Mauritius ci accoglie nei migliore dei modi: è il 2 dicembre, sono le 7:45 del mattino e la colonnina del mercurio segna 25 gradi. Il gran sorriso di Damina, la nostra guida fino al resort, è la prima cosa che vediamo usciti fuori dall’aeroporto.
Montati sul pulmino schizziamo, traffico permettendo, attraverso l’isola per raggiungere la prima tappa del nostro blog tour: il resort Trou Aux Biches.
Le insolite cime delle montagne vulcaniche di Mauritius ci accompagnano fino a destinazione.
Durante il tragitto Damina ci parla con orgoglio della perfetta integrazione razziale che ha luogo a Mauritius. La popolazione è composta da diverse etnie che professano altrettante religioni, la maggioranza, il 52%, è costituita da indù. Qui a differenza di altri stati si vive in pace ed armonia. Un vecchio proverbio dice che la lingua ufficiale è l’inglese, ma si parla in francese e si litiga in creolo. Da quest’anno il creolo è insegnato anche a scuola (oltre all’inglese e al francese), mentre prima si parlava solo in casa.
Prima di raggiungere il resort attraversiamo Port Louis, capitale e centro economico dell’isola. Ogni giorno migliaia di mauriziani si dirigono verso la città per andare a lavorare creando un soffocante traffico. Port Luis è abitata soprattutto da musulmani e cinesi. Abbandonata la città giungiamo finalmente al resort. Quello che ci appare ci lascia letteralmente senza parole: sabbia bianca a perdita d’occhio, palme, una stupenda piscina e il mare a due passi.

La stanchezza del viaggio scompare quando ci viene servita la colazione vista mare a base di frutta esotica e croissant.
La stanza che mi viene assegnata è un vero sogno. Il letto è rivolto verso la vetrata che dà su un giardino interno e il bagno offre una bellissima vasca e una spettacolare doccia esterna immersa nella vegetazione.
Il tempo vola ed è già l’ora di pranzare.
Le pietanze che vengono servite nel ristorante Caravelle del resort sono a base di pesce e vengono accompagnate da un Chardonnay francese.
Nel pomeriggio ci vengono mostrate le offerte del resort tra le quali una palestra attrezzatissima, una zona baby e un’estesa zona spa e massaggi.

Ci viene presentato lo chef italiano Lorenzo Buti che in serata ci presenterà le sue creazioni culinarie. Da buon chef non si presenta a mani vuote: ci omaggia di gustosissimi dolcetti al basilico e fragole e ci regala cantucci realizzati con ingredienti mauriziani.
Qualche nuvola di troppo inizia a solcare il cielo, ma comunque sia ci permette di assistere ad uno spettacolare tramonto sulla spiaggia reso ancor più spettacolare da un paio di bottiglie di champagne.
L’aperitivo non si conclude in spiaggia, ma continua in una delle sensazionali ville del resort.

La cena è composta da pietanze italiane, e per la precisione sarde, e pesce tipico dell’isola.
Insomma un perfetto matrimonio tra Italia e Mauritius, come quello che si svolgerà la prossima primavera tra lo chef è la sua fidanzata mauriziana.
La cena si conclude con uno spettacolare (doppio) rhum di Mauritius. Un vero nettare!

Non mi resta che lasciarmi andare nelle dolci braccia di Morfeo anche se so che i sogni arriveranno domani quando mi alzerò e sarò ancora qui a Mauritius.
Buona notte a tutti…
Elisa Paterlini
Luca Golix Golinelli
miprendoemiportovia
grazie a Mauritius Turismo – MTPA Italia
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