Se stai per partire per una settimana a Zanzibar e sei alla ricerca delle migliori escursioni sappi che l’isola della Tanzania offre davvero tante opportunità, dalle gite in barca per nuotare coi delfini alla scoperta dell’antica capitale Stone Town fino alle piantagioni di spezie. Se, invece, non stai per partire per Zanzibar speriamo di farti sognare con le nostre parole e immagini, noi di questa isola ce ne siamo pazzamente innamorati e vorremmo tornarci presto.
Escursioni a Zanzibar: chi scegliere
Le escursioni a Zanzibar sono organizzate dalle agenzie, dai resort e dai beach boys. I ragazzi sulla spiaggia hanno prezzi più bassi ma non offrono nessuna assicurazione. Mentre eravamo a Zanzibar abbiamo sentito storie variopinte sui loro servizi, persone lasciate ad aspettare ore e incidenti ma abbiamo anche incontrato persone soddisfatte.
Siccome viaggiavamo con Manina, il nostro bimbo di tre anni e mezzo
non volevamo rischiare per nessun motivo e quindi per le nostre escursioni a Zanzibar ci siamo affidati alla professionalità del tour operator
I Grandi Viaggi che conosciamo bene avendo viaggiato con loro anche in Italia sia in
Sardegna che in
Sicilia. Questo ci ha permesso di affrontare il nostro viaggio in Africa sereni e senza pensieri, coperti da una assicurazione contro ogni rischio e con guide locali molto competenti e preparate.
Escursioni a Zanzibar: la nostra esperienza
Siamo stati a Zanizibar poco meno di una settimana e abbiamo fatto una escursione quasi ogni giorno. Quando viaggiamo adoriamo conoscere il luogo in cui ci troviamo e cerchiamo di scoprirlo il più possibile. Nel resort de I Grandi Viaggi di cui eravamo ospiti ogni giorno veniva proposta una escursione diversa e di seguito puoi trovare quelle a cui abbiamo partecipato.
Prison Island e l’isola di Nakupenda
I zanzibarini la chiamano con il nome in lingua swahili
Changuu ma i turisti la conoscono come
Prison Island, l’isola della prigione. Comunque la si voglia chiamare si tratta di un’isola di 800 x 200 metri al largo della costa di Stone Town, la capitale. Ospita una ex prigione e
una colonia di tartarughe giganti delle Seychelles. Alcune tartarughe sono davvero vecchissime, si conta un esemplare di duecentosei anni e pare che siano arrivate qui grazie al sultano Majid bin Said nella seconda metà dell’ottocento.
Unica nota dolente di questa visita è stato il sovraffollamento del parco, letteralmente preso d’assalto dai turisti. Vedere le tartarughe circondate da decine e decine di persone in trepidante attesa di scattarsi un selfie in loro compagnia non è stato proprio un bello spettacolo.
Dopo la visita a Prison Island abbiamo ripreso la barca per pranzare e fare snorkeling a Nakupenda, meglio conosciuta come “l’isola che non c’è” a causa del fatto che questo isolotto compare o scompare in base alla marea. Qui abbiamo avuto il nostro primo incontro con la cucina zanzibarina, in particolar modo con i samosa, di influenze indiana, e un ottimo polpo alla griglia ovviamente servito con saporite spezie locali.
E con la pelle arrossata dal sole e quel senso di limbo che solo la barca sa dare, al suono di Jambo jambo jambo akuna matata ce ne siamo rientrati in porto a Stone Town.
Jozani Forest
La Jozani Forest è una vera e propria riserva naturale che si trova nella parte centro meridionale dell’isola e si può facilmente raggiungere anche da Stone Town visto che dista soli 35 km. Il nostro resort sorgeva nella stessa parte dell’isola e quindi non ce la potevamo perdere per nulla al mondo, visto che solo qui si possono avvistare i colobi rossi, le scimmie dalla testa rossa, unici esemplari dell’isola.
Incontrarli è la cosa più facile del mondo in quanto popolano la parte attigua all’ingresso della foresta e non si curano degli umani che li immortalano in qualunque posizione, anche quando si arrampicano sui fili del telefono per attraversare la strada. Potete immaginarvi la gioia di Manina nel vederle. Se avete un bambino è un’escursione imperdibile. L’abbiamo visitata al tramonto e questo ci ha permesso di stare in santa pace, essendo quasi gli unici turisti presenti. Inoltre al pomeriggio le scimmie sono più attive.
