Chi abbia mai fatto un viaggio in Francia sa bene quanta bellezza custodisca questa terra, ma c’è una regione in particolare che ruba il cuore di chi la visita e non lo restituisce più. Seguendo il nostro itinerario in Normandia di 5 giorni scoprirai che qui Madre Natura e l’uomo, lavorando in perfetta armonia, hanno dato il loro meglio.
Paesaggi strepitosi che tolgono il fiato dalla loro bellezza, città d’arte e piccoli villaggi tradizionali dal romanticismo esagerato: questo e tanto altro è la Normandia.
In questo articolo troverete non solo cosa vedere in Normandia, ma anche una lista dettagliata di ristoranti dove mangiare la miglior cucina normanna e alloggi da mille e una notte.
Indice dei contenuti
Come arrivare in Normandia dall’Italia
La Normandia non è dotata di un aeroporto che permetta di arrivare dall’Italia con un volo diretto, ma la sua vicinanza a Parigi fa sì che raggiungerla sia abbastanza semplice. Anzi dà la possibilità di farlo in maniera sostenibile rispettando l’ambiente!
Viaggio in Normandia con treno e auto elettrica
Siamo partiti da Milano prendendo il celebre TGV, treno ad alta velocità francese, che in 7 ore circa passando per Torino e Lione, ci ha comodamente portato alla stazione di Gare de Lyon di Parigi.
Il costante aumento di colonnine di ricarica auto elettriche in Francia ci ha permesso di noleggiare una macchina 100% elettrica e di utilizzarla per tutto il nostro itinerario in Normandia di 5 giorni.
Il modello che abbiamo guidato era una Hyundai Kona con un’autonomia circa di 430 km. Praticamente in ogni sito visitato, parcheggio pubblico e alloggio nel quale abbiamo dormito abbiamo sempre trovato una colonnina disponibile che ci ha permesso di ricaricare senza problemi.
Per individuare i punti di ricarica (e sapere se fossero disponibili) abbiamo usato l’app Chargemap, che funziona anche in Italia.
Oltre al fatto di rispettare l’ambiente, noleggiare un’auto elettrica in Normandia ci ha permesso anche un grande risparmio economico. Il costo per km è sicuramente molto più basso rispetto alla benzina e poi molte strutture alberghiere ci hanno dato la possibilità di ricaricare l’auto gratuitamente.
Verifica subito la possibilità di noleggiare la tua auto qui se arrivi a Parigi e vuoi raggiungere la Normandia.
Itinerario in Normandia di 5 giorni, immersi tra natura e cultura
Giorno 1 / Parigi – Giverny – Rouen
Arrivati a Parigi in serata, di buon mattino ci siamo messi in strada per raggiungere la prima tappa del nostro itinerario in Normandia di 5 giorni, a circa 1h20m da Gare De Lyon: il villaggio di Giverny.
Scoprire Giverny e il magico mondo di Monet
Se amate l’arte il nome di Giverny di sicuro vi suonerà familiare. Qui il grande maestro dell’impressionismo Claude Monet si innamorò perdutamente dei suoi paesaggi e della sua luce dorata tanto che nel 1883 decise di trasferirvisi e trascorrere il resto della sua vita fino alla morte giunta nel 1926.
Mettere piede nei Jardins de Monet significa entrare letteralmente in uno dei suoi quadri. Vi state chiedendo quale sia il periodo migliore per visitarli? Io ed Elisa l’abbiamo fatto durante l’autunno, quando i colori della vegetazione andavano dal giallo acceso al rosso fuoco, e vi dico che ho la pelle d’oca mentre scrivo queste righe al loro ricordo. Sedersi su una delle panchine che costeggiano il laghetto e fissare le ninfee che galleggiano, proprio come fossero in una tela di Monet, è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita.
A dominare sui giardini e laghetto si trova la casa di Monet. L’ampio atelier, la coloratissima cucina, la camera da letto con finestre che si affacciano su un panorama incantevole: la residenza del pittore è diventata la casa dei miei sogni! 😍
Percorrendo la via principale del villaggio di Giverny si giunge fino alla chiesetta dove sul retro si trova la tomba di Monet. Un omaggio è d’obbligo.
