Vi siete mai chiesti dove vengono create le essenze dei più grandi profumi francesi?
Io l’ho scoperto durante il mio viaggio in Provenza ed è stato come fare un tuffo in un mondo parallelo, dove sono ancora l’eleganza, l’artigianalità e la cura per i dettagli a scandire i ritmi della vita. Questo è vero per molti dei paesini dell’entroterra provenzale che ho visitato, ma a Grasse vive ancora una tradizione, indissolubilmente legata all’immaginario francese, che non è solo commerciale ma anche culturale: l’arte di creare il profumo.
Grasse è un grazioso paesino dell’entroterra a circa 15 km da Cannes, facilmente raggiungibile in auto. Ha un centro molto raccolto che lo rende perfettamente visitabile a piedi.
Le vie lastricate, i negozietti artigianali e le abitazioni in stile provenzale trasmettono subito quella sensazione di raffinatezza che caratterizza la città in ogni suo angolo.
Grasse è certamente un centro turistico: sono molti i visitatori che vengono qui incuriositi dalla sua storia legata al profumo, ma è un turismo piacevole e rilassato, che rende la città vivace e godibile.
Per scoprire i segreti della creazione di un’essenza e della sua produzione si può visitare una delle trenta parfumerie della città. La più nota è Fragonard, che produce le formule acquistate poi da Dior, Lancôme, Estée Lauder e altri nomi celebri per produrre i famosi profumi omonimi. La visita guidata all’interno della fabbrica è davvero interessante: al piano terra c’è un piccolo museo storico in cui si possono osservare le macchine tradizionali con cui avviene il processo di macerazione dei fiori e una piccola collezione di boccette, cimeli e oggetti storici legati all’uso del profumo nella vita quotidiana. Al piano sotterraneo si trova una mappa del mondo che mostra le origini e la provenienza dei fiori e delle sostanze più strane con cui vengono realizzate le essenze. Segue la visita del laboratorio vero e proprio, dove la guida ci svela piccoli e interessanti segreti sulla produzione delle formule.
Lo sapete quanti fiori ci vogliono per creare un litro di essenza? Ben 1 tonnellata!
Qui scopro anche la differenza tra profumo, eau de parfume e eau de toilette: il primo contiene il 25% di essenza (il resto è alcol), la seconda e la terza rispettivamente il 15% e il 10% e sono allungate in proporzione con l’acqua, fattore che le rende più leggere. Ma quello che mi colpisce di più della visita è scoprire che molti processi di lavorazione delle essenze sono rimasti gli stessi e vengono eseguiti ancora in maniera artigianale, con una cura e una passione che trasuda dalle parole della guida, la quale ci spiega che “creare una nuova essenza è come comporre una nuova sinfonia”. La passione che incontra l’arte. Al termine della visita c’è un meraviglioso shop dove è possibile provare i diversi tipi di profumo e acquistare i prodotti della linea Fragonard. Mi aggiro tra i banchi inebriata dai profumi e dai colori dei saponi, degli incensi e delle candele esposte per fare qualche acquisto e portarmi a casa un po’ di Provenza.
Per scoprire invece la storia vera e propria del profumo nei secoli, bisogna fare tappa al Musée International de la Parfumerie, un’affascinante esposizione ospitata in un imponente palazzo settecentesco. Qui scopro che i primi parfumieres sono stati i sacerdoti egiziani e non è difficile immaginarli a corte mentre cercano l’elisir del profumo perfetto da donare ai faraoni. Il museo spiega anche molto bene il ruolo di Grasse nello sviluppo dell’industria del profumo.
Sapete che il film Profumo – Storia di un assassino, tratto dal celebre romanzo di Patrick Süskind, lo hanno girato proprio qui?
A due passi dal Museo c’è un piccolo angolo di elegante tranquillità, la Villa Fragonard, di proprietà del pittore rococò figlio dei primi profumieri di Grasse. L’abitazione è immersa nel verde e deliziosamente affrescata, il luogo giusto per apprezzare il gusto e la raffinatezza di una dimora settecentesca. Continuando l’esplorazione della città, raggiungo un altro angolo meraviglioso: la piazza che ospita la cattedrale e l’ex palazzo Vescovile costruiti nel XII secolo, un luogo raccolto e discreto. Qui ho la fortuna di imbattermi in un matrimonio e ho modo di osservare lo stile impeccabile delle donne francesi, abbigliate in modo elegante con i cappellini più stravaganti e, ovviamente, con i profumi più alla moda.
Oltrepassando invece il portico del Palazzo Vescovile ho scovato un posto davvero singolare: una piazza salotto. Al centro, si trova un piccolo giardino che ospita delle sdraio dove ci si può sedere comodi per rilassarsi e chiacchierare con gli amici. Bè, che c’è di strano? C’è che a ogni manciata di minuti si viene inebriati da spruzzi di acqua nebulizzata profumata. Un piacere per l’aria che si rinfresca ma anche per l’olfatto. A pochi metri si trovano altre sdraio da dove si può godere di un favoloso panorama delle colline provenzali.
Prima di ripartire faccio un passaggio in una boulangerie che a Grasse è un’istituzione, la maison Venturini, dove assaggio una delle specialità tipiche della città: la fougassette dolce ai fiori d’arancio. Qui a Grasse poteva non essere profumato anche il pane? 😉
Post scritto dalla tata collaboratrice Cristina Pasin
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