
Vi ricordate Davide che a Dicembre ha visitato per noi le terre di Siena alla scoperta dei suoi tesori? Qui potete leggere il suo pezzo sulle terme in Provincia di Siena.
Oggi Davide torna come special guest di questo mercoledì per parlarci di un altro aspetto di Siena e dintorni.
Buona lettura.
Non solo di vino, di carne, e come scritto nel post precedente, di terme è fatta la provincia di Siena, ma anche di Storia. Noi italiani tendiamo sempre ad esaltare i fasti di Roma e spesso ci dimentichiamo che i Romani stessi discendono dagli Etruschi. E a Chianciano Terme sorge uno dei più importanti musei ad essi dedicati: il Museo Civico Archeologico delle Acque.
Accompagnati da una guida speciale, il direttore del museo Giulio Paolucci, abbiamo potuto conoscere i meravigliosi reperti che sono stati rinvenuti negli immediati dintorni e che sono conservati con dovizia. Il museo è situato in un edificio di recente costruzione e ciò ha permesso di presentare i reperti riproducendo esattamente le tombe rinvenute e di collocare gli oggetti nella posizione in cui erano stati posti oltre duemila anni fa, evitando al minimo l’utilizzo delle solite e anonime teche.
Il direttore Giulio Paolucci non è un “topo da museo”, ma un vero e proprio archeologo (avrei voluto chiedergli se come il suo “collega” cinematografico Indiana Jones ha un cappello preferito e una frusta, ma non mi è sembrato il caso) ha saputo trasmetterci le emozioni provate al momento del ritrovamento e la sua passione per la Storia che quei semplici oggetti ci raccontano.
Storia che è anche cucina: assieme abbiamo cenato nel museo stesso con ricette tradizionali; e con il termine “tradizionali” non intendo semplicemente “del luogo”, ma quelle pietanze che si pensa mangiassero i nostri antenati etruschi; tra cui una ribollita veramente da urlo (un favore: non ditelo a mia madre visto che sono anni che mi rifiuto di mangiare i suoi minestroni), preparata (come tutta la cena) dal bar pasticceria “Centro Storico” di Chianciano Terme.
E tra una pietanza e l’altra abbiamo discusso sullo stato di salute dei musei italiani: da un lato sono costretti a conservare migliaia e migliaia di reperti nei propri magazzini con l’impossibilità di venderli o donarli ad altri musei, e dall’altro considerati “troppo cari” dai cittadini italiani che poi non lesinano a spendere decine e decine di euro per i musei stranieri o a preferire spendere le stesse cifre per pessimi Spritz.
Museo Civico di Chianciano Terme
Viale Dante, Chianciano Terme
0578/30471 museoetrusco@libero.it