Se la passeggiata nei giardini della casa di Monet vi ha messo appetito siete davvero fortunati perché ad attendervi c’è un ottimo ristorante, La Musardière, che utilizza solo ingredienti di produttori locali della Normandia e li cucina con creatività.
Rouen, la capitale della Normandia
Ripresa l’auto abbiamo guidato per circa un’ora (70 km) per giungere al capoluogo della Normandia, la storica Rouen. Con il suo quasi mezzo milione di abitanti, Rouen è la più importante ed estesa città di tutta la regione. Richiede almeno una giornata intera per godere appieno di tutto ciò che ha da offrire, motivo per il quale nel nostro itinerario in Normandia di 5 giorni abbiamo deciso di dedicarle due mezze giornate (pomeriggio, sera e mattina seguente).
Parcheggiata l’auto nel Parking du Vieux Marché (parcheggio sotterraneo in Place du Vieux Marché) ci siamo avventurati nel suo centro storico. Prima tappa, l’iconica torre del Gros-Horloge, il grande orologio, simbolo della città. Tanto bello il suo interno (guardate che spettacolo questa finestra) quanto la vista pazzesca su Rouen da cui si gode dalla sommità.
Ridiscesi ci siamo diretti verso Notre-Dame, l’imponente cattedrale gotica di Rouen, una delle chiese più grandi di tutta la Francia e che Claude Monet ha più volte ritratto nei suoi dipinti. Camminando lungo le sue immense navate vi accorgerete di una cappella diversa dalle altre, quella dedicata a Giovanna d’Arco. Dopo essere stata condannata e giustiziata proprio a Rouen, il nome di Giovanna d’Arco è stato poi riabilitato e beatificato. Per questo motivo all’interno della cattedrale si trova questa celebrazione della sua figura e della sua storia. Guardando le vetrate potrete riconoscere i passaggi fondamentali della sua avventurosa e tragica vita.
A Giovanna d’Arco è dedicato anche un museo interattivo, l’Historial Jeanne d’Arc (7 Rue Saint-Romain), di cui ci hanno parlato molto bene, ma che non abbiamo avuto purtroppo tempo di visitare.
Rouen alla sera: dove mangiare e dormire
Per cena abbiamo prenotato un tavolo al Le Fish, uno dei migliori ristoranti di pesce della città. Durante un pasto davvero delizioso abbiamo avuto la possibilità di leccarci i baffi gustandoci le imperdibili coquilles Saint-Jaques, le celebri capesante della Normandia. Mamma, che buone!
Le Fish – 35 Rue Percière, 76000 Rouen, Francia – Telefono: +33 9 73 88 00 02
Se già di giorno con le sue case a graticcio Rouen è splendida, durante la notte, quando le vie si svuotano dai turisti e si accendono le luci diventa magica. A braccetto, stretti stretti, ci siamo infilati in un localino troppo carino, Le Petit Bar (5 Rue Damiette – Tel.+33 7 69 54 87 12) per un cocktail della buonanotte.
Nell scelta di dove dormire a Rouen abbiamo optato, a due passi dalla pittoresca di Place du Vieux Marché, per l’hotel letterario Best Western Gustave Flaubert (33 rue du Vieux Palais 76000 Rouen) intitolato al celebre scrittore che proprio a Rouen è nato e vissuto. Ogni stanza dell’albergo è dedicata ad uno scrittore francese: è un vero bijoux!
Giorno 2 / Rouen – Jumièges
Dopo un’abbondante colazione, abbiamo riattraversato il centro per giungere al Musée des Beaux-Arts, il museo delle Bella Arti di Rouen. Fondato da Napoleone Bonaparte, custodisce opere d’arte dal Rinascimento ai giorni nostri ed è uno degli spazi espositivi più importanti di Francia per quanto riguarda il movimento impressionista. La lista dei pittori presenti è davvero lunghissima da Delacroix a Monet passando per Renoir e Pissarro.
