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Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

Come frequentatori del mondo on line ed appassionati di viaggi non potete non aver sentito parlare o visto sul web le immagini delle incredibili piscine di Pamukkale.

Patrimonio Unesco dal 1988 le piscine di travertino sono una tappa imperdibile durante un viaggio in Turchia.

Ma a Pamukkale non troverete solo le famose vasche. Se avrete voglia di approfondire le vicende di questo luogo scoprirete un incredibile sito archeologico con una interessante storia e rovine che non hanno nulla da invidiare ad altri siti anche più famosi.

Ebbene sì, perché non sia mai che i nostri antenati greci e romani non avessero approfittato di un luogo tanto incredibile per costruirvi un insediamento termale ed approfittare delle proprietà curative delle acque ricche di minerali; ma non solo.

Se vi va di saperne di più continuate la lettura e ci addentreremo nella storia di questa incredibile ed antica città.

Le famose terme naturali di Pamukkale

Partiamo dal principio: il principale motivo per inserire Pamukkale nel vostro itinerario in Turchia sono le rinomate piscine termali!

Viene infatti definita la spa naturale più bella del mondo ed in effetti la sua bellezza lascia letteralmente senza fiato.

Una collina bianca come la neve di calcare e travertino, punteggiata da piscine naturali colme di acqua calda e azzurrissima.

Nei millenni l’attività tettonica ed i terremoti hanno creato numerose fonti termali con acque ricche di calcio che sgorgando dal terreno hanno dato vita a questa bellezza naturale. Il nome Pamukkale, infatti, significa proprio “castello di cotone” in lingua turca.

Purtroppo, come spesso accade, l’eccessivo sfruttamento umano di un recente passato ha rischiato di rovinare per sempre questa opera della natura.

La costruzione incontrollata di hotel sul versante della collina è stata per fortuna interrotta grazie all’intervento dell’UNESCO. Gli hotel sono stati smantellati e l’accesso alle piscine limitato solo ad alcune vasche nelle quali, rigorosamente scalzi, è possibile camminare ed immergersi.

Tutta la restante parte delle piscine naturali è sorvegliata a vista dal personale del sito ed è assolutamente vietato camminare sopra il travertino al fine di preservarlo dall’usura che oltretutto lo annerisce (ad oggi molto vasche sono senz’acqua che invece viene convogliata dove necessario)

Come arrivare a Pamukkale

Tantissime gite in giornata che partono da altre città così come tour organizzati che inseriscono la località in un percorso più ampio, arrivano in zona la mattina per andarsene nel pomeriggio.

Io invece vi suggerisco caldamente di arrivare la sera prima. Seppur non ci sia praticamente nulla da fare, il paesino di Pamukkale conta 2000 abitanti ed è totalmente dedicato al turismo diurno, l’arrivo serale vi permetterà di poter accedere alle piscine prima dell’alba, proprio all’apertura del sito, ed evitare così la massa di turisti che affollano l’area durante la mattinata.

Per il dopocena se avete voglia di fare due passi suggerisco di recarvi ai piedi della collina di travertino, che di notte viene illuminata con giochi di luci colorate, e fare due passi intorno al laghetto dove confluiscono le acque termali, animato da tante papere, oche ed altri volatili lacustri! Io ho trovato l’atmosfera molto suggestiva!

Per l’alloggio abbiamo optato per il Bellamaritimo Hotel, una sistemazione semplice ed economica, ma comoda. L’hotel ci ha dato la possibilità di cenare a un prezzo davvero interessante e di fare una colazione tipica turca e super abbondante (scordatevi cappuccio e brioches, è tutto salato!) ma soprattutto molto presto alla mattina!

Molte strutture ricettive sono inoltre dotate di piscina privata con acque termali, perciò, se andate in stagione potreste godervi qualche ora di relax.

Considerate che da Istanbul ci vogliono circa 7 ore in auto. Un modo più rapido per arrivare è l’aereo: da Istanbul a Denizli sono attivi collegamenti giornalieri della Turkish o della Pegasus.

