Fly emotion, l’emozione in volo, da tempo conoscevo questo tipo di attività, presente in Basilicata da qualche anno e di recente approdata in provincia di Sondrio ma non avevo ancora avuto occasione di provarci.
Curioso? Molto! Voglia di provarci? Tantissima.
In fin dei conti ho saltato con l’elastico, ho disceso i fiumi in gommone, ho arrampicato montagne, volare senza aereo era una cosa da fare prima o poi…
Cosi sabato scorso sono partito alla volta della Valtellina e dopo circa due ore di viaggio da Milano sono arrivato ad Albaredo per S.Marco (prende il nome dall’omonimo e molto panoramico passo che porta in provincia di Bergamo e che consiglio, quando è aperto, soprattutto ai motociclisti) dove c’è la sede della Fly Emotion.
La valle è di quelle non ancora raggiunte dal turismo, il paesino è molto piccolo ma molto ben tenuto, tutto ti aspetti tranne che un’organizzazione iper tecnologica che starebbe più a suo agio a Gardaland: lo staff è coordinato, efficiente, tutti hanno un’auricolare (e lo usano, non è per scena), tutti sanno cosa fare e quando farlo, non c’è cosa lasciata al caso.
Visto che (almeno all’inizio) pensi che in gioco c’è la tua sicurezza, questo impatto ti rassicura molto.
Nonostante questa organizzazione da piccolo formicaio, la cortesia e la gentilezza (anche quando ti devono “riprendere” per qualcosa inerente il volo) sono sempre al primo posto.
Quando tocca al tuo gruppo, si vola in sette/otto per volta, ti accompagnano al briefing dove ti spiegano il comportamento da tenere, poi ti accompagnano alla vestizione dove ti spiegano come indossare l’imbragatura, ti danno un carrello (quel telaio metallico tra te e il cavo) e ti portano alla piattaforma di partenza: Bema (il comune di arrivo) è un chilometro e mezzo più a nord e trecento metri più in basso. Inutile dire che un po’ di strizza ti viene, ma se ne va via subito. Una volta in posizione, l’assistente comunica la tua partenza via radio a Bema e quando sei pronto ti sgancia. In poco tempo sei a più di cento km/h e a qualche centinaio di metri di altezza e il volo dura circa un minuto e mezzo.
Difficile descrivere le emozioni provate: non certo paura, almeno nel mio caso. Se posso permettermi un paragone enologico, siamo di fronte ad un bouquet di aromi (di emozioni) che non riesco a spiegare ma se devo dirla tutta è stata la cosa più naturale del mondo, come se fossi nato per quello. Da provare. E riprovare.
Infatti da Bema ti riportano con un furgone in quota e torni, con un secondo volo su altro tracciato, ad Albaredo. Il ritorno è fantastico, stesso dislivello in mezzo chilometro in meno, l’accelerazione si sente e il volo passa sopra ad un canyon con fiume in fondo…dire che merita è poco.
Due dati sulla società: orientati al chilometro zero ed al biologico (hanno alcune collaborazioni con altre società della zona e con ristoratori/albergatori), sono intenzionati a far crescere in modo sostenibile e corretto l’economia della valle. Fanno più di ventimila voli ogni anno ma la cosa fantastica è che organizzano un paio di giornate all’anno in cui fanno volare le persone diversamente abili.
Conclusione: il volo è fantastico, sei nelle mani di un gruppo di persone fantastiche e quando hai finito puoi entrare in uno dei ristoranti del luogo. Promosso, parola di Emi Delli Zuani!
La Ste
Siiiii che l’ho provato, abbiamo condiviso insieme questa bella esperienza con #FlyEmotion
Girovagate - Idee di Viaggio
bellissimo! Anche se in foto (beccato!) sembra che sia preoccupato =D
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