Hai mai pensato di andare in Sardegna in inverno? In questo articolo, desideriamo parlarti di 10 luoghi da visitare sull’isola anche fuori stagione.
Infatti, grazie a un inverno poco rigido e alla ridotta affluenza turistica, nei mesi invernali godi più intensamente dei paesaggi unici e della ricchezza storico-artistica della Sardegna. Scopriamo insieme la bellezze di questa terra?
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Sardegna in inverno: i luoghi da non perdere
È convinzione di molti è che visitare la Sardegna in inverno non sia cosa da fare perché si debba andare solo in estate. Certo, è difficile ignorare i colori meravigliosi del suo mare. Però è un’isola che può donare esperienze uniche grazie alla presenza di borghi, delle città fortificate, di siti archeologici nuragici e antiche basiliche, infine di parchi naturali. La Sardegna è l’insieme di queste ricchezze e tenerla in considerazione solo per il turismo balneare riduce il suo valore. Se desideri conoscere l’isola sotto vari aspetti, continua a leggere questo blog post. Ti proponiamo una selezione di alcuni luoghi tra i più interessanti da nord a sud, da est e ovest. Scoprirai che andare in Sardegna in inverno sarà un’avventura magnifica!
Visitare Cagliari
Cagliari racconta millenni di storia, con le sue fortificazioni, le chiese e i quartieri storici. Cosa c’è da vedere? I quartieri di Castello e Stampace, con la cattedrale di Santa Maria, il carcere di Sant’Efisio e la cripta di Santa Restituta. È impossibile non fare due passi nei pressi di uno dei simboli della città: il bastione di Saint Remy. Ma una visita che ti consigliamo da fare è quella ai Musei Civici, in particolare la Galleria Comunale d’Arte e il Museo d’Arte Siamese Stefano Cardu.
Però ti suggeriamo di allungarti fino al Monte Urpinu, da cui si gode di un panorama su Cagliari a tutto spiano, molto suggestivo: da una parte, ammiri il Parco del Molentargius, dall’altra lo skyline del centro storico della città.
E a proposito, anche fuori stagione puoi tranquillamente visitare il Molentargius e avvistare i fenicotteri rosa. L’ecosistema, però, è accessibile solo con visita guidata con bus elettrico. Trovi tutte le informazioni al riguardo sul sito dell’infopoint Molentargius.
Il modo migliore per raggiungere Cagliari (e anche tutta l’isola) in un viaggio in Sardegna in inverno è volare sul suo aeroporto. Sul sito ufficiale potete trovare tutte le info di cui avete bisogno.
I siti minerari di Iglesias
Per il tuo viaggio in Sardegna in inverno, ti consigliamo di recarti un po’ più a nord di Cagliari, verso occidente, e di raggiungere Iglesias. La zona in cui essa sorge era già abitata in epoca preistorica. Però il grosso di quel che puoi vedere in città risale al Medioevo.
Iglesias è quasi una “capitale” per una regione storica della Sardegna: il Sulcis. Il paesaggio del Sulcis possiede colori vividi: la terra è rossa e il mare, spesso sferzato dal forte vento, è blu intenso. Qui si trovano numerosissimi siti minerari ormai in disuso: è un paradiso, per gli amanti dell’archeologia industriale. Tutti insieme, i luoghi legati all’attività di estrazione mineraria formano un enorme parco: il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna. L’ideale è scegliere un tour che comprenda sia le miniere che le spiagge, dove storia mineraria e natura si fondono.
Nei dintorni di Iglesias, sono almeno tre i siti che vale la pena visitare. Il primo è la Laveria Lamarmora, situato sulla costa di Nebida, poco prima di raggiungere Masua. Il secondo non è una miniera, ma una galleria di transito, ed è Porto Flavia. Visitala un po’ prima del tramonto: ammirare il sole che cala alle spalle del Pan di Zucchero è davvero emozionante.
Infine, c’è la Grotta di Santa Barbara. Si tratta di una cavità naturale, nel cuore di una montagna, inglobata nella miniera di San Giovanni. Oggi è visitabile grazie a un breve percorso in trenino.
Per maggiori informazioni sui siti minerari del Sulcis e le visite, visita il sito dedicato a Iglesias.
Parco e Pozzo di Santa Cristina
Il Pozzo di Santa Cristina è un tempio nuragico che possiede oltre 3000 anni di storia e si trova in provincia di Oristano. È un luogo molto particolare, quasi misterioso. Durante gli equinozi (a marzo e a settembre), il sole colpisce perfettamente il fondo del pozzo. Qui avviene un fenomeno inconsueto, un gioco d’ombre che non ti aspetteresti di vedere…Be’, devi visitare il tempio sacro per sapere di cosa si tratta! Nei dintorni del pozzo, c’è anche il Villaggio cristiano, sviluppatosi durante il Medioevo nei dintorni della Chiesa di Santa Cristina, e il Villaggio nuragico.