Le escursioni che seguono le abbiamo, invece, organizzate in autonomia grazie alla disponibilità di Milo e Samantha, i fantastici responsabili delle escursioni de i Grandi Viaggi nel
resort Dongwe Club di cui eravamo ospiti.
Stone Town
Non potevamo lasciare Zanzibar senza aver visitato la parte antica della sua capitale. Stone Town è un dedalo di viuzze e colori, è un mercato che ti invade di odori e un tramonto sull’oceano di quelli più belli che io abbia mai visto.
Crediamo che un’escursione a Stone Town sia indispensabile per capire l’anima interculturale di questa isola meravigliosa. Stone Town è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco e vi preghiamo di andarci liberandovi degli occhiali della cultura occidentale, qui non troverete palazzi indimenticabili ma annuserete la vita della capitale di pietra di questa isola straordinaria che è Zanzibar.
L’influenza della dominazione araba e l’influenza indiana si notano in ogni angolo di Stone Town ma diventano evidente nelle porte antiche che sembrano veri e proprie sculture. Crediamo che sia importante per capirla davvero affidarsi ad una guida locale e trattenersi fino al tramonto da ammirare rigorosamente dall’African House. Non ve ne pentirete, ne siamo sicuri.
P.S. solitamente le escursioni a Zanzibar abbinano la visita di Stone Town al tour delle spezie cioè alla possibilità di visitare una vera e propria piantagione di spezie, dicono che sia un’esperienza molto bella, purtroppo noi non abbiamo avuto il tempo di farla.
Il Nord
Sempre grazie all’organizzazione dei Grandi Viaggi abbiamo fatto un tour individuale nel nord dell’isola, a Nungwi. La nostra intenzione era di andare là per vedere il tramonto ma poi abbiamo scoperto un motivo molto più valido per visitarla: i costruttori di doh, l’imbarcazione tipica di Zanzibar.
Siamo stati davvero fortunati perché mentre ci recavamo sulla spiaggia per ammirare gli operai al lavoro siamo incappati nei festeggiamenti di in un matrimonio. Questa escursione è stato il momento più intenso dell’intero soggiorno.
Dopo tutte queste parole e immagini sulle escursioni a Zanzibar vi lasciamo al nostro video per immergervi totalmente nella atmosfera di questa magica isola!
Mara
Ciaoo! Avrei delle domande ? premessa fate dei viaggi spettacolari!!
Volevo chiedervi ho visto che siete stati a Zanzibar al Downge Club , volevo sapere come vi siete trovati e sopratutto quanto costano le escursioni come per esempio jozani forest, nakupenda ( Prison island) e poi Stone Town ?
Io partirò il 29 di agosto per Zanzibar in quel resort e non vedo l’ora dalle foto sembra bellissimo!!!
Elisa e Luca
Ciao Mara! Bellissimo il Dongwe, noi siamo stati super bene. Per le escursioni ci siamo organizzati direttamente tramite il referente dei grandi viaggi per le escursioni, considera che le escursioni sono sia da mezza giornata che da un giorno intero e variano tra i 35 euro e gli 80 circa. Buon viaggio e torna a trovarci per dirci come è andata! Un abbraccio Elisa e Luca
Mara
Ciao! Volevo fare una domanda ? Voi avete fatto la profilassi antimalarica? Serve ? Cosa conviene fare?
Grazieee ?
Elisa e Luca
Ciao noi non l’abbiamo fatta, essendo in villaggio le zone sono bonificate. Non abbiamo avuto problemi ma questa è una scelta personale che ti consigliamo di prendere consultando un medico di fiducia! Buon viaggio, Zanzibar è meravigliosa
Alice
Ciao, innanzitutto volevo complimentarmi per il bellissimo video, dovrei partire a Gennaio per Zanzibar e volevo chiedervi se avete fatto qualche vaccinazione e se ci sono tante zanzare e pericoli da evitare. Grazie mille
Elisa e Luca
Ciao Alice noi abbiamo scelto di non fare nessuna profilassi contro la malaria ma ciò che ti consigliamo è di consultati col tuo medico e decidere valutando pro e contro
buon viaggio Elisa e Luca
I Quokka In Viaggio
Oddio ma che fortuna incontrare un matrimonio a Zanzibar!! Noi abbiamo avuto la stessa fortuna a Bali ed è stato fantastico vedere nella vita normale le persone del posto!
Elisa e Luca
E’ il toooop! Noi a Bali siamo incappati in un funerale che era comunque molto colorato