
Questa storia comincia a Milano e finisce a Malta.
È una storia con un minimo comun denominatore: il design.
Siamo andati a Milano in un pomeriggio di primavera per poter ammirare le opere della mostra IED for Malta. Un gruppo di docenti, ex-alunni e studenti dello IED provenienti da tutta Europa hanno composto un team di 12 persone, una squadra di creativi che ha dato vita ad un progetto molto interessante.
Un viaggio che li ha portati in giro per l’isola per cinque giorni a studiare oggetti, disegni e simboli considerati i principali emblemi di Malta e che poi li ha visti ritirarsi in una casa a Gozo per produrre creazioni ispirate dall’esperienze appena concluse.
I risultati di questo viaggio è diventato una mostra dal titolo IED for Malta ed è visibile a Milano fino al 30 aprile (a questo link tutte le info).
Ma ritorniamo alla nostra storia che prosegue su un’isola che volevamo visitare da tanto. Un’isola dove l’influenza mediterranea va a braccetto con quella inglese. Dove chi ti incontra parla anche italiano, beve the caldo al latte e vive in case con balconate colorate da perderci la testa.
A Malta abbiamo avuto il grande piacere di incontrare designer che all’isola si sono ispirati per le loro creazioni. Proprio come hanno fatto i ragazzi del progetto IED for Malta. Conosciamoli insieme perché anche voi, durante il vostro prossimo viaggio a Malta possiate entrarvi in contatto.
C’è Saz Mifsud che cattura nei suoi scatti gli uccelli che popolano l’isola, li mischia ai suoi colori e li stampa su borsette e foulard.
Saz ha gli occhi che parlano e il cuore grande tanto che ha appena lanciato un progetto che permette a donne malate di cancro di ricevere i suoi foulard per continuare a sentirsi belle anche durante la chemio terapia.
C’è Stephanie Borg che lasciandosi ispirare dalle piastrelle dei pavimenti delle case crea pattern meravigliosi.
Le sue creazioni sono straordinarie e le avremmo comprate tutte. I pavimenti di Malta sono stupendi, le ceramiche colorate hanno disegni magnifici e Stephanie, con grande abilità, le trasforma in tazze, quadri ed addirittura dolci.
Questi oggetti sono, senza dubbio, il souvenir perfetto per stupire una volta tornati a casa.
Craig Macdonald che con le sue grafiche contemporanee dà valore alla lingua maltese col progetto Te Fit-Tazza.
Il suo obiettivo insieme al suo socio, Andrew Farrugia, è quello di catturare e documentare il senso di patriottismo dei maltesi in rappresentazioni minimaliste che seppur con il numero minore possibile di dettagli mantengano il soggetto riconoscibile.
Ed infine c’è che si è trasferito qui ventisei anni fa dall’Olanda ed ora porta sulle passerelle di tutto il mondo i suoi abiti che raccontano l’isola insieme a suo marito, maltese, sotto l’etichetta Charles&Ron.
Un fashion brand conosciuto ormai in tutto il mondo.
Può il design raccontare un luogo?
La risposta è sì ed è molto affascinante vedere quanto un artista del posto sia a questo luogo talmente da volere con la sua arte supportarne la cultura e le tradizioni per non farle morire.
Quando andate a Malta fateci caso.