Top
Image Alt

Miprendoemiportovia - Blog di viaggi

mercato delle gaite cereria

C’è un paesino a pochi chilometri da Perugia che parla di storia e tradizione mantenendo viva l’attenzione per l’epoca medievale. Stiamo parlando di Bevagna e del circuito turistico-culturale del mercato delle Gaite.

mercato delle gaite bevagnamercato delle gaite bevagna

La particolarità che ci ha colpiti ed entusiasmati al tempo stesso è che questa tradizione continua ad essere tramandata giorno dopo giorno grazie alla passione e al duro lavoro di ricostruzione storica dei suoi abitanti. Le strette vie di Bevagna offrono la possibilità di visitare tutto l’anno quattro diverse botteghe artigianali, situate nelle diverse gaite (antichi quartieri): la carteria, il setificio, la cereria, e le zecchiere. All’interno delle loro buie stanze (naturalmente è bandita l’elettricità!) abbiamo incontrato dei veri e propri artigiani che svolgono il loro lavoro quotidiano attenendosi scrupolosamente agli antichi testi medioevali. Non è una mera operazione turistica o una nostalgica manifestazione folcloristica. E’ l’amore per le proprie radici. E’ la fierezza di compiere qualcosa che altrimenti, una volta dimenticato, si perderebbe per sempre.

Le parole e gli occhi dei volontari che danno vita a tutto questo sono lì per testimoniarlo ed accogliervi, proprio come è capitato a noi!

mercato delle gaite bevagnamercato delle gaite bevagna

Il nostro viaggio di scoperta inizia dalla carteria, luogo di produzione della “carta bambagina”, realizzata con polpa derivata dagli stracci. “La selezione, la macerazione e la riduzione a poltiglia dei tessuti, l’asciugatura, la collatura e la calandratura finale sono le fasi di lavoro che permettono di creare il foglio di carta” ce lo spiega passo dopo passo il maestro cartaio Guglielmo Orsetti che ci accoglie nel suo laboratorio in cui lavora da più di vent’anni.

mercato delle gaite carteria

mercato delle gaite carteria

mercato delle gaite carteria

mercato delle gaite carteriamercato delle gaite carteriamercato delle gaite carteriamercato delle gaite carteriamercato delle gaite carteriamercato delle gaite carteriamercato delle gaite carteriaPoco lontano si trova la casa di Cecco, una casa medioevale visitabile anch’essa tutti i giorni accompagnati da una guida. Il fascino di Bevagna non si esaurisce solamente nella rievocazione medioevale. Le fondamenta sulle quali sono state costruite le abitazioni sono quelle di un teatro di epoca romana. Un teatro da diecimila posti a sedere, più grande di quello di Spoleto e di Assisi messi insieme. Le odierne viuzze seguono il senso circolare delle antiche gradinate. Il teatro praticamente è stato inglobato dal paese. “Sono ambienti unici perché, seppur esistano altre porzioni di teatri romani abitati in Italia sono di piccole dimensioni e mal conservati” ci racconta Cristina, la nostra guida.

mercato delle gaite anfiteatro romano

mercato delle gaite anfiteatro romanomercato delle gaite anfiteatro romanomercato delle gaite anfiteatro romanomercato delle gaite anfiteatro romanomercato delle gaite anfiteatro romanoIl tempo stringe, è quasi l’una di pomeriggio e le gaite stanno per chiudere. Non riusciremo a visitarle tutte e quindi scegliamo la cereria dove incontriamo il possente Mastro Massimo. Ci accoglie dicendoci che è tardi, ma cerchiamo di giocarci il tutto per tutto affermando che siamo blogger e che vorremmo parlare di loro. Il suo viso si accende, la passione è troppa per rispondere di no. “Qui si rievoca ciò che successe a Bevagna tra il 1250 ed il 1350 quando le botteghe artigiane fecero la bellezza di Bevagna che da paese che viveva di agricoltura e allevamento si trasformò in paese delle arti. La produzione di manufatti prevalse sulla vendita delle derrate alimentari., un vero successo“. La cereria è l’antico laboratorio dove si producono candele in pura cera d’api: la cera viene sciolta in caldaie di rame per essere poi colata su stoppini di canapa. Lentamente la candela prende forma e attraverso un’abile torsione si ottiene il “duplero”, singolare manufatto caratterizzato da doppia fiamma e doppia durata.

mercato delle gaite cereriamercato delle gaite cereriamercato delle gaite cereriamercato delle gaite cereriamercato delle gaite cereriamercato delle gaite cereriamercato delle gaite cereria

Il quartier generale delle gaite è nella bella Piazza Silvestri. Entriamo e conosciamo Stefano, anima del circuito turistico-culturale, che ci accompagna a visitare l’antica distilleria dove le vinacce evaporavano per trasformarsi in acquavite, base dell’elisir. “Una signora si occupa appositamente di studiare le ricette medioevali facendo ricerca e documentazione“. E poi ci saluta con un paio di curiosità a cui non avevamo pensato “Nel medioevo la cucina era completamente differente perché non esistevano né patate né pomodori, l’America ancora non era stata scoperta” e ” Un anno abbiamo perso una gara (di ricostruzione storica) perché avevamo utilizzato chiodi a testa tonda…nel medioevo esistevano solo quelli a testa quadra!

mercato delle gaite distilleriamercato delle gaite distilleriamercato delle gaite distilleriamercato delle gaite distilleriamercato delle gaite distilleriamercato delle gaite distilleria

La vostra agenda ha un’appuntamento in più: il Mercato delle Gaite dal 20 al 30 giugno, la rievocazione di tutti i mestieri medioevali con spettacoli e animazioni di cui il video può darvi solo un assaggio dell’atmosfera che verrà a crearsi.

Noi stiamo pensando di andare, e voi?

Il Mercato delle Gaite - Spot 2012

 Circuito Turistico-Culturale del mercato delle Gaite di Bevagna

Piazza F. Silvestri tel. 0742/361847 cell. 366/2428985 info@ilmercatodellegaite.it

Dove cenare a Bevagna

Ristorante Redibis allestito all’interno del Teatro Romano in Via dell’Anfiteatro Tel. 0742 360130 – email: info@redibis.it

Dove fare l’aperitivo a Bevagna

La Bottega di Assù, un luogo magico con una bellissima atmosfera in Corso Matteotti 102 Tel. 0742 360978

 

Ciao siamo Elisa e Luca, due viaggiatori incalliti che hanno fatto della loro vita un viaggio senza fine. Ci siamo entrambi licenziati da un lavoro che ci piaceva ma che non ci permetteva di vivere la vita che volevamo. Abbiamo un cuore rock’n’roll che batte all’unisono e un’anima gipsy. Il nostro motto? I sogni nel cassetto fanno la muffa, quindi tiriamoli fuori che la vita è lì che ci aspetta!

Comments:

  • 31 Maggio 2013

    wow che splendore! voglio andarci assolutamente! 🙂

    reply...

post a comment