
Ferdinando Scianna: a Forlì una mostra che vi lascerà a bocca aperta
Si entra nel museo, se ne attraversa il corridoio e poi, quando si salgono le scale, scalino dopo scalino, arrivati all’ingresso della mostra ce ne può uscire solo con un grande ‘wow’, sussurrato per quello stupore di cui si viene pervasi dall’anticipazione della grande bellezza che andremo a scoprire.
Siamo a Forlì, ai Musei di San Domenico, dove fino al 6 gennaio 2019 sarà esposta la mostra ‘Viaggio, racconto, memoria’ con le fotografie di Ferdinando Scianna. Un solo ed ultimo week end per poter ammirare una delle mostre fotografiche italiane più apprezzate e visitate nel 2018.
Ora, se siete capitati su questa pagina perché avete sentito parlare di questa mostra – e non volete davvero perdervela – ma non conoscete bene questo fotografo, sappiate che Scianna è uno dei grandi maestri della fotografia italiana e il primo italiano ammesso alla Magnum Photos, la grande agenzia fondata nel 1947 da un altro grande nome della fotografia, Henri Cartier-Bresson.
Siciliano, Scianna ha iniziato a scattare sin da giovanissimo, quasi adolescente, usando la fotografia per raccontare la sua terra. Nel suo archivio però non troviamo solo opere di reportage e fotogiornalismo ma anche servizi legati ai giornali e alla moda (tra cui i famosi scatti per il noto marchio d’abbigliamento Dolce e Gabbana).
Filoni, quello della moda, della pubblicità, del reportage e del fotogiornalismo, che sono sempre andati pari passo e che, insieme, da ormai 50 anni, fanno parte della sua carriera e della sua vita. E che, a più riprese, si possono ammirare anche a Forlì in questa grande antologica, la più ampia mai dedicata al fotografo siciliano.
Perché la mostra fotografica ai Musei di San Domenico è un vero e proprio viaggio fotografico fatto di oltre 200 immagini in bianco e nero che ci permettono di entrare nel suo mondo, nella sua visione, nella sua essenza.
Un’esagerazione? No, davvero. Credeteci.
Perché qui l’allestimento – davvero notevole – è stato curato nei minimi particolari. Come la scelta delle fotografie, che non lascia nulla al caso. Tutte in bianco e nero, di diverse dimensioni, le fotografie la fanno davvero da padrone. E questo accade già all’ingresso della mostra, dove ci aspetta una grande ‘s’ di testi e immagini stampate su telo fotografico che ci catapultano sin da subito nel suo mondo.
Un vortice dove si viene immersi e dove si gira su se stessi per non perdere nessuna delle fotografie esposte e in cui si sta per forza con il naso all’insù a guardare le altre foto che pendono dal soffitto.
Insomma, in questa mostra – almeno all’inizio – si è circondati da immagini. E si entra nel suo mondo, neppure tanto in punta di piedi, accompagnati dalla voce dello stesso Scanna che ci guida da un’immagine all’altra attraverso l’audio guida compresa nel biglietto della mostra fotografica. E questo è davvero meraviglioso perché non solo crea empatia, non solo si scoprono curiosità dalla stesso artista, ma ci permette di far parte noi stessi nella mostra. Di entrare nello sguardo di un bambino, di fantasticare su un’ombra fotografata, di stupirci di fronte alla bellezza della gente comune e delle situazioni fotografate da Scianna.
Ecco allora che nelle sue fotografie viviamo la sua Sicilia, nelle sue feste e nei riti religiosi, ma anche le contraddizioni; i bambini, i viaggi, i ritratti – anche di volti famosi e amici come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges – finendo poi con un focus sui riti e la religione con un’alternanza davevro interessante di fotografie di medie e grandi dimensioni.
E poi le donne e il ritorno in Sicilia, questa volta, con Marpessa, la modella che Scianna ha fotografato per Dolce e Gabbana proprio nella sua terra natia, portando il set per la prima volta in strada e scombinando così la rigidità delle pose legate alla moda.
Un viaggio che ci racconta l’amore per la sua terra, con continui rimandi alle sue tradizioni e alla sua Sicilia, anche quando Scianna si trova all’estero. Un viaggio che non stanca neppure un attimo e che ci lascia, come all’inizio, con quel ‘wow’ sussurrato alla anche fine alla mostra, con le ultime grandissime fotografie dedicate alla bellezza femminile.
“Non sono più sicuro, una volta lo ero, che si possa migliorare il mondo con una fotografia. Rimango convinto, però, del fatto che le cattive fotografie lo peggiorano” Ferdinando Scianna.
Ferdinando Scianna info mostra
Ferdinando Scianna, Viaggio, racconto, memoria, Musei San Domenico, Piazza Guido da Montefeltro, Forlì.
Orari: da martedì a venerdì ore 9,30 – 18,30. Sabato, domenica e festivi ore 10,00 – 19,00
Info: https://www.mostraferdinandoscianna.it
Articolo scritto da Silvia Parmiggiani
Reggio Emilia, giornalista freelance, dal 2006 scrivo (e ho scritto) d’arte, cultura e viaggi per diverse testate, tra cui Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, Vanity Fair. Dal 2013 ho co-fondato The Mammoth’s reflex, web magazine specializzato in fotografia, dove mi occupo di libri e mostre.