Puoi visitare l’intero parco archeologico in qualsiasi giorno dell’anno dalle 8:30 del mattino fino all’ora del tramonto. Per maggiori informazioni sulla visita, dai uno sguardo alla pagina dedicata.
Il Complesso di Santa Sabina
Il complesso di Santa Sabina si trova immediatamente al di fuori del borgo di Silanus, in provincia di Nuoro. Immerso in un paesaggio campestre davvero suggestivo, il complesso comprende la chiesa, il sito nuragico e le cumbessias, ossia i piccoli ricoveri per i pellegrini. Il santuario ha origini paleocristiane o forse bizantine, ma è stato riedificato successivamente. La sua struttura è caratteristica, perché la chiesa è formata da una camera centrale tonda e da due quadrate, tutte e tre con abside e tetti spioventi.
Ciò che è interessante del sito è anche il fatto che si trova dove è stato rinvenuto, tramite scavi archeologici, il preesistente villaggio nuragico, che comprende una tomba di giganti e un pozzo sacro.
Bosa
Sempre nella provincia di Oristano, si trova uno dei borghi più pittoreschi della Sardegna. Stiamo parlando di Bosa, il cui centro storico si trova sulle sponde del fiume Temo. Nel suo quartiere storico medievale, Sa Costa, Bosa è una vera e propria esplosione di colori incorniciata dal verde delle colline. Sulla cima di una di queste, il colle di Serravalle, svetta il castello dei Malaspina. Però ci sono altri luoghi che ti consigliamo di non perdere assolutamente: la chiesa di San Pietro, la chiesa de sos Regnos Altos e il Museo delle Conce.
La chiesa di San Pietro è un bellissimo esempio di architettura romanica in Sardegna, mentre la chiesa de sos Regnos Altos è interessante perché custodisce la Cappella Palatina, decorata da affreschi risalenti al Medioevo. Per visitare le due chiese, puoi anche acquistare un biglietto unico.
Infine, anche a Bosa c’è qualcosa per chi è appassionato di archeologia industriale: il Museo delle Conce. Nei pressi del Ponte Vecchio di Bosa, infatti, tra fine Ottocento e inizio Novecento, sorsero numerose concerie per la lavorazione della pelle. Nel tempo, sono state chiuse e gran parte di esse sono state destinate ad altro utilizzo. Alcune, invece, sono state adibite a museo.
Porto Torres
Facilmente raggiungibile in nave e dall’aeroporto di Alghero, Porto Torres è una rinomata località turistica del nord della Sardegna, in provincia di Sassari. È una città molto interessante, sia da un punto di vista archeologico sia naturalistico. È situata presso l’antico centro romano, fondato da Giulio Cesare con il nome di Turris Libisonis.
Nel parco archeologico puoi ancora vedere resti di edifici pubblici e botteghe dell’antica città romana, mentre trovi gran parte dei reperti trovati durante gli scavi nell’Antiquarium turritano. Ancora ben visibile è anche il Ponte Romano, costruito da Tiberio sul Rio Mannu.
Un altro sito archeologico molto particolare di Porto Torres si trova lunga la strada verso Balai: si tratta dell’Ipogeo e del Colombario di Tanca Borgona. Ti consigliamo anche di visitare due siti di culto: uno è il santuario di San Gavino a Mare e l’altro è il Tempio-altare di Monte D’Accoddi, di epoca prenuragica.
Infine, anche in pieno inverno, potresti cogliere l’occasione per visitare un luogo meraviglioso: il Parco Nazionale dell’Asinara. Da ottobre ad aprile ci sono collegamenti con Porto Torres solo di martedì, venerdì e domenica. Vale la pena andarci e godersi un paesaggio marittimo in tutto e per tutto incontaminato, magari facendo “amicizia” con qualche asinello bianco.
Alghero
Alghero è una bella città del nord della Sardegna, nata nel Medioevo come avamposto genovese sull’isola, per lo più dominata da Pisa.
Caratterizzata da torri e fortificazioni, Alghero però ricorda tanto le città spagnole. Ciò si vede benissimo in alcuni edifici storici, come la Cattedrale di Santa Maria. Non c’è da stupirsi: dopo Genova, fu dominata dai Catalani, prima, e dagli Aragonesi, poi. Nelle strade del suo centro storico, talvolta le strade portano un duplice nome e uno è in catalano.
