Ho sempre riconosciuto di essere una privilegiata: a Napoli vivo in un quartiere stupendo, la collina del Vomero che con il suo morbido profilo guarda le brulicanti strade del centro storico fino al mare.
Tutti i ricordi di me bambina e adolescente sono legati a questo quartiere: il nuoto, l’atletica e il rugby allo Stadio polisportivo Arturo Collana, le manifestazioni a Castel Sant’Elmo, le carrozze e i presepi alla Certosa e Museo di San Martino con il nonno, i palazzi liberty che osservavo con stupore, i numerosi cinema, la Villa Floridiana, cuore verde della zona, prima meta delle passeggiate con i miei genitori e poi delle ore libere dal liceo, le librerie, luoghi prediletti per le mie razzie.
Poi qualcosa è cambiato: sono state smantellate alcune aree dello stadio, due cinema hanno chiuso cedendo i locali a un supermercato e al nulla, la Floridiana ha visto ridurre gli spazi aperti al pubblico perché i soldi non sono bastati più per la manutenzione ordinaria, quindi è stata la volta delle librerie, la svendita di Guida poi Loffredo e Fnac.
Tanto disappunto perché la nostra identità e ricchezza culturale era stata violata, qualche sommessa protesta, poi basta, la rassegnazione ha ceduto il posto al cinismo che la crisi aveva selezionato i consumi.
Dal basso però qualcosa si è iniziato a muovere per far riscoprire alle persone la voglia di vivere il quartiere e valorizzarlo: l’associazione UnicoVomero ha cominciato a lavorare per potenziare il valore commerciale e sociale del quartiere, il gruppo di Scuola di yoga integrale si è fatto promotore prima di giornate per la pulizia delle aree verdi della Floridiana e poi della riappropriazione delle stesse grazie alle lezioni gratuite di yoga.
Il 21 luglio è nata una nuova libreria, Iocisto, la prima ad azionariato popolare in Italia, lanciata con una provocazione su Facebook, ha iniziato a raccogliere il sostegno dei tanti affascinati dal sogno di dare nuova casa ai libri e alla propria passione per la cultura.
I futuri lettori hanno fatto lunghe file per poter visitare i locali, per ora senza libri che arriveranno il 1 ottobre ma ricchi di opere d’arte, alcune delle quali saranno messe all’asta per raccogliere fondi per l’attività.
Ed è vero che una volta che si saranno spenti i riflettori sulla novità bisognerà “pesare” il reale coinvolgimento delle persone, la loro voglia di vivere la libreria, frequentarne gli eventi, donare qualche ora di tempo per consentirne l’apertura, acquistare i libri, ma oggi l’emozione per questa inaugurazione è ancora così forte e fresca, che voglio regalarvi l’ottimismo che quando le persone decidono di mettersi insieme attorno ad un progetto di valore poi ci riescono e sanno con il loro esempio ed entusiasmo coinvolgere chi li circonda.
La prossima volta che venite a Napoli fate una sosta da Iocisto, perché dopotutto una libreria è il luogo dove iniziano nuovi ed incredibili viaggi.
carmela
Stupenda iniziativa. Vorrei sapere l’indirizzo della nuova libreria grazie.
Cristina
via Cimarosa n.20 accanto alla funicolare centrale. se sei di Napoli ti consiglio di consultare il programma di “Vomero Notte 3.0” perchè ci sono anche loro! https://www.vienianapoli.com/2014/10/vomero-notte-30-il-programma-completo.html
Paolo Sola
A novembre farò qualche giorno a Napoli per visitarla…mai vista in vita mia…vorrei vederla con un occhio diverso, obliquo, fra il turista classico e il curioso affamato di contaminazioni…