Non c’è niente da fare. Iniziare la giornata con il canto degli uccelli che riempie l’aria, il sole alto e il mare di un azzurro talmente brillante quasi da accecarti è qualcosa di speciale.


Se poi a seguire trovi ad aspettarti una colazione a base di caffè, mango, papaya e frutti della passione capisci che questo è il posto giusto che fa per te.


Terminata la colazione mi fermo incantato a guardare un paio di uomini intenti alla potatura di una palma e alla raccolta delle sue noci di cocco.

Quando tutti siamo pronti partiamo alla scoperta della parte Nord dell’Isola nel distretto di Pamplemousses, primo impegno della giornata: visita alla fabbrica/museo della canna da zucchero Adventures Du Sucre.
Ad accompagnarci per tutta la giornata sono i gentilissimi ed efficienti ragazzi della Promotour La Difference. Fin dall’esterno si rimane incantati a vedere questa immensa fabbrica immersa in una lussureggiante vegetazione tra cui spicca il flamboyant coi suoi fiori fiammeggianti albero tipico qui a Mauritius.


All’interno viene riprodotto in scala reale il molo sul quale venivano preparati i sacchi di zucchero di canna pronti per la spedizione via mare. Il museo offre la possibilità di scoprire la nascita e l’evoluzione delle tecniche di lavorazione della “sugar cane”.
La nostra simpatica guida ci racconta che in passato la prima fonte di guadagno a Mauritius era la coltivazione del caffè scalzata in seguito dalla canna da zucchero. Ci dice inoltre che anche il tè verde ha una grande importanza economica e culturale, e che una delegazione di esperti cinesi ha definito di ottima qualità. I mauriziani ne bevono in continuazione tanto da farlo diventare la bevanda più consumata dell’isola. Ma attenzione, non quello freddo, che per loro equivale ad un vero e proprio scandalo! Se invece chiedete «a cup of tea» vi daranno un tè caldo con latte, aromatizzato alla vaniglia, anche d’estate!
Non poteva mancare lo sugar testing naturalmente. Sono ben dodici le differenti qualità di zucchero che ci vengono offerte. Quelle più dense e scure con sentori di liquirizia sono davvero uno spettacolo!

Una industria direttamente collegata a quella dello zucchero è quella del rhum. Due sono i tipi di fabbricazione di questo alcolico che portano a due sapori completamente differenti: uno è quello “industrial”mentre l’altro è quello “agricole”.

Nel primo viene utilizzato come ingrediente la melassa di zucchero mentre nel secondo il succo della canna da zucchero. Nello shop del museo c’è anche il banco prova di rhum, che non ci siamo lasciati sfuggire per nulla al mondo. Il rhum di qualità è stato veramente una fantastica sorpresa e ovviamente a casa con me verrà una bottiglia di “agricole”, potevo farmi scappare l’occasione?
La seconda tappa del nostro giro alla scoperta del Nord dell’Isola è il Sir Seewoosagur Aramgoolam Botanic Garden.
Alberi e piante di tutto il mondo sono state raccolti nel corso dei secoli in questo straordinario giardino botanico. Non servono grandi parole, perché basta far parlare le immagini.





Il pranzo ci viene servito nel ristorante
Le Table du Chateau di Fabio de Poli, chef italiano. Fabio ci racconta che la sua cucina è una rivisitazione della cucina tradizionale mauriziana. Ormai è da talmente tanto tempo che si è trasferito sull’isola che inizia ad avere qualche piccola difficoltà nel parlare italiano. La clientela del suo locale è composta da un 65% di abitanti di Mauritius.
A fianco del ristorante si erge la bellissima villa coloniale Chateau Labourdonnais che sembra uscita direttamente da Django di Quentin Tarantino.
Visitiamo il suo interno e dopo un rapido giro alla rhumerie del ristorante torniamo al
resort.

La serata inizia con balli e canti tradizionali dell’isola. I costumi e le musiche non subiscono l’influenza asiatica che si può trovare altrove a Mauritius.
Questa è Africa pura.
Ora sono qui nel mio letto a scrivere le ultime righe di questo post con gli occhi sempre più pesanti, ma non riesco a smettere di pensare alla frase di Mark Twain che ho letto sulle pareti del museo questa mattina ” Mauritius è stata creata per prima e poi è venuto il Paradiso; il Paradiso è stato copiato da Mauritius“.
Mi sa che avevi proprio ragione Mark, buonanotte.
MTPAItaly
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The Girl with the Suitcase
Che belle immagini Luca! Grazie per portarci con te 🙂
miprendoemiportovia
e che carina che sei tu! Silvia la prossima volta partiamo noi però 🙂
eli
Lucia
Direi che l’ultima frase riassume la bellezza di questa isola stupenda! Bellissimo viaggio!!!
miprendoemiportovia
grazie 🙂
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GolixLuca
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#Mauritius
Ivana - Itinaround.it
Mauritius mi è rimasta nel cuore, con i suoi colori, profumi, e la sua multiculturalità! Voi dove avete soggiornato? Io avevo trovato un appartamento splendido a Flic en Flac e mi sono trovata benissimo per raggiungere tutti i punti dell’isola, ma vorrei capire se ci sono altre zone altrettanto valide. Grazie 🙂
Elisa e Luca
grazie a te