
Piante e animali perduti: a Guastalla va in scena la biodiversità
Due settimane fa sono stata invitata ad un evento che si tiene ogni anno a Guastalla, a pochi passi da casa: Piante e Animali Perduti. E’ stata l’occasione per ammirare con occhi diversi un luogo di cui sento parlare da quando sono nata ma a cui non ho mai dedicato il tempo che merita davvero.
Guastalla è una città della Provincia di Reggio Emilia che vide il suo massimo splendore sotto la dominazione dei Gonzaga e che si affaccia sul Po con la sua golena che ammalia. Sorge nelle terre di Don Camillo e Peppone, terre dedite all’agricoltura e alla tradizione emiliana fatta di origini contadine.
Ma non fraintendetemi Guastalla è una città elegante con una bella piazza al cui centro sorge la statua di Ferrante Gonzaga, un teatro comunale che è davvero un piccolo gioiellino e una biblioteca, la Maldotti, che conserva opere del 1800.
Guastalla vestita a festa per Piante e Animali perduti
Piante e animali perduti è una fiera mercato che si tiene ogni fine settimana di fine settembre ormai da vent’anni a questa parte. Nacque per tutelare la realtà contadina e per non dimenticare le radici culturali di queste terre fino a trasformarsi al giorno d’oggi in una mostra mercato che celebra i temi della biodiversità e della sostenibilità. Ogni anno richiama a raccolta quasi 500 espositori dei settori del vivaismo, dell’enogastronomia e dell’artigianato.
E’ una festa che coinvolge tutti, adulti e bambini.
Dopo tre ore che ero a Piante e animali perduti non ho resistito, ho telefonato a Luca e gli ho chiesto di raggiungermi con Manina. Perché questa fiera non solo è un trionfo di colori, profumi e sapori per i grandi ma è anche una fonte di scoperta per i più piccoli.
Imperdibili sono l’area dedicata agli antichi mestieri e ai giocattoli della tradizione così come il grande tendone dove i bambini possono avere incontri ravvicinati con tantissimi tipi diversi di animali: mucche, capre, volatili di ogni genere, conigli e pulcini appena nati solo per indicarne alcuni.
E non è finita qui. Durante la manifestazione si può assistere a competizioni divertenti come: la gara canora dei galli o il torneo delle mostarde.
Sono tornata a casa da Piante e animali perduti con una selezione di piante grasse che mi terranno compagnia per tutto l’inverno e un tagliere di formaggi dai sapori indimenticabili.
A volte si può viaggiare anche senza andare troppo lontano e io ho messo questa fiera mercato tra i “must do” dell’anno prossimo perchè la trovo un ottimo modo per salutare l’estate e dare il benvenuto all’autunno.
L’ingresso a Piante e animali perduti costa tre euro, trovate tutte le info sul sito dedicato alla mostra mercato: www.pianteanimaliperduti.it