Se riuscite a scacciare il pregiudizio che Mallorca sia meta di un turismo un po’ discotecaro, fatto di palestrati con cocktail in mano a partire dalle 12 e leggiadre fanciulle in tacchi a spillo anche in spiaggia, vi verrà voglia di scoprirla.
Partiamo dal mare, che come nelle altre isole delle Baleari non ha nulla da invidiare a quello dei Caraibi: se la costa nord-ovest è contraddistinta dalle rocce della catena montuosa di Serra de Tramuntana che declinano verso spiagge basse e pianure di uliveti ed agrumeti, la costa sud-est presenta spiagge bianche incontaminate protette da una folta macchia mediterranea e acque che virano dal turchese al blu più intenso.
Il capoluogo, Palma, contesa da Romani e Arabi e spesso attaccata dai pirati, ha un centro storico protetto dalle mura del XVIII secolo, in cui si snodano strette vie che conducono ad antiche chiese, dimore nobiliari, palazzi gotici e segreti patii.
La cattedrale, simbolo della città, fu costruita sulla più grande moschea araba con una pietra calcarea dell’isola e i poeti ne cantano la maestosità e al contempo la semplicità come “una barca incagliata in riva al mare, un organo di pietra ”.
All’interno lo sguardo è rapito dai giochi di luce delle vetrate e dei due rosoni, dal baldacchino di copertura dell’altare di forma ottagonale a cui lavorò Antoni Gaudì, i paramenti sacri barocchi e l’abside di ceramica realizzata da Miquel Barceló che rappresenta il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci e la trasformazione del vino in acqua.
Nessun soggiorno in Spagna può dirsi completo senza partecipare al rito delle tapas “ un milagro de la comunicación, un momento de ocio, de placer, de reir y de hablar”.
Nelle bodegues si possono assaporare gli autentici sapori della tradizione isolana: melanzane ripiene con carne e pesce, zuppe di aragosta, riso brut cotto con verdure e legumi accompagnati dal vino rosso Binissalem-Mallorca e come dolce ensaimada o gató de almendras innaffiate dal liquore ginebra.
Un giro alla ricerca di souvenir, lontano dai negozi più commerciali ci porta a scoprire altri aspetti dell’isola: la coltivazione delle perle, la lavorazione della ceramica, le mallorquinas spesso calzate dai principi delle Asturie, i prodotti enogastronomici locali.
Campi da golf, villaggi di pescatori, discoteche, natura, parchi divertimento, attrazioni culturali … che carattere vorrai dare alla tua prossima vacanza a Mallorca?
Post scritto dalla tata collaboratrice Cristina felice Civitillo