
L’avevo detto che sarei andata a Singapore: era nella lista che avevo pubblicato. Ho anche detto, ma questo non pubblicamente, che se dovessi lasciare la Svizzera, mi trasferirei là. Siccome la storia mi insegna che non ci becco mai, probabilmente non mi ci trasferirò. Peccato.
Tre giorni per concludere un lungo viaggio di lavoro: finalmente la scusa per viaggiare con la Singapore Airlines, che pare essere la migliore compagnia al mondo (mi tengo le mie riserve su ciò); finalmente Chiangi, il più bell’aeroporto del mondo (ancora più riserve) e soprattutto, finalmente l’ho fatto! Erano anni che lo dicevo “potrei fermarmi per il weekend” e invece scappavo di nuovo a casa. Questa volta no. Si può fare.
E questo lo dico a tutti coloro che viaggiano per lavoro: si-può-fare. Ho sigillato il lap top nella valigia, nel punto piu profondo e l’ho dimenticato lì per un weekend a Singapore, da Yen, la pen pal di una vita.
Dove dormire a Singapore
Ed era lì ad aspettarmi, Yen, nella hall dell’albergo che ho scelto nella mia ricerca costante di posti un po’ fuori dal comune che accomuna due mie passioni: i colori e la musica. E che nome: Wanderlust. Dice tutto, era proprio il mio. Stanze monocromatiche da pantone-dipendenti. E ogni stanza, una canzone. La mia era tutta blu, anche la chiave per entrare, e infatti, dopo 10 minuti, sono dovuta tornare in reception per averne una copia perché si era mimetizzata e non la trovavo più. Diamo la colpa di ciò alle due settimane di viaggio precedenti.
Cosa vedere a Singapore
E tutt’intorno, Little India, un quartiere in cui non ti verrebbe di andare se non ci avessi l’hotel. Ed è un peccato. Mi hanno detto che era una zona pericolosa, che una donna sola non era proprio il caso. Macchè. È un quartiere un po’ più disordinato e tutto sommato più cool, più colorato, un po’ più vivo: più colori, meno acciaio e vetro. E infatti a Little india ho trovato un ristorantino speciale Roots Kitchen e un centro massaggi aperto fino a tarda notte che mi hanno fatto dimenticare che, tecnicamente, ero ancora in un viaggio di lavoro.
Se non avete molto tempo per visitare Singapore, non importa, basta che ci camminiate in mezzo, l’unico problema che potreste trovare è il caldo, ma per quello basta infilarsi ogni tanto in un mall e le scuse molteplici: un negozio monomarca con edizioni limitate solo per il mercato asiatico, una manicure al volo, solo per dirne due.
Ho camminato da Little India a Fort Canning park in una Singapore che il sabato prima delle 11 del mattino non si sveglia, quasi in completo silenzio. E poi in mezzo a questo parco pieno di saliscendi, piante aromatiche, verde, viste sull’intera città e scale, sulle quali un gruppo di persone fortemente motivate faceva allenamento di gruppo.
Ma soprattutto Singapore è lì per farti ammirare i miracoli che l’ingegneria e l’architettura umana sono riuscite a fare. Il Marina Sands Bay, con il suo ben noto rooftop con l’infinity pool sospeso a 200 mt di altezza sulla città è solo uno dei magnifici buildings che ci si può trovare. Ma ce ne sono altri mille, sia che siano ponti, case coloratissime, edifici neo classici. Forse Il Marina Sands Bay è il punto di osservazione migliore, ma se devo dirvi di prendere per forza del tempo per andarci, forse non sarei corretta. Sì, la vista è formidabile, ma il prezzo del biglietto è eccessivo al suo reale valore: piuttosto prendete una stanza per una notte e godete di tutto l’hotel, del suo casinò, dei suoi teatri, del suo museo.
Forse eclettica è l’aggettivo che rappresenta meglio Singapore in generale. Nell’architettura, nel cibo, nella gente che incontri per strada. È per questo che se dovessi trasferirmi, andrei là.
Poi a Singapore c’è Yen.
Gustavo Woltmann
Non ho mai pensato a Singapore ammetto.. la inserirò tra le mete da visitare sicuramente!
k around the world
Singapore è una città dalla quale siamo appena tornati, mi è piaciuta molto e la consiglio come meta per uno stop over ma anche per periodi più lunghi.
Noi abbiamo visitato quasi tutto ! Presto metteremo il nostro diario e i video… non vedo l’ora !