Siamo sicuri che Alghero piacerebbe a chiunque è appassionato sia di storia sia di natura. Sono tre i siti archeologici da visitare: il Complesso nuragico di Palmavera, la necropoli di Anghelu Ruju e la necropoli di Santu Pedru. Ma una volta qui, non puoi non ammirare uno spettacolo della natura come la suggestiva Grotta di Nettuno e fare un salto a Capo Caccia.
Arzachena
Conosci Arzachena? Se il nome non ti è nuovo, è perché è sicuramente una delle località turistiche più rinomate dell’isola. Infatti, il suo litorale è ciò che conosciamo come Costa Smeralda. Al di là del mare, ci sono le borgate da visitare, in primis proprio il centro stesso di Arzachena. Qui si trova la chiesa di Santa Lucia, con la sua variopinta scalinata, e non troppo distante dalle strade principali, c’è il Fungo, che altro non è che una pietra levigata a forma di fungo, appunto, diventata un po’ simbolo della città.
Le altre borgate sono Porto Cervo, Poltu Quatu, Baja Sardinia e Cannigione. Da queste parti, l’atmosfera è rilassata, vacanziera, addirittura glamour. Puoi comunque scegliere di vedere luoghi diversi, più a contatto con la natura: come Monte Moro, che regala un panorama sulla Costa Smeralda, su Tavolara e l’Arcipelago di La Maddalena di una bellezza indescrivibile. E anche qui c’è un sito nuragico: la Prisgiona.
Castelsardo
Castelsardo si trova tra l’Asinara e la Gallura. È un borgo davvero molto grazioso, destinazione ideale per chi vuole stare vicino al mare, ma desidera trovarsi in un centro ricco di storia e di cose interessanti da vedere. In primo luogo, c’è la rocca. Infatti, come non notare il castello che svetta sulla cima del colle? Fondata dai genovesi, fu chiamata Castel Genovese. Solo relativamente di recente ha preso il suo nome attuale. Lungo le strade che conducono alla rocca, incontri la Concattedrale di Sant’Antonio Abate che, piccola e scura, risalta ancora di più con il mare del Golfo dell’Asinara a farle da sfondo.
Incroci anche le piccole botteghe che espongono i colorati cestini intrecciati sardi. E a proposito di cestini, sai che hanno dedicato a questa antica tradizione sarda anche un museo? Si trova sempre qui, a Castelsardo, ed è il Museo dell’intreccio mediterraneo.
Orgosolo
Orgosolo è un piccolo centro nel cuore della Barbagia, non troppo distante dal Golfo di Orosei. Il borgo è diventato famoso perché è stato uno dei primi centri cittadini a essere valorizzato da una vastissima diffusione di opere di street art. I murales di Orgosolo sono davvero molto belli, perché tutti tematici ed esempio pregevole di arte da strada impegnata. Infatti, i temi affrontati raccontano la storia della Sardegna, ma anche eventi storici di portata mondiale, problemi sociali. Qualche esempio? Molto sentiti sono il tema dell’immigrazione e della guerra.
Da queste parti si mangia davvero molto bene e fermarsi presso un ristorante barbaricino non è affatto una cattiva idea!
Insomma Orgosolo è una tappa obbligatoria in ogni viaggio in Sardegna in inverno! 😉
Su Nuraxi di Barumini
Il sito archeologico di Barumini, Su Nuraxi, è molto esteso. Si tratta di un villaggio nuragico dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità protetto dall’UNESCO. Infatti, il villaggio è ben visibile, conservato piuttosto bene e la visita è molto istruttiva, perché va fatta esclusivamente con la guida.
Su Nuraxi possiede una storia lunghissima, raccontata dalle guide che spiegano anche com’era organizzato il villaggio, quali erano gli edifici destinati alla vita pubblica, alla vita privata e alla difesa, come si viveva nella comunità. Tra l’altro, Su Nuraxi è anche poco distante dal Parco della Giara di Gesturi, famoso perché ospita la specie autoctona di cavallini.
Come hai visto, la Sardegna in inverno è un’esperienza da vivere, anche se non si desidera partire in estate e per andare al mare.
L’hai già visitata? Conti di andarci presto? Sul sito di Turismo Sardegna puoi trovare numerose info che trasformeranno il tuo viaggio in un’esperienza indimenticabile!
Isa Aledda
grazie per queste informazioni , è tutto vero sono posti molto belli da vedere , specialmente a monumenti aperti ,e confermo che sono fantastici 🙂
Elisa e Luca
ma grazie a te! ❤️