove mangiare a Ferrara
Che dire della tradizione culinaria in Emilia? Una delle più forti e gustose d’Italia!
Per fare un salto nei sapori della tradizione ti consigliamo l’Hostaria Savonarola, uno storico ristorante situato proprio accanto al castello estense. Immancabile il menù tipico con gli affettati, i cappellacci alla zucca con ragù (sì, questa pasta fresca ripiena simile ai tortelloni si abbina al ragù, generando un interessante contrasto di gusti dolce-salato) e la saporitissima salama da sugo. E per finire un assaggio di dolci: la tenerina e la torta di tagliatelle fatta con mandorle, amaretti e i capelli d’angelo che dicono ricordino quelli biondi di Lucrezia Borgia, signora di Ferrara.
E nella bella stagione e con la temperatura mite è davvero invitante cenare sotto i portici, ammirando il castello illuminato, lì di fronte.
Per un aperitivo e un pasto più leggero, rigorosamente con vista sul castello estense, fatti conquistare dall’affascinante e genuino bar birraria Giori, antica bottega che dal 1881 offre alimenti e ristoro. Qui si possono gustare deliziose piadine proposte con quattro impasti diversi: tradizionale, integrale, alla zucca o al vino. E come si fa a scegliere, tra impasti e ingredienti autentici? La soluzione migliore è chiedere al gestore… che suggerisce con piacere un abbinamento tanto semplice quanto gustoso.
Inoltre la scritta all’ingresso ci fa subito rivivere le origini dell’antica bottega: “Dall’entrata meridionale alla Piazza de li Pollajuol, passando sotto li fornici de lo Palazzo de li Via Legati vi è un esercizio di Birraria di tale Giori ove, tra mercanti e belle persone, potersi sedere all’ombra del Castello Estense ad ammirar tutta quella magnificenza”
Giro sul Po in barca fino alla Darsena di Ferrara
Per esplorare il territorio ferrarese fuori dalla città, prendi nota di questa esperienza unica: con la bici sul battello! Così si è infatti magnificamente conclusa la nostra giornata in bicicletta.. ma facciamo un passo indietro per raccontarvi cosa si può vedere in un’intera giornata.
Questo magnifico tour ci è stato suggerito da Visit Ferrara, che grazie all’agenzia LinkTours ci porta sugli Anelli del Po, percorsi in bicicletta appositamente studiati per scoprire arte e storia sia lungo itinerari cicloturistici che strade poco trafficate in piacevoli zone rurali. Si può scegliere ad esempio tra l’Anello del Rinascimento, l’Anello del Grande Fiume, l’Anello delle Delizie o l’Anello del Po di Volano, proprio quello che vi descriviamo qui di seguito.
Si parte dal pieno centro di Ferrara, e dopo aver percorso un tratto delle mura della città, ci si dirige verso il Grande Fiume che scorre maestoso nel suo letto. Lasciata la riva destra del Po, è possibile godersi una piacevole pausa caffè all’altezza della Delizia di Fossadalbero, oggi country club privato (con piscine e campi da tennis).
Cosa sono le Delizie? Escludendo l’ambito culinario, le Delizie estensi sono invece le residenze rinascimentali della casata d’Este. Sono riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità e se ne sta curando molto il restauro e la valorizzazione.
Si continua dunque per la Delizia di Copparo e per la Pieve romanica di San Venanzio, chiesa romanica costruita nel 1344 sul dosso di un antico alveo fluviale. Dietro la chiesetta ci si può rifocillare e riposare presso il ristorante Abate Ghiotto, immerso nel verde.
Proseguendo in mezzo alla campagna ferrarese si giunge infine alla Villa Mensa a Copparo, un edificio quattrocentesco frequentato da personaggi illustri. Grazie ai racconti della guida entriamo piano piano nell’atmosfera dell’epoca, e capiamo quanto quest’edificio sia stato un importante punto di riferimento in diverse epoche.
Con le ultime pedalate si raggiunge l’attracco di Sabbioncello San Vittore, dove ci aspetta la Nena, un mitico battello pieno di storia. Caricate le bici, ti puoi godere la tranquilla natura e i racconti che il capitano espone con tanta passione. Con calma si rientra fino alla Darsena di Ferrara, che negli ultimi tempi è diventata un luogo di ritrovo e iniziative per i ferraresi. Scesi dall’imbarcazione, ancora poche pedalate per le viuzze del centro e siamo pronti per una passeggiata serale.
Ad Argenta e nelle sue valli in bici
La distanza da Argenta e Ferrara è veramente breve: 30 chilometri, ovvero mezz’ora in treno. Questa cittadina è stata ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, e vale la pena fare un giro in centro per assaporarne l’atmosfera e la storia, prima di iniziare il percorso in bicicletta con la nostra guida.
Ci troviamo all’inizio del Parco regionale del delta del Po, una delle più vaste zone umide d’acqua dolce dell’Italia settentrionale. La visita guidata ci permette di apprezzarne tutti gli aspetti naturalistici. Ci colpisce particolarmente quanto questo territorio sia storicamente legato all’acqua, alla natura che cresce rigogliosa e all’interazione che l’uomo ha avuto nei secoli con i suoi corsi d’acqua. In Val Campotto ha sede infatti uno dei pochi ecomusei italiani ed è formato dal Museo delle Valli di Argenta, il Museo Civico e il Museo della Bonifica, presso l’impianto idrovoro di Salarino: è un vero e proprio cantiere attivo, esempio di archeologia industriale e integrazione con l’azione umana per la gestione delle acque.
Le valli di Argenta: il museo e le escursioni
Qui si può fare qualche semplice escursione nella zona umida di Campotto-Bassarone. Insieme al bosco del Traversante, quest’area è accessibile solamente con visita guidata prenotabile presso l’ufficio turistico di Argenta.
Ci fermiamo ad ascoltare i versi degli uccelli e ad ammirare il verde-blu di questa terra, fino a giungere al maestoso impianto idrovoro di Saiarino, sede del Museo della Bonifica e tutt’ora attivo. Si tratta di uno splendido edificio in stile Liberty risalente al 1925, visitabile negli orari che potete consultare su www.vallidiargenta.org.
La zona umida di Vallesanta, accanto al museo delle Valli, è invece liberamente accessibile: qui troverai lunghi percorsi ciclopedonali che in circa 10 chilometri ti permetteranno di scoprire tutto il territorio intorno al per circa 10 chilometri.
Agli appassionati di trekking segnaliamo che insieme a Ferrara, Argenta è una delle tappe della via Romea Germanica, un cammino che dalla Germania attraversa l’Austria per arrivare fino a Roma, in ben 2200 chilometri e 94 tappe.
Ferrara e le sue valli adiacenti sono certamente un territorio da esplorare, soprattutto in primavera e in autunno quando la natura è nel suo massimo splendore e le temperature miti rendono la giornata molto piacevole.
Post scritto da Corinna del blog Minitrekking nell’ambito del progetto di stage in quanto studentessa della Travel blogger School
In collaborazione con Visit Ferrara