
Qualcuno ha detto che l’India è uno stato dell’essere, ascoltai per la prima volta questa frase da un carissimo amico che dall’India va e viene da oltre 40 anni con sua moglie. Io mi disperavo perché volevo tanto andarci ma in quel periodo ero particolarmente al verde, mi sembrava un sogno impossibile, ma le sue parole mi colpirono.
Non ho mai smesso di crederci e, alla fine, in India ci sono andata ben due volte, anzi ho in progetto di tornare presto per esplorare nuovi paesaggi e riabbracciare vecchi amici.
È un amore, quello verso questa terra, che non so spiegare ma fosse per me mi trasferirei subito lì perché fin dalla prima volta mi sono sentita a casa, ho sentito che in quel luogo la mia anima poteva trovare rifugio.
L’India per me è caos, rumore, odore d’incenso mischiato alla puzza delle strade, sari colorati, gelsomini tra i capelli. Tuk tuk invadenti, corvi gracchianti e scimmie dispettose. Strade non asfaltate di paesini persi nel nulla o metropoli che cercano di occidentalizzarsi. L’India per me è un bambino ingenuo che guarda all’Occidente come un fratello maggiore da imitare e lo fa in modo piuttosto impacciato a volte.
Spazzatura e offerte devozionali, una terra di contrasti. La pace nel cuore. Lacrime di confusione. Il Paese delle Meraviglie e io, come Alice, a chiedermi chi sono.
India mamma che conforta, India pugni nello stomaco.
La “mia” India, quello che io vivo e che può essere diversa da quella che vedi o che vivrai tu ma che vale la pena di essere raccontata.
Se avrai voglia, sarò qui a farlo, come una giovane donna che, seduta sulla riva di un fiume, racconta storie al vento e, a volte, qualche passante curioso si ferma per ascoltare.
“Qui non siamo in Inghilterra, in Nuova Zelanda, in Australia o in qualsiasi altro paese del cazzo. Questa è l’India, amico. In questo paese è il cuore che comanda. Il fottutissimo cuore. È per questo che sei libero. Gregory David Roberts, Shantaram!
Questo post è stato scritto da Sara che ci è già passata a trovare più volte come special guest del mercoledì, e che pubblichiamo sempre molto volentieri, di lei ci piace il suo entusiasmo e l’amore viscerale per questo paese.
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In India tutto è possibile, niente è certo