Noi personalmente abbiamo volato da Istanbul su Smirne e noleggiato un’auto per il nostro on the road fino alla Cappadocia.

Prima di partire, vi ricordiamo quanto sia importante munirsi di un’assicurazione di viaggio: la nostra è Heymondo e attivandola da questo link avrete uno sconto del 10%. Noi non partiamo mai senza, soprattutto per tratte così distanti, può davvero risparmiare tanti imprevisti.

Cosa vedere e come organizzare la visita tra le piscine termali e le rovine di Hierapolis

Come detto, il momento migliore per arrivare è poco prima dell’apertura (attenzione gli orari sono differenziati a seconda della stagione).

Ci sono 3 accessi, uno centrale direttamente dal paese ma lo sconsiglio perché per avere la visuale delle piscine dovrete camminare su per la collina rischiando di arrivare quando il posto sarà già affollato.

Gli altri due ingressi sono raggiungibili in auto o in alternativa in taxi; dei due prediligete quello meridionale, apre prima degli altri (in estate 6.30 in inverno 8 ma chiedete conferma in hotel) ed è il più vicino alle vasche con accesso libero.

Per prima cosa vi consiglio di sguazzare un po’ nelle piscine di travertino bianco, di fare qualche foto (super instagrammabile!) e di godervi il panorama pazzesco aspettando il sorgere del sole (se sarete fortunati ci saranno anche le mongolfiere in cielo!).

L’atmosfera è quasi surreale, le formazioni calcaree sembrano piste da scii mentre l’acqua all’interno delle pozze assume un colore azzurro intenso.

Io sono stata in inverno e seppur l’acqua sgorghi ad una temperatura di 36 ° le rocce gelide la raffreddano in fretta: dovrete avere un po’ di resistenza per riuscire a camminare scalzi ed immergere i piedi in acqua! In estate sono sicura sia decisamente più piacevole!

Se come me impazzite per le foto spenderete qui almeno un’oretta!

A seguire tornate indietro, asciugatevi i piedi ed iniziate la visita della restante parte del sito, quella archeologica di Hierapolis.

Antica città della Frigia, storica regione dell’Anatolia centrale, qui le acque termali con proprietà curative ed il magnifico paesaggio attirarono greci e romani che vi fondarono un’importante insediamento il quale ebbe poi una storia secolare.

Le prime cose che si incontrano nei dintorni sono il museo archeologico a cui consiglio di dare un’occhiata veloce (è piuttosto piccolo) e l’Antica piscina o Piscina di Cleopatra dove volendo potrete fermarvi per un altro bagno in acqua calda tra colonne e capitelli sommersi.

Noi da qui abbiamo poi seguito un percorso in senso antiorario salendo sul versante verso il tempio di Apollo ed il Plutonium, poi in direzione del teatro romano, un grandioso teatro da 12 mila posti oggetto di un importante restauro, e proseguendo fino al martirio di San Filippo dove ancora oggi si possono vedere i resti della tomba e della chiesa ottagonale che fu eretta nel luogo dove l’apostolo venne martirizzato, per poi percorrere il crinale della collina passando in mezzo alla necropoli da cui, se la giornata è tersa, la vista panoramica sulla vallata e sulle vasche di travertino sarà sensazionale e ridiscendendo verso l’agorà, una delle più grandi di tutto il mondo antico, per infine passeggiare sulla lunghissima via di Frontino che costeggia le antiche terme.

Questo viaggio attraverso la storia, contornati da un paesaggio naturale mozzafiato, vi farà sognare dei tempi antichi quando la vita scorreva in questi luoghi.

Per godervi appieno la visita dedicate almeno 4 ore all’esplorazione, e senza essere pigri arrivate fino in cima alla collina perché ne vale assolutamente la pena!

Storia dell’antica città di Hierapolis

Fondata da un successore di Alessandro Magno divenne una delle più ricche città in Asia Minore nel periodo romano.

