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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

punta secca

Buongiorno a tutti cari lettori lo special guest di oggi è Davide che ci parla di un luogo legato alla nota fiction televisiva, seppur noi non siamo dotati di televisore e non conosciamo la serie in questione se non per sentito dire, siamo rimasti affascinati ugualmente dal suo racconto. Enjoy!

Lo scrittore Andrea Camilleri ha ridato nuova luce alla fama della Sicilia con la saga del commissario Montalbano, magistralmente trasposto in televisione dal regista Alberto Sironi. Se gli elementi che caratterizzano i libri sono le numerose ricette siciliane sempre protagoniste, la serie tv colpisce per la bellezza dei paesaggi.

Vigata in realtà non esiste; è un paese di fantasia che il regista Sironi ha “ricostruito” unendo con il montaggio vari comuni del ragusano. La casa del commissario si trova a Punta Secca frazione di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. È un piccolo villaggio di pescatori (con tanto di suggestivo “faro” ancora funzionante nella notte) che d’un tratto è diventato famoso in tutto il mondo “grazie” alla casa di Montalbano. Il regista Sironi ha percorso su un gommone tutta la costa siciliana fin quando, giunto a Punta Secca, ha trovato quella costruzione che rispettava quanto descritto da Camilleri.

Ed è proprio la casa di Montalbano uno degli elementi che più mi han colpito della fiction; il suo essere a pochi passi dal mare (davvero, li ho contati: 15 passi e si tocca l’acqua!!!), la sua meravigliosa terrazza mi hanno fatto spesso esclamare “Vorrei essere lì!”. Non devo essere stato l’unico a pensarla in questo modo:  la “Casa di Montalbano” è ora un b&b. E visto che mi trovavo “in zona” (bè, più o meno) ho trascorso lì gli ultimi giorni del mio #sicilytrip proprio per godere di quella meravigliosa terrazza.

Il bed & breakfast “La Casa di Montalbano” non è decisamente a buon mercato: i suoi prezzi sono più vicini ad un albergo due/tre stelle, ma il luogo è veramente suggestivo e  un po’di rincaro per essere la “casa del commissario” è prevedibile. Svegliarsi e fare colazione con quel paesaggio negli occhi, comunque, è davvero una cosa che riempie il cuore e riappacifica con il mondo, e al tramonto lo spettacolo continua: Punta Secca affaccia perfettamente ad ovest ed è possibile ammirare il sole che si “tuffa” nel mare.

punta seccaCerto, forse un minimo di elasticità e di organizzazione in più ci avrebbe permesso di fare un ultimo bagno anche la mattina della partenza: il check-out era fissato per le 10.30 per poi scoprire che la mia stanza alle 12 era ancora da riassettare. Per il resto l’accoglienza è stata davvero piacevole.

La spiaggia non è attrezzata e dunque il b&b ci ha fornito di sue sedie da spiaggia e di un ombrellone facile da “piantare sulla sabbia”: nonostante il vento non è volato via; il comune garantisce la sorveglianza da parte dei bagnini (con tanto di bandiera rossa in caso di divieto temporaneo di balneazione) e sono presenti numerose docce d’acqua dolce per tirarsi via sabbia e salsedine; vi è anche un’area dedicata e attrezzata per i disabili in carrozzina.

punta seccaNon manca il ristorante della fiction“Enzo a Mare” che però non ho provato, avendo vissuto in quegli ultimi due giorni di ottime granite e degli ultimi arancini. Per il resto il paesino cerca di gestire come può la sua inaspettata popolarità tentando di non mutare troppo la sua natura che rappresenta il suo fascino.

Molti son i turisti che vengono solo per vedere la casa del commissario e che chiedono di poterla visitare. La cosa buffa è che pretendono di visitare anche quella che nella fiction è la sede del commissariato e i suoi uffici: “peccato” che nella realtà l’edificio è il municipio di Scicli visitabile grazie all’associazione invictus-sicily.com.

punta seccaDi sera, Punta Secca non è molto animata; meglio recarsi a Marina di Ragusa che dista pochi chilometri. Il lungo mare e la zona limitrofa è stata pedonalizzata e rende davvero piacevole una passeggiata.

Peccato che il mare sia stato un po’agitato in quei due giorni, che nel complesso mi hanno davvero lasciato un ottimo ricordo.

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

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