La prima volta che ho visitato Frassassi ero alle elementari. Perché dovete sapere che per chi abita in Emilia Romagna, la gita alle grotte di Frasassi è un “must” della propria carriera di studente. Si sa, ciò che ci propina la scuola viene sempre un po’ snobbato (si pensi a romanzi stupendi che si è costretti a leggere alle medie, testi bellissimi che però non sappiamo apprezzare proprio per il modo in cui ci vengono imposti) e forse sarà per questo che io alle grotte di Frasassi non ci sono più tornata.
Sbagliando.
Per fortuna durante il mio viaggio nelle Marche dello scorso mese ho avuto modo di ricredermi. Ho conosciuto un territorio variegato e maestoso fatto di trekking nel verde, santuari inglobati nella roccia e paesini medievali. Ed ho visitato le grotte in un modo insolito, originale e veramente suggestivo.
Cosa vedere a Frassassi e dintorni
Grotte di Frasassi
Il percorso speleo- avventura ha una durata di circa due ore e permette di avvicinarsi alla speleologia. Armati di tuta, stivali in gomma e caschetto abbiamo affrontato cunicoli, strettoie e scivoli fino ad arrivare alla sala del bivacco dove la nostra guida ci ha proposto di stare due minuti in silenzio al buio. E’ stata un’esperienza veramente emozionante, non c’era nessun rumore se non quello dei miei pensieri che hanno organizzato un party nella mia testa dalla felicità di sentirmi al centro della terra. Per maggiori informazioni potete consultare il sito delle grotte.
Tempio del Valadier
La vera sorpresa di questa parte delle Marche è stato questo Santuario. Immaginate un sentiero in salita circondati dalle montagne.
Una tranquilla passeggiata di mezz’ora nel verde. Poi immaginate un santuario di pianta ottagonale inglobato nella roccia. So che vi sto chiedendo uno sforzo perché questo tempio non può essere immaginato, va vissuto.
La parte più suggestiva di questo luogo è il retro del tempio, salite la stradina tra la roccia e sedetevi ad ammirare questa chiesa in blocchi bianchi di travertino, fatta costruire nel 1828 papa Leone XII su disegno dell’architetto italiano Giuseppe Valadier.
Abbazia di San Vittore delle Chiuse
Questa abbazia è il monastero Benedettino più importante del territorio di Frasassi. Edificata dai Longobardi nel X secolo all’interno di un anfiteatro di montagne da cui, forse, il nome “delle Chiuse”. Per i più dinamici e avventurosi poco lontano sulle rive del fiume Sentino sorge un parco avventura dove ci si può mettere alla prova su ponti tibetani sospesi nel vuoto o lanciarsi sul lago grazie a carrucole vertiginose.
Da non perdere anche Fabriano con il suo centro storico e il museo della carta e della filigrana; Serra San Quirico e le sue suggestive copertelle (camminamenti coperti sopra alle mura di cinta) e la bellissima chiesa barocca di Santa Lucia; Cupramontana con il neonato museo dell’etichetta del vino dove vi consiglio di gustare un’ottima selezione di vini marchigiani.
Dove dormire a Frasassi
Se cercate un luogo in cui dormire l’Hotel Le Grotte permette di immergersi nell’atmosfera di pace del Parco di Frasassi e di rigenerarsi dopo il percorso speleo grazie alla sua meravigliosa spa così da farsi presto perdonare l’arredamento stile business delle camere da letto.
E’ valsa la pena di dare una seconda possibilità a Frasassi, ora lo so. E a te non è mai successo di rivalutare un posto che avevi visto da piccolo, magari con la scuola?
Giancarlo Cappanera
Chi vuole conoscere la vera storia della scoperta delle Grotte di Frasassi può visitare il sito web scritto dagli scopritori del Gruppo Speleologico Marchigiano di Ancona raggiungibile all’indirizzo http://www.frasassigsm.it.
Elisa e Luca
grazie per la precisazione