Hierapolis significa “città sacra” e questo perché numerose tradizioni religiose nacquero intorno alla cava di Plutonio considerato nell’antichità uno degli ingressi agli inferi per via dei vapori velenosi che ne scaturiscono e dove venivano regolarmente praticati sacrifici in onore delle divinità.

Originariamente l’insediamento si sviluppò intorno ad attività industriali come quelle legate alla produzione di lana e alla tintura di indumenti, sfruttando il calore dell’acqua che sgorgava dal terreno per fissare il colore.

Nel primo secolo dopo Cristo la città si sviluppò architettonicamente: portali monumentali, la via di Frontino, l’anfiteatro ed il gymnasium risalgo a quest’epoca.

La cittadinanza era cosmopolita e con una folta comunità cristiana ed ebrea che divennero poi protagoniste della storia della città.

Quando l’imperatore Costantino pose fine alle persecuzioni cristiane (313 d.C) e permise alla cristianità di espandersi in tutto il mondo classico, Hierapolis divenne una città cristiana guadagnando prestigio grazie alla presenza della tomba dell’apostolo Filippo e divenendo così un famoso luogo di pellegrinaggio.

La città prosperò fino al VII secolo quando i persiani invasero gran parte dell’Asia minore.

Ma il vero declino della città fu causato dal grave terremoto del 616 a seguito del quale molti edifici distrutti non vennero ricostruiti, segno della sopravvenuta incapacità economica di ripresa. Seguì la progressiva ruralizzazione testimoniata dalle tracce archeologiche ma, nonostante ciò, essa rimase una diocesi cristiana.

Dopo l’anno 1000 l’invasione dell’impero bizantino ad opera dei Selgiuchidi segnò la progressiva fine della città che rimase per un periodo una enclave in territorio straniero e questo è testimoniato dalla costruzione di fortezze e torri ancora oggi visibili ai margini esterni dell’insediamento. Hierapolis fu successivamente abbandonata divenendo un luogo del passato non più citato dai documenti di epoca ottomana.

Venne riscoperta nel XVIII secolo da viaggiatori occidentali e riportata a noi grazie agli scavi archeologici avviati nel 1957 da una missione italiana diretta dal Politecnico di Torino.

Pamukkale: prezzi d’ingresso

Il prezzo dell’ingresso è 700 Lire turche e dà diritto ad accedere alle piscine di travertino, a Hierapolis ed al museo archeologico.

L’accesso alle piscine di Cleopatra è incluso ma per potersi immergere va pagato un biglietto aggiuntivo. Il mio parere sulle piscine di Cleopatra però è piuttosto negativo, nel senso che intorno alla fonte termale è stato costruito un complesso che assomiglia molto ad una piscina comunale; seppur ci siano colonne e capitelli in acqua sembrano piazzati lì di proposito. Se siete stretti con i tempi passate a dare uno sguardo gratuitamente ma poi andate oltre.

Conclusioni

Pamukkale e la Cappadocia sono senza dubbio le destinazioni naturalistiche più suggestive della Turchia. L’opera della natura che ha spaccato la roccia facendo sgorgare acque termali o eroso il tufo creando forme quasi “magiche” ha dato il meglio di sè in queste due regioni.

Tuttavia Pamukkale non è solo il suo “castello di cotone” ma anche un sito archeologico dove fare un tuffo sia nelle piscine termali che nella storia di una gloriosa città passeggiando tra resti romani e bizantini.

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Ciao, sono Elena del blog Fuoridirotta! Appassionata da sempre di viaggi ma con una vita super regolare, il viaggio é la mia boccata di ossigeno rispetto alla routine quotidiana. Ti racconto i miei viaggi di coppia on the road, le esperienze piú autentiche e la miglior ottimizzazione del tempo a disposizione. Innamorata della fotografia come modo per catturare emozioni e ricordi, non posso fare a meno di acquistare “oggetti dal mondo”! Questi due elementi non mancano mai nelle mie avventure!

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