Rouen: dove mangiare a pranzo
Avete mai pensato di pranzare in un cimitero? No, tranquilli, non sono uscito di senno. Il Café Hamlet, uno dei migliori ristoranti in città, sorge in uno degli edifici che in passato delimitavano il cimitero cittadino. Se infatti prestate attenzione potrete trovare delle macabre decorazioni in bassorilievo lungo tutto il portico.
Prima di riprendere l’auto e lasciare Rouen ci siamo infilati nel portone dell’Église Sainte-Jeanne-d’Arc, la chiesa di Santa Giovanna d’Arco, che sorge in Place du Vieux Marché. Se l’aspetto architettonico esterno è decisamente moderno (la chiesa è stata costruita nel 1979) è alquanto singolare, il suo interno è spettacolare grazie alla sua forma sinuosa e alle vetrate colorate.
Abbaye du Jumièges e la sua chiesa senza tetto
Ad una trentina di chilometri da Rouen si trova un luogo mistico. Si tratta dell’Abbaye du Jumièges, abbazia del villaggio di Jumièges. Fondata nel 654, nei secoli ha conosciuto periodi di splendore così come di tragici eventi tra incendi e saccheggi. Oggi quello che rimane sono le sue rovine che però custodiscono un fascino incredibile: camminare lungo la navate centrale della chiesa senza tetto è un’esperienza imperdibile in un viaggio in Normandia.
A due passi dall’abbazia si trova un romantico luogo dove trascorrere la notte, il Domaine Le Clos Des Fontaines. Costituita da diversi edifici in pietra e dotata di spa e jacuzzi esterna è una tenuta perfetta per rilassarsi immersi nella natura della campagna lungo il fiume Senna.
Giorno 3 / Étretat – Honfleur
DI buon mattino ci siamo messi in auto e abbiamo puntato verso lo stretto della Manica (70 km) per raggiungere uno dei luoghi più celebri e amati della Normandia, le bianche falesie di Étretat.
Étretat e le sue bianche scogliere
È impossibile arrivare nella spiaggia di questo paesino e non rimanere a bocca aperta davanti alle pareti calcaree che la circondano. Salendo lungo una scalinata che parte proprio dal litoraneo si giunge in cima alla Falesia d’Amont e da lì si può ammirare la Falesia d’Aval in tutto il suo bianco splendore.
Oltre alla vista e alla pittoresca chiesetta, sulla falesia d’Amont si trovano les Jardins d’Étretat, giardini caratterizzati dalla presenza di “sculture viventi” che sembrano usciti direttamente da “Alice nel paese delle meraviglie”. Stu-pen-di!
Honfleur, un villaggio di pescatori da cartolina
Puntando verso sud, dopo 45 km, siamo giunti ad Honfleur. Non c’è miglior modo di fare la conoscenza di questa città di mettere piede nel Viuex-Bassin, il suo antico porto. Sedere lungo le sue banchine, con i piedi a penzoloni, ad ammirare gli edifici che si riflettono insieme al cielo azzurro nelle acque è pura gioia. Prima di andare alla scoperta del suo centro storico vi consigliamo di passare presso l’Office de Tourisme de Honfleur (Quai Le Paulmier 14600 Honfleur Tel: +33 2 31 89 23 30) perché con soli 2 euro potrete acquistare il visore che vi permetterà di conoscere Honfleur attraverso la realtà aumentata.
Dopo aver visitato l’Église Sainte Catherine, interamente in legno, entrate a pranzo al ristornate Le Coté Resto per innamorarvi delle sue pietanze a base di pesce.
Appena fuori dalla città, immersa nei boschi delle sue colline, si trova la tenuta Les Jardins de Coppélia, luogo perfetto dove trascorrere una romantica notte. Il ristorante è semplicemente sublime, ma prima di andare a cena è d’obbligo una sessione in spa!!!
