Chissà quanti di voi sanno che cos’è esattamente un’esposizione universale (presente la Tour Eiffel e l’esposizione universale del 1889?) e quanti sanno che la prossima expo universale è a Milano a maggio dell’anno prossimo.
Il compito di Expo 2015, che non ha natura commerciale, è quello di raccontare e interpretare le sfide che l’umanità è chiamata ad affrontare.
Il tema promette bene: nutrire il pianeta.
Per intenderci, si parlerà di rafforzare la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile, assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione, prevenire le nuove grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie.
Troveranno posto anche l’innovazione e la ricerca per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione e, ultima ma non meno importante, l’educazione ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani.
Sono previsti circa 20 milioni di visitatori (di cui su per giù l’80% provenienti dall’Italia), direi quindi che si tratta del maggiore evento turistico del 2015, non solo italiano ma a livello mondiale.
Poteva quindi Miprendoemiportovia non trattare per bene questo tema?
A proposito di Parigi, vi tolgo subito eventuali dubbi: qui non ci sarà una Tour Eiffel o un altro simbolo che rimarrà per i prossimi duecento anni. Era previsto, prima della crisi, ma nel frattempo il mondo è sprofondato e di soldi non ce ne sono abbastanza (ad ogni modo, si trattava di un grattacielo moooolto alto).
Rimane un’area di un milione di metri quadri, circondata da canali d’acqua e da una cintura verde, nella quale troveranno posto gli oltre 140 paesi partecipanti con i loro (davvero) fantasmagorici padiglioni.
Expo 2015 MilanoRimane una rete di canali e vie d’acqua che si estenderà per oltre 125 chilometri, in alcuni casi navigabili ma sempre affiancati da percorsi ciclo-pedonali.
Rimane la nuova Darsena di Milano, che tornerà ad essere il porto turistico della città oltre che un luogo molto piacevole da frequentare.
Tutta la città è un cantiere (quasi tutti, in realtà, non collegati direttamente ad Expo ma sicuramente tutti spronati a terminare per l’anno prossimo), ne parlerò sicuramente nelle prossime occasioni.
L’area dell’evento è a ridosso della nuova Fiera di Milano a Rho, cosi vicina che parte dell’esposizione si terrà nei padiglioni di Fuksas. Solamente due ponti pedonali la separeranno dalla Fiera e da Cascina Merlata, altra enorme area in fase di realizzazione (qui ci saranno l’Expo Village, un parco, parcheggi e zone commerciali).
Alla fine dell’Expo, a novembre 2015, la Fiera tornerà alla sua vita normale, Cascina Merlata si trasformerà in un quartiere residenziale a tutti gli effetti e l’area dell’esposizione verrà praticamente smantellata.
In eredità alla città di Milano rimarranno pochi padiglioni e un enorme parco, il resto verrà tutto smontato e riciclato.
Mi piacerebbe far diventare questa rubrica una specie di percorso di avvicinamento, per parlare di accoglienza, eventi ed ogni altra cosa legata all’Expo che salterà fuori da qui a maggio 2015.
C’è tempo, per ora l’expo è una distesa di fango con gli scheletri d’acciaio dei primi padiglioni, ma iniziate a pensare di fare una capatina a Milano l’anno prossimo…
A presto Emi Delli Zuani
freya76
Le esposizioni universali hanno sempre suscitato un grande fascino su di me! Oltre a quella del 1889 ricorderei anche quella del 1937, sempre a Parigi, con “L’operaio e la Kolkhoznitsa” (fra l’altro citata ieri nella cerimonia di apertura delle olimpiadi di Sochi!) da una parte e l’opera di Albert Speer per il nazismo dall’altra. Le expo sono sempre state vetrine per i paesi partecipanti che si affannavano a mostare il loro meglio e ad esprimerere il proprio pensiero. Ed oggi sono quindi una vera e proprio lente d’ingrandimento sulla storia. Penso però che negli anni le expo abbiano perso mordente. Seguirò senz’altro la rubrica…chissà che non mi facciate cambiare idea! 😉
miprendoemiportovia
bene allora Emi datti da fare 🙂
Emi Delli Zuani
Quello che può fare la differenza in questa occasione è il tema…se lo seguiranno a dovere avremo molto da raccontare!