Trawangan è una delle tre isole che fanno parte dell’arcipelago delle Gili al largo della costa di Lombok e a due ore di speed boat da Bali.
Siamo arrivati qui oggi dopo un turbolento viaggio in mare siccome il tratto di mare che divide Bali dalle isole è spesso agitato.
Abbiamo viaggiato con la Blue Marlin. Ci hanno fatto salire su una barca che sembrava grande ed in buono stato per poi farci accomodare in una seconda barca molto più piccola e in peggior stato tant’è che a pochi km da Trawangan si è improvvisamente spenta per un problema non ben precisato.
Ed allora, con barca in avaria, è iniziata una danza in balia delle onde per nulla piacevole.
Per fortuna quattro dei cinque motori hanno ripreso a funzionare e a fatica siamo arrivati al molo.
Trawangan è l’isola più grande e più festaiola in cui il canto del muezzin diffuso dagli altoparlanti della moschea si mescola ai ritmi del reggae e della macarena.
L’isola si gira in due ore a piedi o in bici ed è per lo più ricoperta di sabbia con stradine non asfaltate. Le macchine qui non esistono e i taxi sono dei piccoli carretti colorati trainati da pony dal nome piacevole: cidomo.
La parte del molo in cui attraccano le barche è un susseguirsi di locali alla moda e dive center. Allontanandosi un pò da qui l’atmosfera si rilassa e diventa più piacevole, i bar si diradano e prendono nomi fantasiosi come “Exile – escape from the center”.
L’attrazione dell’isola è senza dubbio il meraviglioso tramonto sull’Agung Gunung. Il sole scende, il cielo si fa rosa e pian piano appare la montagna Sacra di Bali.