Giorno 4 / Mont-Saint-Michel
A due ore di auto, circa 200 km, sul confine con la regione della Bretagna si trova uno dei luoghi più celebri di tutta la Francia, che nonostante la distanza non potevamo non includere nel nostro itinerario in Normandia di 5 giorni. Sto naturalmente parlando di Mont-Saint-Michel. È possibile prenotare i biglietti per la visita all’Abbazia (link affiliato), che consigliamo per non dover fare file.
La magia di Mont-Saint-Michel
Potete averlo visto in foto o in video un miliardo di volte, ma quando guidando vedete spuntare all’orizzonte l’inconfondibile silhouette dei suoi edifici la pelle d’oca arriva a chiunque. All’improvviso vi sembrerà di essere arrivati sul set del Signore degli Anelli o del Trono di Spade.
Costruito su un isolotto in balia delle maree , Mont-Saint-Michel è uno spettacolo che va visto almeno una volta nella vita.
Posteggiata l’auto presso i parcheggi a pagamento(€ 9.80 giornalieri) si può camminare e percorrere i diversi pontili a piedi oppure, come abbiamo fatto noi, prendere la navetta gratuita che in pochi minuti porta a metà dell’ultimo ponte.
Per l’ultima sera in Normandia abbiamo deciso di farci un regalo e pernottare in una casa da sogno, presso il Domaine Le Coq Enchanté, nel villaggio di Cambremer (a circa 2 ore di auto da Mont-Siant-Michel). Di alloggi splendidi ne abbiamo visti tanti nei nostri viaggi (abbiamo pure una rubrica dedicata) ma una casina così bella non l’avevamo vista mai! Wooow!!!!
Giorno 5 / Cambremer – Beuvron-en-Auge – Parigi
Prima di ritornare a Parigi per riprendere il treno del ritorno ci siamo dedicati alla scoperta del mondo del sidro di mele e del calvados presso la cantina Pierre Huet, produttore dal 1865. È stato super affascinante scoprire i processi produttivi (seguiti da degustazione) di queste due bevande fermentate e distillate che in Normandia sono un vero must.
Beuvron-en-Auge, il finale del nostro itinerario in Normandia di 5 giorni
Ultimo stop a Beuvron-en-Auge, un villaggio che definire da cartolina è usare un eufemismo, fatto tutto di casine a graticcio e localini deliziosi come il ristorante/tavola calda/shop Antoine et Lucil (8 Bis Pl. Michel Vermughen, 14430 Beuvron-en-Auge, Francia – Telefono: +33 2 31 86 02 83). Non potevamo chiedere al nostro itinerario in Normandia di 5 giorni un finale migliore!
Erano da anni che la Normandia stazionava fissa nella nostra wishlist e che dire? Beh, ha di sicuro rispettato le altissime aspettative che avevamo nei suoi confronti! E pensare che non abbiamo nemmeno visto tutto quello che ha da offrire!!!
Il nostro racconto di viaggio termina qui ma non i nostri racconti sulla Francia che potete trovare sul nostro blog e sul nostro profilo Instagram che vi invitiamo a seguire se ancora non lo fate 😉
Prima di partire, non dimenticate l’assicurazione di viaggio… tramite il nostro link potete avere uno sconto!
Martina
Ciao! itinerario bellissimo, avevate Manina con voi? Fattibile con una bimba di 1 anno?
Elisa e Luca
Ciao Martina, non era con noi ma è un itinerario fattibilissimo anche per i bambini di tutte le età (eravamo stati con lui in Bretagna quando era piccolo e si era divertito un mondo!).
Daniela Orru'
Bellissimo ,grazie ci servirà per il nostro viaggio. Sapete se è possibile portare i cani nei luoghi in cui siete stati ?
Elisa e Luca
Ciao Daniela, grazie mille, siamo felici ti sia stato utile. Per quanto riguarda i cani non lo sappiamo, mi dispiace.
Monica.girodo@liberi.it
scusa mi butti lì un prezzo totale fittizio.grazie
Elisa e Luca
non siamo un’agenzia turistica, spiacenti