Visitare Creta a maggio è uno spettacolo, diciamolo subito. Il clima non è ancora attanagliante, le spiagge non sono per nulla affollate e si respira un po’ ovunque una strana atmosfera di pace.
Ma a Creta a maggio si fa il bagno?
Questo dipende da voi, dal vostro amore per il mare, da quanto reggete il freddo e da una miriade di altre motivazioni che non sto qui ad elencarvi. Quello che vi posso dire io è che, Claudia, una delle mie compagne di viaggio durante il blog tour organizzato da Volagratis, lo ha fatto. Forse conta il fatto che è di Livorno, suona il basso ed è molto rock’n roll? Può darsi, ma vi giuro che anche io, che il bagno non lo faccio nemmeno ad agosto, non ho resistito al richiamo delle acque di Elafonisi.
La spiaggia di Elafonisi
Elafonisi ti porterò per sempre nel cuore perché di spiagge così belle ne ho viste poche nella mia vita. Perché ad Elsafonisi non solo l’acqua è di un colore da cardiopalma, qui anche la spiaggia ti lascia di stucco. Il momento migliore per vedere Elafonisi è senza dubbio al tramonto quando il contrasto tra il rosa della sabbia e l’azzurro intenso dell’acqua si uniscono in un matrimonio perfetto.
La città di Chania
Chania è un gioiellino perché Chania è quell’immagine della Grecia che un po’ tutti abbiamo in testa: la Grecia coi tavolini all’aperto, le sedie di paglia colorate e le buganvillee, la Grecia delle stradine acciottolate e dei porticcioli con le barche che si specchiano nell’acqua.
Ma Chania è molto di più.
A Chania i resti dell’impero ottomano si mescolano a quelli della Repubblica Veneziana e trovano casa nel più bel porto dell’isola, tra i suoi eleganti palazzi e le piccolo chiese ortodosse.
Tips 1: se volete visitare Chania fatelo tramite i racconti di una guida preparata, io mi sono affidata a Stavroulakis Stavros (+30 6945 994 279 chaniatourguide@yahoo.gr)
Tips 2: non perdetevi Chiania by night e la parte del porto antico.
I villaggi tradizionali: Avdou, Krasi e Malia
Ora abbandonate per un momento l’immagine di una Creta fatta di bar sulla spiaggia e luoghi turistici per venire con me alla scoperta di angoli di Creta fatti di piccoli villaggetti, territori montagnosi e leggende.
Il mio incontro con Avdou è iniziato con un gregge di pecore che ci attraversava la strada ed è proseguito in una passeggiata nella quiete di un paesino popolato da gatti ed insegne che ricordano gli antichi mestieri per finire con due profondi occhi azzurri in un viso contornato dai segni del tempo di una delle vecchine più belle che io abbia mai visto.
Di Krasi ricorderò per sempre il suo grande platano all’ombra del quale ho imparato a fare le dolmades, i tipici involtini di riso avvolti in foglia di vite mentre di Malia non potrò dimenticare l’ouzo al tromonto in un angolo pittoresco diviso in due dalla strada principale.
L’isola di Spinalonga
La storia dell’isola di Spinalonga è senza dubbio affascinante perché agli inizi del novecento divenne il lebbrosario di tutta la Grecia. Lambita da acque turchesi, addentrarsi fra le stradine della vecchia fortezza ha un grande impatto emotivo, camminando fra i resti delle vecchie botteghe e case in pietra sembra di essere in una città fantasma di cui si respira il passato.
Tips 1: fate un bagno nelle acque della baia di Mirabello prima di lasciare l’isola
Tips 2: sulla terraferma fermatevi alla taverna Spinalonga per un pranzo a base di meze, i tipici antipasti grechi (basta ordinare al cameriere mezes e vi verranno portate varie specialità finché non direte basta).
Il palazzo di Cnosso
Cnosso è il sito archeologico minoico più importante di tutta Creta, che ebbe il suo periodo di massimo splendore nel 1700 a.c e a cui l’archeologo Evans dedicò la sua intera vita professionale. Oggi il suo intervento è molto discusso perché le opere in cemento che fece sono alquanto invasive.
Durante la visita che dura circa un’ora si possono ammirare gli splendidi affreschi (in molti casi riproduzioni in quanto gli originali si trovano nel Museo Archeologico) che i cretesi dipingevano sulle pareti del palazzo. Su tutti troneggia l’affresco del toro.
La grotta di Dikteon
La mitologia greca attribuisce alla grotta di Dikteon la natalità di Zeus. Ci si arriva con un percorso a piedi di venti minuti in salita (molto ripida, per chi non se la sente c’è la possibilità di salire a dorso di asino) godendo di una splendida vista sull’Altopiano di Lasithi. Entrare nella grotta è un’esperienza davvero suggestiva grazie anche ai giochi di luce che si creano.
Questo viaggio a Creta per me è stato una conferma, già mi ero innamorata della Grecia durante il mio viaggio a Santorini e anche questa volta la mia adorazione per questo paese è stata confermata. Qui mi sveglio alla mattina e ho già il sorriso sulle labbra, assaggio un po’ di yougurt greco, mi addentro nei paesini affascinata dai colori delle case e dai profumi dei fiori e ogni volta mi innamoro un po’ di più della sua cucina.
E anche questa volta, come per Santorini, mi accorgo che il viaggio è stato troppo breve.
Ciao Creta, io e te ci rivedremo presto!
Marika Laurelli
Che bella, vi ho seguiti e mi è sembrato di essere lì con voi. Tra l’altro la foto a Cnosso è stupenda 🙂
claudia
Confermo, ho fatto il bagno e non era nemmeno fredda! Il bagno a maggio a Creta ci sta tutto… come la feta sui cetrioli 😀
Elisa e Luca
Claudia, Marika 🙂
Salvatore
Grazie per gli spunti interessanti sull’isola di Creta
Elisa e Luca
grazie a te!😘