Quando penso alla Sardegna penso al cuore grande di chi la abita. Un cuore pieno di emozioni, tra cui spiccano ospitalità e orgoglio. Entrambe colpisco subito chi si addentra nell’isola dei nuraghi, la prima perché la gente sarda ti fa sentire a casa come fossi un fratello che è stato via tanto tempo e che finalmente è tornato nella sua terra, mentre la seconda è l’incredibile senso di appartenenza alla loro isola. Chiedi ad un sardo di parlare della sua terra e vedrai i suoi occhi riempirsi di emozione.
Non mi ricordo più chi mi ha detto che “la Sardegna è un continente nel continente”. Assolutamente vero. A distanza di pochi chilometri cambiano usi e costumi così come cambia il panorama. Un continente nel continente, formato in più di 4000 anni di storia.
L’amore verso la natia terra fa nascere in chi la abita la volontà di partecipare alla vita comune, di migliorare il proprio paese, di dare ciò che di speciale ogni persona porta dentro di sé.
Questa è una premessa per raccontare una delle tante persone speciali che io, Elisa e Manina abbiamo conosciuto nel nostro tour attraverso la Sardegna e che forse rappresenta meglio di tutti questi sentimenti.
Lui è Carlo Pische ed è il titolare delle Distillerie Lussurgesi, e guarda caso una delle sue linee di liquori, prodotti nello stabilimento di Santu Lussurgiu si chiama “Anima Sarda”.
Per una vita Carlo ha fatto il meccanico nella sua officina, un mestiere onesto che però, come mi ha detto lui, “tutti son buoni di fare“. Poi un bel giorno confrontandosi con altre persone e riflettendo sull’incredibile patrimonio agroalimentare custodito dagli anziani e che col passare del tempo rischiava di andar perso ha deciso di chiudere la sua attività e di iniziare una nuova avventura. “Volevo anche io dare il mio contributo a Santu Lussurgiu, dare qualcosa di veramente mio“. Ecco allora che Carlo riapre i battenti delle antiche distillerie del paese, che come cita il cartello d’ingresso, producono distillati di acquavite “da sempre”.
La creatività repressa da anni di cinghie di distribuzione consumate, ammortizzatori da sostituire e tagliandi è finalmente uscita allo scoperto. L’odore dell’olio da motore e di pneumatici ha lasciato lo spazio a quello dell’acquavite, del mirto e delle erbe aromatiche utilizzate per creare veri e propri nettari. L’opera di Carlo non è solo all’insegna del revival, anzi ha la capacità di fondere tradizione ed innovazione attraverso nuove idee, ricette e packaging davvero innovativi.
Conosciamo i tempi in cui viviamo e sappiamo bene che non è per niente facile aprire un’azienda. Carlo e le sue distillerie non fanno eccezione infatti qualche anno fa gli affari erano veramente magri e sono arrivati ad un passo dalla chiusura, ma poi Carlo si è guardato allo specchio e si è detto che indietro non ci sarebbe tornato per niente al mondo. Ed ora eccolo qui sorridente che mostra orgoglioso l’ultimo nato in casa Distillerie Lussurgesi, il primo aperitivo 100% sardo “Eya” (parola sarda quasi intraducibile, dai molteplici significati) a base di mirto. Testato personalmente e promosso a pieni voti (come il resto della produzione, soprattutto il brandy!).
I prodotti di Sardegna autentica
Carlo e i suoi prodotti fanno parte di sardegnautentica.it un portale dedicato all’e-commerce di prodotti sardi di qualità, prodotti nei dodici territori delle comunità ospitali della Sardegna che hanno aderito al progetto Comunità Ospitali di cui siamo stati ospiti la settimana scorsa. Negozio virtuale, nato per valorizzare i produttori e la tipicità sarda nel mondo, comprende più di 50 produttori e 200 prodotti che raccontano la storia di piccoli artigiani che creano capolavori per il palato. Un modo per portare l’anima sarda sulle vostre tavole in qualsiasi momento lo vogliate. Buon appetito!