Diciamolo subito, la storia d’amore fra Gala e Dalì è stata una delle cose che ci ha affascinato di più in questo nostro ultimo viaggio a Barcellona. Dalì conosce Gala di dieci anni più grande di lui grazie al marito di lei Paul Eluard. Inizia così una storia d’amore surreale fatta di iniziazione sessuale, comportamenti sopra alle righe, distacchi, litigi e nuovo amore. Gala diventa da subito la musa ispiratrice di Dali e ne segna tutta la sua opera. Non si può comprendere il genio di Dalì se non si conosce la storia che lo lega a lei. Ha una personalità affascinate ed inquietante al contempo, di lei si è sempre saputo poco se non che fosse originaria della Russia. Lasciò il marito e la figlia per scappare con Dalì e molti pensano che il pittore divenne così importante grazie a lei. Lo stesso padre del pittore disse: “Salvador senza Gala sarebbe niente” Dalì seppe ringraziarla. Le regalò un castello. Il castello di Pubol. Ed è proprio da Pubol che è iniziato il nostro viaggio di scoperta di questa coppia surrealista e surreale. Dalì regala a Gala il castello di Pubol nel 1969 e lei lo utilizza come luogo in cui rifugiarsi lontano dalle feste che lui dava ogni sera a Port Lligat e anche come luogo in cui vivere le sue scappatelle extraconiugali. “Grazie ancora una volta. Accetto il castello di Pubol ma a una condizione: che tu venga a trovarmi soltanto dietro invito scritto “ questo è quello che Gala risponde a Salvador nel ringraziarlo per il pensiero di averle regalato un castello. Furba vero? Quando Dalì comprò il castello era molto deteriorato e lo fece restaurare lasciando un’impronta importante del suo genio. Trompe l’oeil, affreschi sul soffitto, sedie dipinte a mano, lampade particolari e sopratutto copritermosifoni con dipinti termosifoni. A Gala non piaceva che nelle case si vedessero e chiese a Dalí di dipingere un pannello che li coprisse. Dalí per “prenderla in giro” vi dipinse un trompe l’oeil dettagliatissimo con dipinti proprio dei termosifoni. Era il suo modo per far sì che lei pensasse a lui anche quando era da sola. Un’altra particolarità del castello sono i giardini in cui sono presenti statue di elefanti dalle gambe di cicogna da cui esce l’acqua per innaffiare le piante e una piscina con busti di Wagner. Un giardino rigoglioso e al contempo cupo proprio come la personalità dell’amata Gala. Nel 1982 Gala morì e si fece seppellire a Pubol in una doppia cripta che avrebbe dovuto conservare anche le spoglie del pittore. Dal giorno della morte della sua compagna, Dalì che non aveva mai dormito a Pubol, vi si trasferì fino a quando un cortocircuito non mandò in fiamme il suo letto e fu miracolosamente salvato. Da quel momento tornò a Port Lligat ma la sua salute peggiorò sempre più quasi come se con Gala se ne fosse andata anche la sua energia vitale.
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